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«Ho un tumore al fegato, non mi resta molto, ma ancora me la cavo...» dice il nonno, interrompendo il silenzio dopo un po' .
Rimango a fissarlo, elaborando e apprendendo la notizia nel modo migliore, senza far trasparire alcuna emozione.
«E prima di morire vorrei che un mio desiderio si avverasse...» aggiunge lui poi.
Io e Bea lo guardiamo compassionevoli.
«Ma certo nonno, chiedi pure» Bea gli prende la mano piena di rughe e macchioline.
«Vorrei che vi sistemasse, e aveste una famiglia» guarda prima lei, poi pone lo sguardo su di me.
«Nonno... ci vuole tempo per queste cose» aggiungo io.
«Con una donna, Henry. Vorrei che mio nipote avesse una bella famiglia, una brava moglie e dei figli così da portare avanti la dinastia, come sta facendo tuo fratello» 
«Io e Philip siamo persone completamente divers-»
«Henry non voglio sentire scuse. Non sarà la fine del mondo, fai uno sforzo» vengo interrotto bruscamente da lui.
Al pensiero che non potrò sposare la persona della mia vita mi agito sulla sedia, strofinando le mani sul completo per il sudore.
«Mi scusi se mi intrometto in questioni familiari private, ma non può dire una cosa del genere a suo nipote» dice Alex, all'improvviso.
Tutto lo fissano, alcuni allibiti, come la nonna e Philip, altri spaventati da come potrebbe reagire il nonno come Bea e June, altri fieri, come la mamma.
«Signor Claremont-Diaz, non credo che la sua opinione sia ben accetta in questa conversazione privata. Stia al suo posto» gli risponde il nonno, con un accenno di arroganza verso Alex.
"Non può trattarlo così"
«Nonno non parlargli così» intervengo io, prendendo coraggio.
«Henry questa è una conversazione privata, non dovrebbero stare qui loro»
«Loro rimangono, perché fanno parte della famiglia. Sai, quando ero più giovane pensavo che la mia vita sarebbe dovuta essere sempre così, essere un aristocratico per il resto della mia vita, annullare la persona che ero e andare avanti. Invece no, quando finalmente me ne sono accorto e sono andato via con Bea ho provato un senso di libertà che non avevo mai avuto, e mi sarei promesso a me stesso che mi sarei sentito così tutti i giorni, che non sarei tornato mai indietro. Papà non avrebbe voluto vedere i suoi figli soffrire per una cosa così antiquata come l'aristocrazia inglese. C'è un mondo la fuori e io voglio vederlo.» guardo il nonno alla fine intensamente, con la voce tremante e fiero di me per avergli detto queste cose che mi tenevo dentro da tanto tempo.
Sento Alex che mi prende la mano sotto il tavolo, abbasso lo sguardo sorridendo e gliela stringo.
«Nonno io ti voglio bene, davvero. Ma mi stai chiedendo di essere infelice, per il resto della mia vita...»
«Henry non voglio che tu sia infelice, ma potresti rimanere da solo e io non voglio questo» commenta lui.
«Ma io non sono solo» guardo Alex accennando un sorriso «C'è Alex con me»
«Benissimo» risponde mio nonno, alzandosi con difficoltà tenendosi al tavolo «Sappi che mi ha ferito questa tua decisione Henry, ti credevo un ragazzo intelligente» sparendo così dalla sala, senza salutare nessuno.
«Non ascoltare tuo nonno, tesoro, io sono fiera di te» mi abbraccia la mamma, inglobandomi a sé.
Io non dico una parola, sentendo un tuffo al cuore per quelle parole dette come lame, che trafiggono la mia anima.
«Scusatemi» mi alzo tirando indietro la sedia ed esco sul terrazzo, prendendo aria.

«Hey mi corazón» sento la voce di Alex all'improvviso, mi raggiunge abbracciandomi da dietro.
«Alex voglio tornare a casa...» dico con voce tremante, mentre due lacrime mi solcano il viso.
«Oggi torniamo baby, vieni qui» mi gira verso di lui abbracciandomi, mentre mi asciuga le lacrime «Il tuo discorso è stato bellissimo, sicuramente tuo nonno capirà»
«Mio nonno è freddo e irrealista Alex, non puoi fargli cambiare idea. Quando arrivò il mio diciottesimo compleanno mi disse di non ricoprire di vergogna la dinastia e di reprimere le mie pulsioni» la mia voce si spezza al ricordo di quel momento.
«Dai Hen, non crederai a queste cose... è una mentalità antica, se davvero tuo nonno ti ama capirà...» dice Alex provando a consolarmi, mentre mi accarezza i capelli.
«Se veramente dovrò sposare qualcuno, quello sarai tu» mentre lo dico ad alta voce realizzo in quel momento che non avrei desiderato altro se non averlo con me per tutta la vita.
«È una proposta questa, signor Fox?» accenna un sorriso laterale, mentre i suoi occhi color cioccolato brillano.
«Può darsi signor Claremont-Diaz» gli sorrido mentre lo bacio, David mi viene incontro correndo, insieme a Bea e June.
«Hen, come stai?» mi domanda Bea, accarezzandomi la schiena.
«Ora meglio» dico, guardando Alex con orgoglio.
«Ragazze, visto che non c'è più niente da fare a Londra e Henry dovrebbe riposare un po', che dite se torniamo a casa?» chiede Alex alle ragazze, coccolandomi.
«Assolutamente sì! Partiamo tra poco» risponde June, si avvicina a me e mi lascia un bacio sulla guancia «Henry vorrei solo dirti una cosa: dopo che sei andato fuori io e Bea abbiamo confessato la nostra relazione, ed è tutto merito de tuo coraggio se siamo riuscite a farlo. Non permettere a nessuno di dirti cosa fare o chi amare, la vita è tua e la devi vivere come dici tu»
«Grazie June, ti voglio bene e sono tanto felice per voi!» avvicino sia Bea che June nell'abbraccio e rimaniamo noi quattro, insieme, uniti contro il mondo.

 Non permettere a nessuno di dirti cosa fare o chi amare, la vita è tua e la devi vivere come dici tu»«Grazie June, ti voglio bene e sono tanto felice per voi!» avvicino sia Bea che June nell'abbraccio e rimaniamo noi quattro, insieme, uniti contr...

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Siamo tornati da poco a casa, sono appena uscito dalla doccia, metto l'accappatoio e mi asciugo velocemente i capelli con la manica andando Alex.
«Hey mi amor stai meglio?» mi viene incontro e mi bacia con una dolcezza infinita.
«Si sto meglio "mi amor"» dico ridendo, ne mentre suona il campanello «Chi è?»
«Oh è la nostra cena! Ho ordinato cibo cinese, stasera la serata è nostra bebito, arrivo» Alex esce per prendere il cibo e ritorna.
«Ti prego sposami» gli chiedo supplicandolo, mentre ridacchiamo insieme.

Io e Alex siamo rilassati sul divano, mangiando cibo cinese mentre guardiamo il mio film preferito.
«Non ci credo che non hai mai visto "In The Mood For Love" è letteralmente il film più metenpirico di tutti i tempi! Guarda la scenografia è spettacolare e gli attori ah!..» Alex mi guarda come se stesse assistendo ad un rapimento alieno, mentre tiene le bacchette cinesi sospese per aria, poi scoppia a ridere.
«Ho letto centinaia di libri ma non ho mai sentito la parola "metenpirico" in vita mia, mi sorprendi sempre» dice, mangiando un boccone. Ne allunga uno a me.
«Grazie darling... Mh! Questa scena guarda questa scena... Oh...» rimango incollato con lo sguardo alla televisione.
«Baby il tuo entusiasmo è incontenibile, e io amo tutto ciò» esordisce alla fine.
Capisco immediatamente, in quell'istante, di aver trovato la mia anima gemella, nonostante non avesse mai visto quel film.

TWO HOMES SIDE BY SIDEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora