-ˋˏ ༻ 3 ༺ ˎˊ-

157 9 17
                                    

Dopo l'appuntamento con June (andato male per me), spero di non averle dato delle brutte impressioni nei miei riguardi, prima o poi dovrò dirle che sono gay, mi sembra giusto.

«Ascolta June, tu sei stata un angelo con me per questa situazione, ma...»
«Stai tranquillo Henry, abbiamo corso troppo, cioè io ho corso troppo e hai ragione se sei scappato via in quel modo, non ti facevo così tanto timido» mi interrompe June, mentre usciamo dall'appuntamento con uno dei suoi editori, sperando che vada al meglio.
«Beh si sono un po' introverso questo è vero, ma potremmo essere amici»
"Si June, anche perché sono gay"
«Per me va bene. Ti va un caffellatte e croissant? Così prendo la colazione anche ad Alex»
«Oh sì volentieri, siete molto legati tu e Alex vero?» le chiedo curioso.
«Oh si, gli voglio un bene a quel cabrón, come ogni coppia di fratelli litighiamo anche noi non siamo dei santi, invece tu e Bea sembrate perfetti»
«Oh no ti sbagli, anche io e Bea litighiamo però ci vogliamo un bene dell'anima, senza di lei io sarei perso, io proteggo lei e lei protegge me, questo mondo è pieno di mostri...» le dico, con un accenno di malinconia nelle ultime parole che pronuncio.
«Henry caro, sei una persona meravigliosa te l'hanno mai detto?» nel mentre entriamo nel cafe, mi accorgo che è difronte alla libreria di Alex.
Mi distraggo mentre June continua a parlarmi, mentre guardo Alex dall'altra parte della strada, fuori dal suo negozio che cambia l'insegna all'ingresso.
«... Henry?» June si mette davanti alla mia visuale e torno alla realtà.
«Oh scusami, dicevi?» la guardo cercando di non farmi scoprire in questo modo, mentre ammiro suo fratello.
«Ho detto come lo vuoi il croissant?» mi domanda ridendo June.
«Oh, alla crema grazie» le faccio un sorrisetto.
«Anche ad Alex piace alla crema» prende i sacchetti e usciamo, attraversando la strada ed entrando nella libreria.
Ogni volta che entro qui dentro mi viene la tachicardia.
Incrocio lo sguardo di Alex e mi regala uno dei suoi meravigliosi sorrisi, io ricambio incantato da quella bellezza.
June si precipita nelle sue braccia salutandolo e gli porge il caffellatte e il croissant alla crema.
«Grazie Juni!» la bacia sulla guancia e viene verso di me per abbracciarmi, è uno di quegli abbracci da "amico", ovviamente ricambio.
«Ciao Henry, ti vedo in forma» Alex inizia la conversazione e il mio cervello per qualche millisecondo impazzisce, cercando di continuare questa conversazione.
«Oh io, sì sì sto bene grazie e tu? Sei in forma anche tu» gesticolo col mio caffellatte in mano facendo un sorriso da idiota.
«Beh ho sentito da June che quando l'hai riaccompagnata a casa ti era venuto un mal di testa forte...»
"Si sta preoccupando per me?"
«Oh no tranquillo mi succede spesso, ora sto bene, grazie per la preoccupazione Alex» mi appoggio allo scaffale in modo goffo per sembrare più fico ma cambio subito idea mettendomi in un'altra posizione.
Alex ha notato il mio disagio e annuisce facendo una smorfia divertita.
«Okay ti lascio lavorare non vorrei disturbarti, ci vediamo Alex» faccio per andare via e mi blocca dalla spalla.
«Hey aspetta Henry... volevo chiederti se stasera potremmo uscire a cena io, te con June e Bea, visto che anche loro sono amiche, che ne dici?»
Alex mi guarda con quegli occhi scuri e profondi e quelle - maledette -stupende ciglia.
«Oh, si mi farebbe piacere. Facciamo alle 8?»
«Perfetto, poi ti invio l'indirizzo su Instagram»
«Instagram? Scambiatevi il numero no? Dio, ma vi devo dire tutto!» si intromette June.
"Brava June, diglielo un po'"
«Oh si buona idea!» Alex prende il suo telefono e io gli detto il mio numero, mi salva come "Henry".
"È pur sempre un inizio"
«Allora a stasera, Fox» mima il gesto alzando il cappello per salutarmi.
Ricambio il saluto immaginario e rido, uscendo dalla libreria.

«Bea, come sto? I capelli sono in disordine o vanno bene cosi?» esco dalla mia camera cercando di sembrare il più calmo possibile, ma non lo sono.
«Henry sei... favoloso!» Bea si incanta quasi a guardarmi.
«Dai sul serio, fai finta di non essere mia sorella perché lo stai dicendo per quel motivo»
«Hen, stai calmo. Sai benissimo che io sono molto diretta e davvero, sei stupendo.»

TWO HOMES SIDE BY SIDEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora