Parte 2

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"Queste sono le nostre batterie d'artiglieria pesante che staranno al centro per poter sostenere la fanteria guidata da voi, Soult" disse posizionando le torri alle spalle dei pedoni.

"Il nemico invece avrà gran parte delle sue forze sull'altopiano di Pratzen e quindi davanti alle vostre armate, maresciallo" continuò l'imperatore posizionando le nutrite linee di fanteria nemica al centro della scacchiera, sostenute anch'esse dalle torri.

L'ufficiale annuì con decisione comprendendo l'importanza del suo posizionamento.

"Il resto della nostra fanteria si disporrà più indietro ed in modo uniforme" continuò Napoleone disponendo tre pedoni ad ovest dello schieramento e solo uno ad est.

Il maresciallo Soult si accorse subito di quella divisione di fanteria lasciata brutalmente fuori dalla scacchiera e non esitò ad esporre la sua preoccupazione.

"Sire ma in questo modo la nostra ala destra sarà nettamente più debole: se riusciranno a sfondarla spostando fanteria ed artiglieria su quel fronte allora ci ritroveremo accerchiati..."

"Ben detto maresciallo, mi fa piacere che lo diciate perché significa che potrà cadere nella trappola anche il nemico" gli rispose Napoleone.

"Trappola?" domandò perplesso Soult.

"Esattamente, perché si tratta proprio di questo..." rispose lui fermandosi un momento per poi prendere un nuovo pezzo e pensare ad alta voce.

"Metterò a destra anche questo alfiere, ci sarà bisogno anche di un po' d'artiglieria mobile per tenere impegnato il nemico il tempo sufficiente a farlo capitolare" continuò aggiungendo un altro pezzo allo schieramento.

"Con tutto il rispetto sire io non riesco a capire che tipo di trappola avete ideato..."

"Si tratta di un adescamento: il nemico penserà di distruggere la nostra ala destra in fretta e con facilità, per poter realizzare il piano che intelligentemente proponevate, ma non sa che lì arriverà Davout a supportare le difese guidate dal generale Legrand."

"Mi aspetto molto da voi, quello che vi sto affidando è un incarico estremamente importante" gli disse Napoleone distogliendo lo sguardo dalla scacchiera per cogliere la sua espressione.

"Io ed i miei soldati non vi deluderemo sire, terremo la posizione fin quando l'ultimo uomo non sarà caduto" rispose Legrand con sguardo fiero.

"Spero che non ci sia bisogno di arrivare a tanto generale ma sono sicuro che combatterete come leoni" ribadì l'imperatore prima di ritornare con lo sguardo sulla scacchiera.

"Grazie al nostro adescamento il nemico si ritroverà a perdere tempo nei territori impervi e fangosi di queste zone, sarà allora che noi agiremo: alle spinte laterali del nemico noi reagiremo qua, al centro, caricando sull'altopiano di Pratzen con tutta la fanteria del corpo principale" disse spostando i pedoni di entrambi gli schieramenti per poter simulare i movimenti delle truppe.

"Sire ma tutti i manuali di tattica militare concordano sul dire che è insensato attaccare un nemico che si trova in una posizione sopraelevata" obiettò un giovane ufficiale.

"Si, perché chi ha scritto quei manuali non è mai stato qui dove siamo noi ora. Signori, domani noi riscriveremo la storia... e forse anche qualche libro di tattica militare" scherzò Napoleone provocando gioiose risate nei suoi ufficiali.

"Ma veniamo al dunque" continuò l'imperatore facendo gradualmente spegnere le risate, "avremo bisogno dei reggimenti di cavalleria dietro la nostra ala sinistra guidata dal maresciallo Lanne: è di fondamentale importanza che questa zona non cada."

"Murat, Bernadotte: le vostre forze dovranno essere pronte a sostenere l'attacco ad ogni costo" ribadì Napoleone posizionando i cavalli ed il secondo alfiere ad ovest della scacchiera.

"Faremo il nostro dovere sire" risposero in coro i due ufficiali.

"Ne sono certo" chiosò lui.


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