10) SPRINT INFERNALE

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~POVEGLIANO VERONESE~

ITALIA, POVEGLIANO VERONESE

MARTEDÌ, ORE 7:36

In una fredda e nebbiosa mattinata, Loris era fermo e a bordo della sua moto, mentre stava discutendo con Loona, in piedi accanto a lui.

Loona: "So che sembri un tipo audace e ribelle con questo gioiellino che ti ho regalato, ma prima di sfrecciare via come uno spirito libero, assicurati di non fare cazzate. Non voglio dover sistemare i tuoi capelli nuovamente!" disse con serietà, incrociando le braccia.

Loris: "Niente mosse false, Loona. Promesso! Ho preso la patente della moto cinque mesi fa, sono abbastanza esperto ormai!" disse sorridendo, guardando Loona.

Loona: "Non significa niente! Il pericolo è sempre dietro l'angolo! E niente acrobazie spericolate, okay? Non voglio dover venire a salvarti il ​​culo da una situazione imbarazzante!!" esclamò con severità e sorridendo dall'imbarazzo.

Loris: "Va bene, Loona. Niente gare clandestine o situazioni imbarazzanti!" disse alzando un pollice in su.

Loona: "Mi raccomando, non dimenticare di urlare Fuck Yeahh!!" esclamò energica, dando un pugnetto alla spalla sinistra di Loris.

Loris: "D'accordo, Loona..." disse ridacchiando, ma fu interrotto.

Loona: "E se Zyphara o altri demoni bizzarri ti stanno per uccidere, chiamaci subito!! E intendo, SUBITO!" disse con serietà, gesticolando con una mano.

Loris: "Dai, cosa potrebbe andare storto? Ormai sono abituato a situazioni infernali!" esclamò con ironia, roteando la manovella dell'acceleratore e sfrecciando via.

Loona lo seguì con lo sguardo, ma il suo viso divenne preoccupante appena vide il suo amico rischiare un incidente. Loris inchiodò con la moto e la macchina sfrecciò via insultando il protagonista.

Autista: "Ehy, deficiente! Guarda dove vai, testa di cazzo!!" urlò arrabbiato, mentre si allontanò.

Loris alzò la mano per chiedere scusa, mentre Loona urlò:

Loona: "LORIS!?" urlò furiosa e preoccupata.

Loris: "Scusaaaa!!" urlò imbarazzato, mentre si allontanò anche lui.

Loona: "Sempre a farmi preoccupare, cazzo!" mormorò con un sorrisetto e scuotendo la testa.

Poi Loona prese il cellulare e chiamò una persona, una sua "grande" amica per la precisione.

Loona: "Ehy, stagli dietro e proteggilo!" disse con serietà.

Octavia: "Arrivo, Loona!" disse con serietà e un pizzico di rabbia.

Nel frattempo, sulla strada verso Villafranca di Verona stava sfrecciando il nostro protagonista con una moto rossa da paura, pensieroso e titubante a riguardo di cosa gli potrebbe accadere se dovesse incontrare nuovamente Zyphara.

Dallo specchio appannato, ad un certo punto, notò una figura oscura seguirlo dall'alto e appena vide un raggio incandescente rosso cremisi in sua direzione, Loris sterzò bruscamente la moto per schivare il raggio, che creò una buca cocente dall'altra parte della corsia.

Loris aumentò la velocità, mentre la macchina al suo fianco inchiodò e suonò il clacson. La figura oscura avanzò e sparò persino sfere infuocate rossastre per cercare di far sbandare il protagonista. Loris, con mano ferma e riflessi fulminei, evitò qualsiasi cosa, ma a volte finendo anche dall'altra parte della corsia.

All'improvviso Loris rischiò persino un frontale, che lo evitò salendo su un marciapiede. Quell'atmosfera bollente delle sfere infernali e rumorosa delle macchine, fece impazzire Loris, tanto da avere la tachicardia dovuta all'adrenalina.

Shadokar: "Corri pure, Loris, ma il tuo destino è segnato. Il chiarore infernale delle mie sfere incandescenti è l'ultima luce che percepirai prima che l'oscurità eterna si impadronisca della tua corsa speranzosa. La tua fuga è solo un preludio al destino che ti attende nell'abisso che ho in serbo per te!" disse sarcasticamente e minacciosamente, mentre inseguiva Loris dall'alto.

Shadokar era un corvo antropomorfo molto simile a Zyphara e con un carattere sinistro e crudele. Anche lui, al posto degli artigli naturali dei piedi, possedeva artigli metallici. Rispetto a Zyphara, aveva occhi luminosi bluastri ed era perfino egoista, pensando solo a sé stesso che a quelli che gli circondava.

Ad un certo punto, apparì davanti a Shadokar una furiosa Octavia, mentre gli caricava un bel pugno al volto.

Octavia: "Il tuo spettacolo pirotecnico sta diventando un po' obsoleto. Lascia che io aggiunga un tocco di classe al tutto!!" esclamò sarcastica con uno sguardo aggressivo, mentre caricava Shadokar.

Shadokar si bloccò in aria dall'incredulità e fu catapultato via dal potente pugno di Octavia, mentre una scia violastra accompagnò Octavia.

Octavia: "Ora rifletti su quanto sia brutto toccare i miei amici. Consideralo un consiglio da amica!!" esclamò furiosa, mentre osservò Shadokar essere lanciato via e svanire nel nulla.

Loris inchiodò e sterzò la moto con un'epica acrobazia, sostenendo poi il veicolo con un piede appoggiato sull'asfalto, guardando in cielo con grande sorpresa colei che lo aveva salvato di nuovo. Octavia fissò Loris dall'alto con rabbia e non lo salutò nemmeno da quanto era furiosa.

Loris gli fece un breve saluto militare per ringraziarla e sfrecciò via verso il Carlo Anti. Successivamente Octavia, incazzata come non mai, comparve davanti a Loona nel QG dell'I.M.P.

Octavia: "UN ALTRO DEMONE HA CERCATO DI UCCIDERE LORIS!! E IO L'HO DIFESO ANCORA! VOLETE FARE QUALCOSA OPPURE NO?" domandò furiosa per poi scomparire.

Loona rimase pietrificata e spaventata sul posto con la mascella e gli occhi spalancati dallo shock, mollando a terra dei documenti dalle mani tremanti.

Loona: "C-Cosa?" mormorò terrorizzata.

Questa situazione stava diventando sempre più preoccupante, ora non potevano più fare finta di niente e dovevano assolutamente fare qualcosa per capire il perché dei misteriosi demoni stavano cercando di uccidere Loris.

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