4• I dubbi di Emma

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Emma: mi porta il più lontano possibile

Sono già passati cinque giorni dalla mia scomparsa; in questo momento mi trovo nella baita dove ho trascorso le ore più belle della mia vita insieme al mio ragazzo. In questi giorni ho riflettuto molto, per un momento pensavo di non amare più Gianluca ma stando in questo posto e ricordando quello che è successo tra noi, mi ha aiutata molto a non fare mosse sbagliate. È strano... è strano che nessuno è venuto a cercarmi, sopratutto Gianluca! Forse non mi ama abbastanza o forse non ha capito che io sono in questa baita.. Mi avrà sicuramente chiamato un sacco di volte per quello che gli ho scritto per messaggio; saranno tutti in pensiero per me... ma che sto facendo? cosa ci faccio ancora qui? tanto ormai ho capito che Gianluca è il ragazzo che voglio. Decido di tornare a casa, appena apro la porta, mia mamma corre ad abbracciarmi, ovviamente lei sapeva dov'ero, non volevo farla preoccupare quindi l'ho chiamata per avvisarla

Emma: mamma vero che non hai aperto bocca con nessuno?
Mamma: si tesoro, puoi stare tranquilla ma ora devi aggiornarmi.. ti sei schiarita le idee?
Emma: si, amo Gianluca, lui è il ragazzo che voglio
Mamma: brava, ora vai da lui perché è preoccupatissimo
Emma: ok ok vado.. ah ma papà dov'è?
Mamma: a lavoro
Emma: ah già, comunque vado ok?
Mamma: che ci fai ancora qui? vai su, vai!

esco di casa, incomincio a correre per raggiungere il bus. Dopo circa venti minuti arrivo sotto casa sua, citofono e a rispondere è suo padre che mi invita a salire

Emma: buongiorno signor Ercole
Ercole: Gian non c'è, è andato a provare per il concerto di domani ma tranquilla, dovrebbe arrivare a momenti

pronuncia quest'ultime parole guardando l'orario

Emma: ok
Ercole: ma cos'è successo? eravamo tutti in pensiero per te
Emma: ehm..

mentre stavo per rispondergli sentiamo aprire la porta. Il mio sguardo si incrocia con quello di Gianluca ma lui si precipita in camera sua sbattendo la porta con molta violenza. Guardo Ercole con espressione triste ma lui mi consiglia di andarci a parlare. Busso alla porta, non risponde quindi decido di entrare ugualmente. Lo trovo davanti alla finestra con lo sguardo perso nel vuoto, mi avvicino a lui e appena appoggio la mano sulla sua spalla, si gira violentemente incominciando a urlarmi in faccia

Gianluca: che cazzo vuoi eh, che cazzo vuoi?
Emma: amore io..

mi interrompe

Gianluca: non parlare, vattene via da casa mia!
Emma: ti prego scusami
Gianluca: te ne sei andata via quella sera, ci hai lasciati tutti in pensiero, poi dopo ventiquattro ore di ansia mi mandi un cazzo di messaggio con scritto "scusa ma devo riflettere su noi due"..? ma che razza di comportamento è questo eh? me lo spieghi?
Emma: io sono stata in baita, ho riflettuto molto e ricordando quello che è successo tra noi due ho capito che ti amo alla follia
Gianluca: mi fai capire perché dovevi riflettere su noi due?
Emma: è difficile da spiegare
Gianluca: tra noi non ci sono mai stati segreti, quindi se pensi che sia difficile da spiegare beh allora ti invito ad uscire da casa mia e dalla mia vita
Emma: no ti prego, posso spiegarti
Gianluca: allora incomincia, sono a tutto orecchie

decido di non far nessun giro di parole, quindi vado subito al sodo

Emma: credevo di non amarti più
Gianluca: tutto qui? questa è la motivazione?
Emma: si
Gianluca: e sentiamo.. perché credevi di non amarmi più?
Emma: ecco io.. io..

inizio a piangere, non riesco a dirgli la verità, ho paura che mi lascia

Gianluca: allora?
Emma: non lo so! non lo so non lo so non lo so!!
Gianluca: bene, allora vattene!
Emma: ti prego non urlare
Gianluca: allora dimmi perché credevi di non amarmi più

faccio un sospiro, chiudo gli occhi e glielo dico

Emma: perché mi piaceva un'altro!
Gianluca: e posso sapere chi?
Emma: n non lo conosci
Gianluca: è Piero, vero?

continua nel prossimo capitolo

L'amore non è bello se non è litigarelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora