XVII

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<<ma almeno hai mangiato qualcosa? ti vedo molto pallida...>> mi chiese
<<beh, in realtà no perché ho pensato solo a prendere appunti durante la lezione. E ho mangiato solo una barretta proteica>>
<<allora ci fermeremo in qualche autogrill>> disse
<<ma questa cosa che mi vuoi far vedere è bella o brutta?>> chiesi
<<è un segreto>>
<<eddai, non lo dico a nessuno>>
<<lo dovrai scoprire da sola>>
<<sei noioso>>
<<e tu una curiosona>> disse
sbuffai e guardai e appoggiai la testa al finestrino, ero anche molto stanca tra un po' mi addormentavo.
Beh, alla fine successe...

...

<<hey, Jade. Sei sveglia?>> mi chiese una voce
<<mhh...>> mugugnai
<<Jade? Siamo arrivati>>
<<no, mamma. ho sonno, non voglio andare a scuola...>>
Tom rise
<<bimba non sono tua madre, sono Tom>>
Appena mi chiamò in quel modo io andai nel pallone e mi apparve un sorrisetto sul mio volto e piano piano decisi di aprire gli occhi.
Aprendo gli occhi vidi che aveva una busta in mano
<<eccoti qua!>> esclamò
<<dove siamo?>> chiesi
<<siamo in autogrill. Ti ho comprato una borraccia d'acqua da 2 litri, un panino alla mortadella e mozzarella e delle caramelle gommose quelle alla fragola e all'arancia. Tutte le tue cose preferite!>>
io sorrisi come una bambina.
<<oddio, Tom. Ti ringrazio tantissimo, veramente non dovevi!>> esclamai
<<e invece dovevo, su dai mangia!>> disse porgendomi la busta con tutto il cibo dentro.
Io sorrisi.
Aprì la busta e iniziai a mangiare subito il panino che era anche molto caldo!
Mentre io mangiavo Tom mi guardava intensamente mentre aveva la testa appoggiata al volante.
Appena incrociai il suo sguardo sorrisi e arrossì un po'.
Che bei occhi che aveva mi ero scordata come era bello passare del tempo con lui...
Ed era bellissimo.
<<mangia piano sennò così ti ingozzi, haha>> rise
risi anche io ma questa volta iniziai a mangiare più piano perché mi stavo ingozzando veramente!
Finito il panino gli chiesi <<da quanto ho dormito?>> dissi guardandolo negli occhi
<<da 30 minuti forse, comunque dovremmo fare altri 20 minuti per arrivare da questa parte>>
annuì con la testa
iniziammo anche a parlare del più e del meno, era proprio piacevole parlare con lui.
<<ok, adesso direi di partire visto che si sta facendo tardi. Ci aspettano altri 20 minuti cerca di non addormentarti, perfavore>> mi chiese mentre metteva in moto l'auto.
<<si va bene te lo prometto>> dissi
<<ottimo>>

Passarono 18 minuti mancava poco e saremmo arrivati in questo posto.
Mentre passavamo per una strada lessi un cartello stradale che citava: Willkommen in Magdeburg.
"Benvenuti a Magdeburgo"
Mi aveva portata in un'altra città!
da quello che sapevo Magdeburgo era molto piccola.
Quindi non capivo perché mi avesse portato qui!
Dopo un po' decise di parcheggiare la macchina vicino ad una casa che sembrava un po' abbandonata...
<<eccoci arrivati. Vieni scendi dalla macchina e ti spiego tutto quello che vuoi ok?>> mi disse
<<ok>> dissi per poi scendere dalla macchina.
Anche lui scese e iniziammo a camminare, io seguivo lui.
Vidi che arrivammo all'ingresso della casa abbandonata, che aprì.
La casa all'interno era molto piccola ed era messa più o meno bene.
<<che cos'è questo posto?>> chiesi
<<questa, è la mia vecchia casa. Qui sono nato e cresciuto>>
<<ohh, quindi tu non sei nato a Lipsia?>>
<<no. Io vivevo qui a Magdeburgo insieme a Bill e i miei genitori>>
Ispezionando meglio la casa, vidi che questa era più una casa per 2 persone più che per 4!
<<Tom, questa casa è un po' piccola per avere una famiglia>>
<<Ti devo spiegare tutto. In poche parole mia madre non aveva abbastanza soldi per avere una casa per 4, quindi ha deciso di comprare questa per 2. Solo per lei e mio padre, e decisero che quando avrebbero guadagnato più soldi avrebbero comprato una casa più grande. Solo che mia madre dopo qualche mese capitò in cinta, lei era molto dispiaciuta di voler abortire quindi decise di non farlo. Ogni mese andava dalla ginecologa a controllare come stava la pancia. Dopo qualche mese scoprì che non era un bambino, ma ben 2>>
<<oddio eravate tu e Bill?>>
<<esattamente. Il primo settembre 1989 nasciamo io e Bill. Prima io e poi Bill, io sono più grande di 10 minuti. Le cose andavano più o meno bene quando eravamo più piccoli, prima che i nostri genitori si separassero. All'età di 6 anni i nostri genitori di separarono e la nostra vita non andò molto bene.
Nostra madre era molto triste per questo, andava a lavoro poco quanto niente e alcune volte non avevamo neanche i soldi per andare a mangiare sia a pranzo che a cena.
Bill, per aiutare nostra madre, decise di iniziare a cantare per le strade di Magdeburgo. Ma comunque non servì a poco quando niente.
Poi nostra madre trovò un altro uomo e si sposò con lui e la nostra vita iniziò a riprendersi e grazie al nostro patrigno, Gordon, abbiamo scoperto la nostra passione per la musica e grazie a lui abbiamo iniziato a scrivere le nostre primissime canzoni>>
<<e a scuola come andavi?>>
<<abbastanza male in realtà. Una volta ho rischiato di essere bocciato. Ma anche i professori non erano i migliori, mi prendevano in giro per il mio taglio di capelli i dreads e venivo bullizzato per il modo in cui mi vestivo. Oppure Bill, anche lui non era il massimo a scuola, veniva preso in giro anche lui per il suo stile ma anche perché si truccava e perché sembrava una donna>>
<<oddio, Tom. Mi dispiace tantissimo, non vi meritavate tutto questo!>> dissi triste e scioccata
<<tranquilla, é tutto apposto>>
<<e adesso i tuoi genitori dove sono?>>
calò il silenzio e vidi gli occhi di Tom riempirsi di lacrime
<<oddio... no Tom, non volevo. Io non lo sapevo>> dissi e poi lo vidi buttarsi fra le mie braccia
<<se ne sono andati via... per sempre>> iniziò a disperarsi
<<Tom, va tutto bene tranquillo. Purtroppo la vita non è mai perfetta però se hai bisogno di sfogarti io ci sono>> dissi cercando di consolarlo
si stacco da me e mi prese per mano e andammo verso il divano.
Ci sedemmo e ricominciò a parlare.
<<da quando iniziammo la seconda media, la situazione di nostra madre iniziò a peggiorare.
Non andava più a lavoro e non mangiava più. Era andata in depressione. Le uniche cose che faceva erano; svegliarsi, rimanere a letto a guardare la tv e poi dormire. La sua salute mentale era abbastanza instabile, ma lei non ne voleva sapere niente; non voleva andare da uno psicologo e neanche in ospedale. Infatti le capitò una cosa che mi sconvolse abbastanza... Ricordo ancora oggi questa data, indimenticabile. 2 Ottobre 2002. Stavo dormendo nel mio letto, era notte fonda. Finché non sento delle urla, erano quelle di Bill. Io scendo al piano di sotto e vedo nostra madre, ricoperta di sangue con un coltello al petto. Si era suicidata...>>
Io ero a bocca aperta.
Le lacrime iniziarono a scendere anche a me per quanto questa sua storia fosse così agghiacciante...
<<e Gordon invece?>>
<<dopo il funerale di nostra madre lui cominciò a trattarci come dei veri figli e si impegnò al massimo per essere un buon padre. E diciamo che la nostra vita stava andando più o meno bene. Finché a Luglio del 2004 non morì di cancro. Noi in quel momento eravamo rimasti senza genitori>>
<<e il tuo vero padre?>>
<<sparito non si è fatto più sentire da quando ha divorziato con mamma. Non so dove sia adesso e neanche mi interessa>>
<<e poi cosa è successo quando i tuoi sono morti?>>
<<siamo andati a vivere a casa di amici dei nostri genitori. Persone bravissime che non sento da un po' da quando la band è iniziata a diventare famosa. Comunque, in quel periodo ci furono un po' di momenti sia alti che bassi. Facemmo nuove amicizie non tanto positive che ci portarono, sia a me che a Bill, a iniziare a bere e a fumare solo all'età di 13 anni. A scuola andavamo male però cercavamo di dare il massimo. E io e Bill iniziammo a scrivere delle canzoni e creammo un duo chiamato Black Questionmark. Io suonavo la chitarra e lui cantava. Ma in due non riuscimmo a fare molto così cercammo, per tutta Magdeburgo, qualcuno che volesse partecipare alla nostra band. In particolare cercavamo un bassista e un batterista. Poi trovammo Gustav e Georg che erano perfetti! Così iniziammo a scrivere canzoni insieme, ma al di là della band nacque anche un gran rapporto di amicizia. Da lì in poi facemmo i nostri primissimi concerti, e iniziammo ad essere conosciuti in tutto il paese. Poi Bill decise di scrivere una nuova canzone, una canzone che è ancora tra le più famose qui in Germania: Durch Den Monsun. Ovvero Moonson in inglese. Diventò subito famosa in tutta la nazione e anche noi lo diventammo! Quello fu il boom della nostra carriera. A causa però della nostra fama, decidemmo di abbandonare la scuola e proseguire per questo percorso. Iniziarono ad arrivare le prime interviste e facemmo dei concerti molto importanti per delle trasmissioni televisive. Eravamo al settimo cielo per questo, non ci potevamo credere! Poi continuammo a scrivere canzoni e arrivò Schrei, anche quella fu un boom! Diventammo sempre più famosi e iniziammo a fare i primi tour. E niente, dopo avventure e disavventure, eccoci qua...>> finì
<<ma Tom non capisco; perché mi hai portata qui?>>
<<oggi sono ben 8 anni che nostra madre è morta. E come diciamo rito io e Bill passiamo ogni volta dentro questa casa, come per ripensare a tutti i bei momenti passati in questa casa con lei e Gordon. E poi andiamo al cimitero per mettere qualche fiore per lei>>
<<e scusa perché hai voluto fare questa cosa con me?>>
<<io e Bill abbiamo litigato stamattina molto brutalmente e non ci capita quasi mai. purtroppo si è completamente dimenticato di questa cosa che facciamo ogni anno e sinceramente non volevo andare da solo. Volevo andare con qualcuno di cui mi potessi fidare, così ho scelto te>>
Io sorrisi e lo abbracciai
<<ti voglio tanto bene Tom>> dissi
anche se al posto di quel "ti voglio tanto bene, Tom" gli avrei voluto dire "ti amo tanto, Tom"
<<anche io tanto, Jade>>
lui si staccò da me
<<adesso dobbiamo andare al cimitero>> disse
<<si, certo>> aggiunsi
ci alzammo dal divano e uscimmo fuori di casa e Tom chiuse la porta di ingresso.
<<non ce bisogno di andare in macchina, se facciamo una passeggiata a piedi non succede niente. Ci metteremo 5 minuti>> disse
io annuì con la testa e lo seguì.
Dopo 5 minuti arrivammo al cimitero e mi portò alla tomba di sua madre.
Vidi la sua foto incastonata nella lapide.
Era proprio una bella signora.
Sembravo io bionda!
Tom depositò i fiori sulla lapide.
<<Tom, hai dei fiori in più?>>
<<si, per->>
<<dammeli>>
me li diede e decisi di depositarli sulla lapide
<<scusa, ma se avrei saputo che dovevamo andare a visitare la tomba di qualcuno avrei preso delle rose rosse; le mie preferite!>>
lui mi sorrise
Rimanemmo lì per qualche minuto e poi ce ne andammo dal cimitero e ritornammo alla macchina, ci entrammo e ritornammo a casa.

SPAZIO AUTRICE

COMUNQUE RECORD MONDIALE SONO RIUSCITA A PUBBLICARE 2 CAPITOLI PER DUE GIORNI DI FILA 💪💪 (formidable, ohh formidable)
Comunque tengo a precisare una cosa: i genitori di Tom e Bill nella vita reale sono vivi e vegeti. Qui ho deciso di fare una cosa più drammatica. E ovviamente essendo una fan fiction alcune cose sono anche inventate, OVVIAMENTE.
Comunque ci vediamo nel prossimo capitoloooo e buonanotte 🩷
comunque consiglio di leggere questo capitolo mentre ascoltate la canzone "cigarettes out of the window" di TV Girl però la versione instrumental. Oppure "Not Allowed" sempre di TV Girl sempre la versione instrumental 😉😉

we are a mess togetherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora