LA SERA
Taylor era arrivata già da un po', non ha esitato a dirmi che per stasera aveva organizzato una piccola festa con amici che conosceva nei dintorni di Fuerteventura.
Non si stanca mai questa ragazza, è un ciclone in persona.
Prima di arrivare in villa, Taylor si era fermata a prendere qualcosa da bere: qualche bottiglia di champagne, di birra, vodka e cose del genere.
Niente di esagerato, giusto per stare in compagnia.
Non conoscevo i suoi amici, avrò l'onore di conoscerli uno ad uno per la prima volta.
Mi sento un po' nervosa per questo, ma finché c'è Taylor mi sta bene.
Mi fido tantissimo di lei e lei si fida altrettanto di me.
PIÙ TARDI
Erano le 9 di sera circa, e quasi tutti gli invitati erano arrivati.
Avevamo allestito un tavolo in giardino con tutte le bevande, i bicchieri e qualcosa da stuzzicare per non rimanere a stomaco vuoto.
C'erano molte ragazze, forse più ragazze che uomini.
Sono riuscita a presentarmi solo di sfuggita con alcuni, si sono quasi tutti fiondati al tavolo a prendere il loro bicchiere e il bere.
Taylor sta parlando con un ragazzo in questo momento seduta sul divanetto in casa.
Se non sbaglio si chiama Camilo, che coincidenza eh?
Mentre chiacchieravo con dei ragazzi sul ciglio della vetrata che dava sul giardino sentii il campanello suonare.
T: Ci pensi tu Mila?
C: Si, ci penso io.
Detto ciò, andai ad aprire la porta.
Appena aperta vidi un ragazzo giovane e alto e poi spostai lo sguardo alla sua destra.
Vidi dei lunghi capelli nero corvino.
Una fitta al cuore rimbombò nel mio petto.
P: Ciao! Io sono Paul e lei è la mia ragazza Julia, tu dovresti essere Camila vero? Taylor ci ha invitati alla festa, scusate per il ritardo!
Avevo ancora gli occhi incollati sulla ragazza.
Distolsi lo sguardo e feci un accenno di sorriso e balbettai qualcosa.
C: S-si io sono Camila, piacere mio, prego entrate..
Mi feci da parte per fare entrare i due ragazzi per poi chiudere la porta.
Dio, ma cosa mi è preso?
