<< Possiamo parlare? >>
Kumo appoggiato sullo stipite della porta mi sorride leggermente, annuisco alzandomi dal letto e uscendo dalla stanza lasciando le altre sole in stanza.
Seguo lui nel giardino posteriore e prendo posto sulla panchina. Oggi non sto molto bene, la testa gira sempre e mi sento molto debole.
<< È bello tuo figlio >>
Sorrido a quelle parole e annuisco.
<< Te lo volevo dire, giuro ma >> vengo interrotta da lui << ma non sono Chiara o Gaia >> sbuffa una risata.
<< Mi hanno scoperto loro, io non volevo dirlo a nessuno >>
<< E il video di domenica? >> apre le braccia e io scuoto la testa << Avrà fatto tutto mio padre, io non so come ha fatto >> lo guardo indecisa sul da farsi.
<< Il padre c'è? >> chiede dopo minuti di silenzio, scuoto la testa e sento lui sospirare.
<< Così sembra che me la sono fatta col primo che è passato e dopo è nato Dimitri >> alzo gli occhi al cielo.
<< Non ho detto niente di tutto ciò >> mi guadda confuso << Tu no, ma alcuni si >> guardo un attimo per terra e poi gli sorrido.
<< Quindi pace fatta? >> gli porgo il mignolino e lui senza nemmeno pensarci lo stringe col suo.
•••
<< Ti posso dire una cosa? >>
Siamo abbracciati sulla panchina ed è passato poco dalla "pace" fatta.
Annuisco contro il suo petto.
<< Sei bianchissima e sei molto calda >>Cazzo. La febbre.