34• Che confusione!

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mi metto in posizione supina con le braccia aperte e lo sguardo rivolto al soffitto a pensare alla mia nuova vita insieme al piccolo Gianpiero

*UNA SETTIMANA DOPO*

per fortuna Piero si è ripreso dall'incidente avvenuto in chiesa, quindi due giorni fa è ritornato a casa. In questo momento io e Gianpiero siamo davanti al cancello di casa sua, ho paura di premere il pulsante del citofono, però poi mi decido a farlo ma nessuno risponde. Non appena giro l'angolo per tornare a casa, incrocio Piero.. rimaniamo a fissarci per qualche secondo, però poi lo saluto per rompere quel silenzio che si stava prolungando troppo

Emma: c ciao Piero
Piero: Emma, tutto bene?

che sollievo, non ce l'ha con me

Emma: come stai tu!
Piero: bene dai
Emma: sono passata da casa tua ma non ho trovato nessuno.. volevo parlarti di noi, di noi tre
Piero: anche io volevo parlare con te, dai vieni..
Emma: ok

entriamo in casa e dopo essermi accomodata sul divano con il piccolo in braccio, faccio un respiro enorme in attesa che Piero inizi a parlare

Piero: desideri qualcosa da bere?
Emma: no no

in realtà avevo la bocca secca in una maniera assurda e avevo tanto bisogno di un bicchiere di acqua fresca ma l'agitazione me lo impediva

Piero: posso prenderlo?

Guarda suo figlio con un espressione tenera e incredula

Emma: certo!

esclamo contenta. Gli passo Gianpiero e subito dopo tra loro due c'è uno scambio di sguardi

Piero: Emma io devo dirti una cosa

mi riporge il piccolo con molta delicatezza per poi iniziare a passeggiare avanti e indietro per il salotto

Emma: c cosa devi dirmi?
Piero: io... ecco vedi.. io..
Emma: fermati pefavore, mi stai ipnotizzando con il tuo avanti e indietro per il salotto!!
Piero: si scusami ma sono nervoso
Emma: se hai paura di dirmi che non vuoi riconoscere tuo figlio, bhe allora me ne vado ma sappi che non vedrai nemmeno la mia faccia per il resto della tua vita
Piero: no no no assolutamente no! anzi, mi piacerebbe molto essere il padre ma..
Emma: infatti lo sei, quindi dimmi se vuoi riconoscerlo o no
Piero: Emma io..
Emma: non vuoi? ok, allora ciao! anzi, addio, perché non rivedrai mai più la mia faccia e nemmeno quella di Gianpiero
Piero: per la miseria, Emma fammi parlare prima!
Emma: si o no? si o no? si o no?
Piero: io sono.. Emma io.. io..
Emma: tu?
Piero: io sono sterile!
Emma: c co c come sei sterile? ahah ma è impossibile, Gianpiero ha i tuoi stessi occhi e il tuo stesso nasino.. ti assomiglia molto e poi come fai ad essere sicuro di quello che hai detto?
Piero: e tu come fai ad essere sicura che Gianpiero è nostro figlio?
Emma: perché noi abbiamo avuto rapporti intimi qualche giorno prima del tuo tentato suicidio
Piero: beh ma se è per questo allora li hai avuti anche con Gianluca no?

per la miseria, non ci avevo pensato! Quando avevo chiuso con Piero sono corsa da Gianluca dove subito dopo abbiamo avuto rapporti intimi

Piero: Emma ci sei?
Emma: per caso hai fatto qualche test in ospedale?
Piero: si, ho chiesto io di farmelo fare perché da piccolo sono stato operato nei genitali e per un errore dei medici mi dissero che forse non potevo avere figli, infatti i miei genitori quando ancora erano vivi, denunciarono il medico che mi aveva operato
Emma: con la sfiga che hai con i medici potrebbe essere che si siano sbagliati anche questa volta!
Piero: lo spero con tutto il cuore perché io desidero essere il padre di questa meravigliosa creatura

lo guardo sorridendo

Emma: allora che aspetti a rifare quel test?
Piero: mi accompagni? .. ehm mi accompagnate?

si corregge, rifacendo la domanda

Emma: certo che ti accompagnamo, però devi fare quello di paternità
Piero: cosa?

abbasso lo sguardo

Emma: si Piero, mi è venuto il dubbio! Io ho avuto rapporto con te il giorno del mio compleanno e poi quando ci siamo lasciati è successo anche con Gianluca!
Piero: c'era da immaginarselo
Emma: scusa Piero, però tu sai quanto amo Gianluca
Piero: lo so, non c'è bisogno che me lo dici e adesso andiamo!
Emma: ok

ci dirigiamo in ospedale per rifare il test; Piero si siede vicino a me in attesa del risultato. Dopo un'ora di attesa arriva l'infermiera

Infermiera: a lei..
Piero: scusi infermiera, può leggere lei il risultato per cortesia?
Infermiera: certo

apre la busta e..

continua nel prossimo capitolo

L'amore non è bello se non è litigarelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora