Nessun mortale sarebbe riuscito a sopportare l'orrore e l'avidità di quello sguardo.
Se il nulla cosmico rappresentasse qualcosa di sicuro definirebbe ciò di cui la mia anima è impregnata.
Era mostruoso, come quella notte in cui anche il gelo mi penetrava i lembi di pelle.
Qualche volta le arterie palpitavano per ricordarmi di essere viva e che sono intrappolata in quelle pareti di languore.
Quelle ceneri mi gravavano sull'anima come il macigno che i babbani portano al cuore.
Corsi senza meta, corsi fino a quando la nebbia scivolo giù dai miei abiti e il mattino fosco e umido non si fece presente.
Giunsi nella Villa dei Malfoy poco prima che Lucius potesse aprire quegli occhi di ghiaccio.
Prima o poi glieli cavo.
Mi ritrassi nella camera disordinata in cui vivevo.
Mi nutrivo di quel disordine, il caos che regnava nella mia testa mi creava conforto;
e forse la mia salvezza era smettere di vivere.Qualcosa picchiettó alla mia finestra, qualcosa di duro e massiccio ma allo stesso tempo flebile.
Era una collana, potrei dire che non assomigliava a quella che Brittany indossava: era impastata di antichità.
La raccolsi e la strappai dal buco in cui era appesa senza alcuna spiegazione, si aspettano che la trovi io la spiegazione?
Rappresentava la luna e attraccata a lei il sole.
Dovrebbe rappresentare un eclissi?Al secondo anno ad Hogwarts ho letto in un libro della biblioteca proibita una leggenda sull'eclissi,
mi ha sempre affascinata.'Narra una leggenda cinese di due amanti che non riescono mai a unirsi.
Si chiamano Notte e Giorno. Nelle magiche ore del tramonto e dell'alba gli amanti si sfiorano e sono sul punto di incontrarsi, ma non succede mai.
Dicono che se fai attenzione, puoi ascoltare i lamenti e vedere il cielo tingersi del rosso della loro rabbia. La leggenda afferma che gli dei hanno voluto concedere loro qualche attimo di felicità; per questo hanno creato le eclissi, nel corso delle quali gli amanti riescono a unirsi e fanno l'amore.'Un'altra ancora si affaccia sugli dei
'Apollo ,dio del Sole, si era follemente innamorato di Selene,Dea della luna.
La osservava per tutto il giorno, e la notte la guardava ancora mentre illuminava il cielo.
Un giorno il Dio decise di dichiararsi e avvicinarsi a lei ,ma con lui arrivò anche il sole.
Allora lei, temendo che Zeus potesse punirlo,scappò.
Apollo,anche se sicuro che Selene non ricambiasse il suo amore,le fece un dono.
Prese dei sassolini ,li illuminò con la potenza del sole e li scagliò nel cielo.
Piccoli diamanti la raggiunsero e resero la notte meno sola e più luminosa.
Selene,completamente invaghita,raccolse una stella e scrisse parole d'amore al Dio.
Lui non poté più resistere,si fiondò da le e la strinse a sé.
Per giorni il sole e la luna si fusero insieme.
Gli uomini erano confusi,non avevano più luce e buio.
Allora Zeus,saggiamente decise di separare i due amanti.
Passò un tempo che a entrambi sembrò infinito.
La luna era sempre più opaca e il sole non splendeva come prima .
Vedendo i due giovani così tristi e soli,Zeus fece loro un dono.
Accorciò il tragitto che
Selene doveva percorrere, cosicché un giorno sarebbero riusciti ad incontrarsi.
E in questo modo che i due Dei continuano ad amarsi,sognandosi quando sono lontani ed amandosi quando riescono finalmente a vedersi.'L'unica descrizione che so dare all'amore è questa.
Ma sono soltanto leggende.Indossai la collana
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ECLIPSE | mattheo riddle
ФанфикLei viveva nella ricchezza, ma le sue voci interiori gridavano povertà: era povera di sentimenti. Viveva immersa nel dolore, ma nel terrore trovava conforto. Non faceva nulla se non a scopi personali, nel suo corpo svuotato di anima non giace alcun...