XIV

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Passarono 11 giorni, da quando sono in ospedale.
Mi avevano detto che avrei dovuto prendere tante cure per rimettermi in forma al cento per cento.
Infatti anche se mi avevano fatto altri interventi sono comunque molto debole; cammino piano, se sforzo i muscoli della pancia mi fanno molto male e mi le articolazioni mi fanno male
Quella puttana di Chantelle, mi riduce in polvere tra un po'!
Ah, e comunque mi hanno detto che adesso è in carcere per ben 10 anni per spaccio di droghe
Mi sembra un po' eccessivo, ma meglio così.
Le ragazze e la band mi avevano fatto visita molto spesso
Tom invece un po' di meno perché aveva detto che era impegnato.
Comunque oggi pomeriggio sarei stata dimessa, finalmente!

Erano le 15:30 e stavo guardando il telefono, e sentì la porta della camera aprirsi.
Era il dottore, mi disse che mi erano venuti a prendere per tornare a casa.
Poi dalla porta spuntò Tom.
<<allora, andiamo? o hai bisogno di una mano?>> mi chiese avvicinandosi al mio lettino
<<beh, diciamo che ho un po' di difficoltà a camminare...>> dissi
<<mh... facciamo una cosa, aggrappati alla mia spalla ok?>>
annuì con la testa.
cercai di mettermi seduta sul lettino, con molta fatica
<<mi dai le scarpe così me le metto?>> chiesi
<<te le metto io, tranquilla>> disse
<<sicuro?>>
lui annuì e prese le mie calze e le scarpe.
E, con tutta la delicatezza del mondo, prese un piede e mi infilò un calzino e fece la stessa cosa con l'altro.
Ammetto che quello fu un momento di alta tensione...
Poi mi prese le scarpe e me le infilò e me le allacciò anche.
<<perfetto, andiamo adesso?>> disse
cercai di alzarmi, stavo per cadere ma però lui mi prese strettamente per la vita e io con il braccio destro mi aggrappai alla sua spalla.

Con tanta fatica e pazienza arrivammo in macchina, lui mi fece sedere nei posti di dietro così che stessi più comoda.
Lui andò al volante
<<finalmente eccoci qui!>> sorrise
<<mi porti a casa, per favore?>> chiesi
<<oh, non puoi stare a casa tua. Non c'è nessuno Olga e Marie sono andati a comprare delle cose e devi rimanere a casa con noi>>
Interessante!
Non avevo mai visto la loro nuova casa.
<<oh, va bene!>> dissi
<<comoda dietro?>>
<<sisi>>
Lui partì con la macchina e mi cadde subito l'occhio su quanto fosse attraente vederlo alla guida
Non pensavo che quando guidava fosse così incantevole
Non tolsi lo sguardo da niente, guardai ogni suo movimento.
Vidi come muoveva il volante e il freno a mano
Lui mi guardò dallo specchietto
<<tutto bene?>> mi chiese
<<sisi, stavo solo guardando il vuoto>> mentì
Tom riportò lo sguardo sulla strada e io diventai tutta rossa

Arrivammo finalmente a casa sua e di tutta la band.
Era molto più moderna e grande rispetto a quella di tempo fa
Mi aiutò di nuovo a scendere per arrivare fino dentro casa e appoggiarmi sul divano,
<<wow, non pensavo fosse così grande la vostra nuova casa!>> dissi ammaliata
<<gia, solo che l'abbiamo presa solo quando per emergenze dobbiamo tornare qui. Jade, adesso io devo fare delle cose importanti al piano di sopra. Mi raccomando, chiamami per qualsiasi cosa. Ok?>> disse frettoloso
<<okok>> dissi e lui se ne andò
Io decisi di farmi un sonnellino giusto per una mezz'oretta,
Così chiusi gli occhi e iniziai a rilassarmi...










Sentì qualcuno mugugnare al mio orecchio mi girai e mi trovai Tom che era abbracciato a me e stava mezzo sveglio
<<hey, Tom?>>
<<hey, amore... dormito bene?>> mi chiese
<<beh, si. credo di sì. Che ci faccio qui esattamente>> chiesi confusa e mi guardai in torno.
eravamo in una camera da letto molto bella con un balcone
dalle tende della finestra si intravedeva la vista mare
mi girai verso di lui e vidi che non aveva neanche più le treccine!
Aveva i capelli che gli arrivavano alle spalle e un po' di barba
stavo per caso sognando?
<<beh, questo è dove il cuore riposa e l'ansia scompare. in parole povere il tuo posto sicuro>>
<<quindi il mio posto sicuro è noi due in un letto?>>
Lui rise
<<no, bimba. Abbiamo una famiglia! Questa è la nostra casa a Los Angeles>>
<<una famiglia?>>
<<sei proprio stupida come fai a non capire>> mi prese in giro
<<abbiamo 2 figli! una coppia di gemelli, maschio e femmina. Il maschietto si chiama Anthony e la femminuccia Jessica>> continuò
<<beh, si! É fantastico!>> dissi
<<non sembri felice...>> il suo umore cambiò e diventò triste
<<no Tom ti sbagli! Io ho sempre voluto questo con te!>>
<<non é vero...>> disse
<<perchè pensi questo?>>
<<sai, perchè io ho provato a starti lontano da te per tutto questo tempo?>>
<<no>>
<<per farmi dimenticare da te...>> ammise
<<cosa? Tom come potrei mai dimenticarmi di te? sei stato il mio primo amore e forse lo sarai per sempre>>
<<no, Jade. Tu non puoi stare con me, la nostra é un'amore tossico>>
<<in base a cosa esattamente? Queste sono le cazzate che dici tu!>> iniziai ad alterarmi
<<in base, che con tutto quello che ti ho fatto. TU MI AMI ANCORA, E NON VA BENE>> urlò
<<Tom...>>
<<NO TOM NIENTE. PORCA PUTTANA! IO NON VOGLIO ROVINARTI LA VITA PER UNO COME ME, VA BENE? JADE, IN QUESTO MODO TI MIGLIORO LA VITA SE SPARISCO, OK!?>> urlò ancora di più
<<TOM IO HO BISOGNO DI TE. E IO UNO COME TE LO VOGLIO NELLA MIA VITA!>> urlai anche io
<<NO JADE, NONO! NON POSSIAMO! IO SONO UN UOMO SENZA PALLE, VIOLENTO, ASSENTE PERCHÈ OGNI VOLTA DEVO PARTIRE PER I TOUR E VIGLIACCO, VA BENE? E NON SONO FATTO PER TE!>>
<<NON C'ENTRA NIENTE TOM! MI SPIEGHI, PERCHÈ DI TUTTO QUES->>
Non finì di parlare che mi tirò uno schiaffo molto forte in faccia, mi toccai la guancia e guardai Tom con sguardo impaurito.
Vidi anche che i nostri figli ci stavano guardando dalla porta, impauriti.
<<mamma, che succede?>> chiese la femminuccia
<<niente bambini tornate al piano di sotto, io e la mamma dobbiamo risolvere una cosa>> disse Tom
i bambini annuirono e se ne andarono
Tom riportò lo sguardo su di me incazzato nero si avvicinò e mi sferrò un pugno e poi tutto buio

















Mi svegliai lanciando un urlo e tutta sudata ero anche molto affannata
mi guardai intorno e vidi Tom accanto a me che mi guardava preoccupato
<<hey, tutto bene?>> mi chiese avvicinandosi a me
<<si... ho fatto un semplice incubo>> mentì
<<non mi sembrava un semplice incubo visto che quando sono arrivato in salotto ti stavo vedendo sudare e muoverti>>
<<beh, invece lo era ok?>> dissi secca
<<ehm... ok, io volevo solo essere gentile con te>> disse Tom triste
<<beh nel sogno non mi sembravi cosi gentile>> ammisi
<<mi hai sognato?>>
<<io? ma va!>>
<<Jade>>
<<ok va bene, ammetto che ti ho sognato e ti ho visto tu che mandavi a fuoco la mia casa. è stato orribile!>> mentì
<<mh, farò finta di crederci. Comunque sono le 17:30 e le tue amiche verranno a prenderti tra una ventina di minuti. Ti aiuto a mettere le scarpe se vuoi>>
<<no grazie, Tom. Ce la faccio da sola adesso mi sento molto meglio>>
<<se vuoi in questo modo mi posso far perdonare per quello che ho fatto nel tuo sogno>>
<<No, Tom. Perchè quello che hai fatto nel sogno é imperdonabile, ok!?>> dissi alzando la voce
<<ok, però calmati>> disse per poi andarsene
Io presi le mie scarpe e le calze e le rimisi.
Non volevo rispondere così a Tom
Però quel sogno mi é rimasto molto impresso...

Passarono 20 minuti e arrivarono Olga e Marie che mi erano venute a prendere.
Salutai Tom e andai in macchina con loro

🩷SPAZIO AUTRICE🩷

Capitolo fatto alla cazzo di cane perchè non ho idee
Adesso devo andare a studiare 😭😭😭
Ci vediamo in un altro capitolo 🩷‼️

we are a mess togetherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora