XXIV

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QUALCHE MESE DOPO:

Passò un po' di tempo da quella sera.
alla fine decisi di tenere il bambino...
o meglio bambini.
perché si ero incinta ma di due gemelli!
e uno era maschio e una femmina!
e anche questa volta si...
abbandonai di nuovo li studi per dedicarmi solo ed esclusivamente alla mia futura famiglia e per il denaro tom mi ha assicurato e promesso che ci pensava lui.
all'inizio non ero tanto d'accordo però alla fine mi convinse.
oggi tra l'altro veniva qui a Lipsia perché doveva parlarmi di qualcosa di importante e voleva che me lo dicesse di persona.
evidentemente era molto importante.
e comunque in questi mesi sono successe delle cose anche molto particolari...
Marie è andata a godersi una fantastica vacanza con il suo fidanzato Bill in Francia.
mentre, è ritornato una mia vecchia conoscenza: Micheal!
è venuto a trovarmi qualche mese fa a casa e mi viene a trovare anche abbastanza spesso!
mi sembra ovvio il fatto che tra me e lui non c'è stato e mai ci sarà nessun rapporto tra noi due.
ho già il mio uomo che sta arrivando dall'altra parte della Germania.
che era cambiato abbastanza ma c'era qualcosa di strano in lui...
sembrava leggermente più freddo rispetto all'ultimo nostro incontro.
ma non ci feci tanto caso.

Ero quasi stesa sul divano e stavo guardando un po' la tv, mentre divoravo una scatola intera di gelato.
perché da quando sono incinta ho delle voglie assurde!
peggio di quando avevo il ciclo!
passò qualche minuto e sentì dei rumori strani provenire dal piano di sopra.
all'inizio non sentì bene perché il volume della tv era un po' alto così lo abbassai leggermente e si avevo ragione; c'erano dei rumori abbastanza ambigui.
così spendi la tv e rimisi il gelato a posto e andai al piano di sopra per capire da dove provenisse il rumore ambiguo.
e notando che la porta di camera mia, quella di maria e quella dei due bagni erano aperte, vidi che solo una porta era chiusa ovvero quella della camera di olga.
così andai ad origliare appoggiando l'orecchio sulla porta e potevo sentire dei gemiti di piacere provenire dalla sua bocca.

<<shh...>> disse una voce maschile
<<fai silenzio, bambolina... la tua amica potrebbe sentirci>> disse sempre lui
bambolina?
ma che cazzo di nome è bambolina?!
scossi la testa imbarazzata e stupita.
poteva essere mica georg?
forse erano tornati insieme?
o forse era una delle sue nuove conquiste?
buh, non so.
decisi quindi di appoggiare il mio occhio sulla serratura della porta per vedere che stava succedendo essendo anche che la serratura della porta dava la bella vista al letto di olga.
appena mi ci appoggiai non potevo credere ai miei occhi.
olga stava facendo sesso con un ragazzo che non era georg...
ma sembrava più, micheal?
ma anche dalla voce che aveva penso che fosse lui.
e quello come cavolo ci è entrato in casa mia?
continuai a guardare la scena che non voglio descrivere perché era un pelino imbarazzante.
Semplicemente lui stava sopra di lei nudi e c'era il ragazzo, che credo fosse micheal, che stava dondolando su e giù bruscamente sopra al suo corpo e aveva una mano sulla sua bocca, probabilmente per non farla urlare dal troppo godimento.
Micheal uscì da dentro di lei e si rimise i vestiti, cosa che fece anche lei, le lasciò un dolce bacio sulle labbra e poi se ne andò via dalla finestra.
dalla faccia di olga la vidi felice e soddisfatta di quello che aveva appena concluso.
e da lì decisi di togliere l'occhio dalla serratura.
ecco perché ad olga le si era cambiato l'umore da un giorno all'altro...
avrei dovuto fare una bella chiacchierata con il signor micheal...
quando stavo per scendere le scale per andare al piano di sotto sentì il campanello di casa suonare.
non capì chi fossi finché non aprii la porta e da lì un sorriso a 32 denti mi apparve sul volto ancora un po' sconvolto e scioccato da quello che fosse successo prima.
Era Tom che aveva due pigiamini per bambini uno rosa e uno blu, una busta piena di giocattoli per bambini, un mazzo di rose rosse con dei brillantini sopra e una scatola di gelato al mio gusto preferito.
notai anche che gli stava crescendo un po' di barbetta e baffetti cosa che lo rendeva ancora più attraente di prima.
immediatamente lo abbracciai e lui ricambiò.
<<hey, piccola con calma. non vorrai mica farti male al pancione solo perché mi stai abbracciando troppo forte>> mi disse con la sua solita voce calma
<<mi sei mancato, tanto tanto tanto>> dissi abbracciandolo più forte di prima
<<anche tu amore, però vorrai farmi entrare in casa oppure resterò per il resto dei miei giorni a congelare qua fuori?>> disse ironico.
io ridacchiai e mi staccai da lui e lo feci entrare in casa.
lo presi per mano e lo guidai in cucina e ci sedemmo, io di fronte a lui.
<<questa casa non cambia mai, ed è anche molto calda>> disse guardandosi attorno
<<quindi... ti che cosa volevi parlarmi?>> gli chiesi
<<è una cosa molto più grande di quanto tu pensa...>>
<<mi devo preoccupare?>>
<<no anzi è una cosa molto bella e importante>> disse entusiasta
<<pronta?>> mi chiese
annuì con la testa e vidi che tirò fuori delle chiavi da una tasca.
non capì.
mi aveva per caso comprato una macchina?
<<tom, perché mi hai comprato una macchina? lo sai che non ho la patente!>> dissi
lui ridacchiò
<<andiamo non fare la stupida! questa non sono delle chiavi per una macchina, ma quelle della nostra nuova casa... a Berlino però>>
io inutile dire che rimasi a bocca aperta
<<che... che cosa hai fatto?>> balbettai
<<ho comprato una casa per noi, per la nostra futura famiglia! solo che sai che per ovvi motivi non potevo comprarla qui a Lipsia. Forse avrei dovuto avvisarti, ma volevo che fosse una sorpresa>> mi spiegò.
io ero sia felice perché finalmente avrei potuto rivederlo ogni giorno sempre e sarei stata felice e contenta per tutta la vita probabilmente.
ma anche molto triste sapendo che avrei dovuto lasciare le mie amiche qui da sole senza di me.
non potevo assolutamente dire di no, però c'era una parte di me che voleva rimanere qui.
<<Tom, io non so cosa dire... è fantastico, ma devo prima parlare con le mie amiche per questa cosa>>
<<ohh, loro sanno già tutto da un paio di settimane ormai. hanno detto che sono d'accordo per questa cosa, e per loro andrà bene. ma sai volevo chiederti una cosa a te, tu sei d'accordo?>>
annuì con la testa con le lacrime agli occhi dall'emozione.
anche se il fatto di trasferirmi in una città dove non conosco nessuno apparte lui e il resto della band, mi fa sentire un po' spaesata e disorientata.
però ero anche al settimo cielo ed emozionatissima.
lui ridacchiò.
<<beh, vedo che hai reagito molto bene! E comunque rimarrò qui finchè non partiremo per Berlino, partiremo tra 5 giorni. E voglio che li passi con le tue amiche. Con me invece, avremmo tutto il tempo a disposizione, ok?>> io annuì con la testa e mi alzai per andarlo ad abbracciare.
nell'abbracciarlo per sbaglio salì a cavalcioni su di lui.
quando sentì la porta bussare mi staccai da tom confusa.
<<hai invitato qualcuno?>> chiesi
<<mhh, no. forse è marie che è tornata dalla sua vacanza con bill. vai ad aprire, bimba io ti aspetto qui>> mi disse.
mi alzai da sopra di lui e andai ad aprire la porta ed era Micheal.
appena vidi la sua faccia sbarrai gli occhi perché ripensai alla scena che avevo visto qualche mezz'oretta fa con Olga in camera di lei.
notai che aveva una felpa in mano.
<<hey, Jade. scusa se ti disturbo, ma dovevo ridare questo ad olga. salutamela poi>> mi disse tranquillamente con un leggero sorrisino
<<ok, grazie micheal>> stavo per chiudere la porta quando una voce maschile e passi pesanti venivano verso di me.
<<che succede qui, mh?>> chiese Tom.
ma appena vide con chi stavo parlando lui sbarrò immediatamente gli occhi.
micheal notò la presenza di Tom
<<porca miseria...>> disse stupito e sbarrando gli occhi.
immediatamente micheal aprì la porta e i due si abbracciarono.
<<diamine! da quanto tempo che non ti vedo figlio mio!>> disse tom
<<ehm, scusate voi vi conoscete?>> chiesi
<<siamo amici da praticamente dall'asilo solo che poi io mi sono trasferito in Ungheria ma adesso sono qui e ho rivisto il mio vecchio e caro amico>> disse micheal dando una pacca sulla spalla a tom
<<già... da quanto tempo che non ci vedevamo>> esclamò tom con un sorriso in faccia
<<solo che adesso ho un sacco di cose da fare. quindi, Jade. Dì ad olga che io le mando questa sua felpa che si era scordata, okay?>> disse disse micheal per poi scambiare un sorriso a Tom e uscire di casa.
<<okay... è successo tutto troppo in fretta...>> dissi.
<<se vuoi un giorno ti dico come ci siamo conosciuti, però amore mi dispiace lasciarti da sola però devo sistemare delle cose per la band, ma mancherò solo per una mezz'ora, okay? poi ti porto al cinema>> mi spiego tom
<<davvero?>> esclamai
<<si! adesso però vado che sono leggermente in ritardo>> disse per poi lasciarmi un lungo bacio sulle labbra e poi uscire di corsa da casa.

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