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Un anno dopo

«Baby sei sicuro che è questa la chiesa?» mi chiede Alex mentre parcheggio l'auto, guardandosi attorno.
«Of course, sono andato con Bea una volta per la prenotazione, guarda l'architettura esterna, è di una bellezza sopraffina...» mi perdo guardando la chiesa restaurata da poco.
«Dai amore non rincominciare, scendiamo e andiamo a salutare» dice Alex ridendo.
«Voi americani siete ignoranti, fatevelo dire» lo seguo anche io ridendo.

Entriamo nella chiesa e ci soffermiamo ad ammirarla; è tutta addobbata con fiori e stoffe bianche che decorano le panche su cui sedersi. Ci sono dei rosoni bellissimi, con colori accesi da entrambe le pareti. Sul pavimento un lungo tappeto bianco che finisce sull'altare.
«Mi piace un sacco come hanno addobbato» commenta Alex, mentre siamo seduti in prima fila.
«Prendi nota dolcezza» dico sottovoce, accostandomi un po' a lui. Sento che lui sorride.
Si aprono le porte, tutti gli ospiti si girano mentre parte la marcia nuziale. Sono June e Bea che percorrono la navata, fianco a fianco, tenendosi a braccetto, salutando alcune persone mentre raggiungono l'altare. Io e Bea incrociamo gli sguardo e col labiale le dico "I love you".
Lei risponde, commossa, "I love you too".

«...E con il potere conferitovi dalla Chiesa, vi dichiaro unite in matrimonio, potete baciarvi» annuncia il prete alla fine. June e Bea non vedevano l'ora di baciarsi, scambiandosi così una dei effusioni più belli che abbia mai visto. Mia sorella è felice, ed è questo che importa.

Usciamo fuori dalla chiesa tenendo il riso in mano, non appena escono le spose partono i lanci di riso, ridiamo per le loro reazioni, nel mentre ci congratuliamo con loro.

Usciamo fuori dalla chiesa tenendo il riso in mano, non appena escono le spose partono i lanci di riso, ridiamo per le loro reazioni, nel mentre ci congratuliamo con loro

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Per il ricevimento ci spostiamo in una location affacciata alla Senna, con sfondo la Torre Eiffel, uno dei posti più esclusivi per matrimoni e altri eventi.
Io e Alex siamo seduti accanto, dall'altro lato c'è mia madre e il resto dei parenti in una lunga tavolata.
Le spose sono seduta entrambe a capotavola, l'atmosfera è leggera e rilassata.

«Hey voi!» June e Bea dopo aver salutato tutti passando tra i tavoli, vengono da me e Alex

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«Hey voi!» June e Bea dopo aver salutato tutti passando tra i tavoli, vengono da me e Alex. Ci alziamo entrambi per abbracciarle e complimentarci con loro.
«Hey B, June siete meravigliose!» le esalto io, facendo fare un giro a Bea in abito bianco.
«¡Tenemos las hermanas más bellas!» commenta poi Alex abbracciandosi la sua June.
«Non mettermi in imbarazzo hermanito!» esclama June prima seria, poi le scappa una risata.
«Darling, tuo padre sarebbe fiero di te» le dice mia madre mentre abbraccia Bea.
Sento Bea dirle sottovoce «Mamma non farmi piangere».
Questo è uno di quei momenti dove papà mi manca più degli altri giorni.

TWO HOMES SIDE BY SIDEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora