CAPITOLO V.

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- Mi sembra piuttosto felice oggi dottore!- commentò Satori con un sorriso, seduto al divanetto dello studio.

- Hey Hey Hey! Lo sono eccome! La mia vita sta andando a meraviglia; e la tua?- chiese Koutaro, anche lui sorridendo.

- Wakatoshi ha detto che una volta che sarò guarito mi porterà a Parigi! Penso voglia farmi la proposta sotto la Tour Eiffel, ma non gli dica che lo so: non è molto bravo con questo genere di segreti, ma sa sempre cosa potrebbe rendermi felice!- esclamò Satori, gli occhi che gli brillavano leggermente di gioia.

- Ma che emozione! Non vedo l'ora che accada! Poi dovrai raccontarmi tutto del tuo viaggio!- dichiarò Koutaro, continuando a sorridere.

- Lo farò sicuramente! A proposito, avevi ragione sulla pasticceria... Le persone a cui piacciono davvero i miei dolci vengono a fare compere anche se sono un po' strano, e molte parlano anche tranquillamente con me!-.

Bokuto non poté che essere felice di vederlo così emozionato: quando era arrivato da lui, Tendou non riusciva a vedere altro che le cose negative della sua vita, soprattutto riguardo sé stesso e come gli altri lo vedevano.

Ma ora, aveva fatto parecchi passi avanti, e si vedeva che era molto più allegro e sorridente.

- Perché non sei strano Satori, sei unico, ricordatelo sempre! Te lo dice spesso anche il tuo ragazzo no?- commentò Koutaro; Tendou sorrise dolcemente.

- Si... Wakatoshi-kun è davvero una persona incredibile. È il primo ad accettarmi per ciò che sono- sussurró.

- Satori- lo riprese Koutaro.

- Hai ragione, il primo devo essere io- ridacchiò Satori - ci sto arrivando! Con calma ma... Inizia a non dispiacermi come sono- affermò.

Bokuto sorrise.

- È una cosa molto bella Satori, sono contento che tu ci stia riuscendo- dichiarò.

- Anche io. E a proposito, come mi hai suggerito ho provato a ricontattare qualche vecchio amico... Semi Semi ha voluto incontrarmi subito! Shirabu ha detto che veniva solo se gli portavo dei dolci, ma era felice anche lui- ridacchiò Satori.

- Che bello! Erano i tuoi amici della squadra di pallavolo no?- chiese Koutaro; quanto gli sarebbe piaciuto poter avere anche lui amici della squadra di pallavolo...

- Si! Semi Semi era anche compagni di Toshi per cui l'ho visto un po' di più anche dopo, ma quando la mia condizione è peggiorata ha preferito incontrarli di meno per non forzarmi- spiegò Satori.

- Ricordi cosa ci siamo detti su questo vero?- chiese Koutaro, e il ragazzo annuì.

- Si: è bello che lui faccia dei sacrifici perché mi ama e vuole che stia bene, e il modo migliore per ripagarlo non è sentirmi un colpa e pensare che starebbe meglio senza di me, ma cercare di aiutarlo nel compito di farmi stare bene in modo un giorno da poter fare lo stesso per noi- dichiarò Satori.

Bokuto sorrise.

- Vedo che sei più sicuro nel dirlo!- esclamò.

- Dato che Toshi mi ama e ha detto di voler stare per sempre con me, è il minimo che possa fare!-.

Bokuto annuì: era davvero felice dei progressi fatti da quel ragazzo... Non aveva neanche impiegato tanto, contando quanto stava male quando era arrivato lì pensava ci avrebbero messo di più, invece Tendou aveva dimostrato di essere un ragazzo davvero forte, come lui gli aveva sempre detto.

Si salutarono un'oretta dopo e Tendou se ne andò allegramente insieme a Ushijima, che come le volte precedenti lanciò a Bokuto un'occhiata piena di gratitudine.

BOKUAKA-BRING YOU TO LIFEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora