Aelita e Sammy due cugine provenienti da due continenti diversi si ritrovano improvvisamente insieme in Italia, dove costruiranno la loro vita da zero.
Aelita è bionda, ha gli occhi azzurri, un fisico asciutto, è di bella presenza.
È americana. Risiedeva fino al 2009 a New York assieme ai suoi parenti a cui è molto legata.La sua famiglia è composta dalla madre Rose, sulla cinquantina, bionda e con occhi chiari, donna dolcissima e sempre con una parola di buono per tutti.
Suo padre Frank ha un carattere forte, deciso. A lui spetta il potere decisionale in casa Stonz, nonostante tutti riescano a fare ciò che vogliono.
L'uomo ha cinquanta cinque anni, occhi castani e capelli castani.
Per finire abbiamo la sorella maggiore di Aelita, Bella. È praticamente identica a lei e a sua madre. È bionda ed ha gli occhi chiari.
Ha ventisei anni.
Lei resterà a New York assieme alla famiglia. Lavora in un fast food in America e essendo una gran bella ragazza poserà anche per qualche stilista americano. Resterà a vivere a casa Stonz, mentre sua sorella andrà via.La loro abitazione sorgeva a "New York City ". La veduta era fantastica. Si riusciva a vedere tutta New York e i vari grattacieli che si ergevano all'interno della città metropolitana.
Aelita era innamorata della sua città, infatti da quando era piccola amava fare giri per la città ma soprattutto le piaceva andare alla Liberty Island dove c'era la Statua della Libertà, in cui si identificava spesso.Decise di andare in Italia per ritrovare se stessa. L'America era bellissima ma le stava stretta, decise di scappare da New York per andare alla ricerca di una nuova vita.
Stessa sorte di Aelita toccò a Sammy, sua cugina.
La bella Sammy Apia, chiamata in realtà Samantha, detta affettuosamente con questo diminutivo.
Sammy era una giovane francesina di ventitré anni, residente a Macon.
Bruna, di bell'aspetto, con gli occhi castani e i capelli rigorosamente lunghi e sciolti.
Era innamorata della sua Francia e sosteneva il calciatore Griezmann che si accingeva a diventare poco a poco una promessa del calcio.Lei abitava in una piccola casetta, situata al centro di Macon con i suoi genitori e sua sorella.
Sua madre Mena aveva circa cinquant'anni, era molto alta, aveva i capelli castani e lunghi come quelli di sua figlia. Amante del matriarcato e della profonda libertà parigina era lei a comandare a casa Apia.
Suo padre Meno era simpaticissimo proprio come lei. Aveva qualche annetto in più alla moglie. Aveva gli occhi castani ed era quasi calvo. Diceva sempre:"Ou là là l'uomo calvo piace di più!" Era un uomo dal temperamento calmo, lasciava comandare la moglie volentieri. Era un uomo abbastanza moderno per i tempi.
A completare gli Apia abbiamo Fragolina, la sorella maggiore di Sammy che lavorava a Parigi come disegnatrice. Proprio come Bella, anche lei è più grande di Sammy, ha ventisette anni. Anche lei resterà a casa con i suoi.Nonostante Sammy amasse follemente l'Europa, la vita francese ma soprattutto per la sua smodata passione per le crepes a cioccolato bianco non si sentiva più parte di quel mondo. Decise di andare in Italia per un pó, avrebbe fatto volentieri ritorno nella sua cittadina.
Il giorno della partenza in America era molto vicino, si sentiva un pó l'amaro per l'allontanamento della ragazza.
Aelita indossava un jeans stretto e una camicia azzurra, indossata con il nodino sotto. Aveva tutta la pancia fuori e un seno discreto che si intravedeva dalla camicia. Preferí sciogliere i capelli e mettere gli occhiali da sole. Dietro di lei una pila di bagagli da portare e caricare nel taxy.Al momento dei saluti si trovavano nel salone della ragazza tutto bianco con dei tappeti rossi e imperiali.
"Mamma io parto, vado in Italia, ci vedremo ancora tranquilla!"
"Va bene Aelita. Io ti aspetto, già mi manchi! " le disse l'amorevole madre abbracciandola.
"E a me non saluti? Non è normale per il capofamiglia avere un trattamento così... " disse il padre con aria ironica e un pó autoritaria.
"Secondo te me ne andavo senza salutare?" disse la giovane.
"Sorellina poi torni vero?" "Certo che torno"
Senti il clacson del taxi e dunque prese un aereo e partí.A casa di Sammy tutti erano malinconici la madre piangeva, le disse:"Amore mio poi ci vieni a trovare senza di te questa casa non è più la stessa", si accodò il padre dicendo:"Torna presto perché non avrò chi mi darà una mano a sistemare casa e i vari oggetti di famiglia."
Per ultima aggiunse Fragolina: "Sammy mi auguro tu possa divertirti. Io mi arrangerò da sola, poiché non ho più chi mi aggiusta la stanzetta poiché sono una grande disordinata e lo sai lascio i pastelli ovunque. Dopo tutte queste queste stupidaggini che ti sto dicendo, ti auguro di farti un viaggio bellissimo e di vivere bene"
"Vi voglio bene famiglia! Sarà un viaggio stupendo e vi porterò sempre nel cuore. Mica vado via per sempre?" disse Sammy.
La giovane indossava una maglia rossa molto stretta che lasciava intravedere le sue prorompenti forme. Portava un jeans e delle snickers comode. Aveva un sacco di valige e si decise ad andare aeroporto scortata da un taxy.Dopo una serie infinita di scali si trovarono entrambi a Roma-Fiumicino.
Scesero non curanti l'una dell'altra. Camminavano tutte sicure e tranquille, ma improvvisamente si scontrarono.
"Ma diamine guarda dove vai." disse Aelita un pó furiosa.
"Ma guarda tu dove metti i piedi, porca miseria."
Alzarono gli occhi e furono sconvolte.
Dissero in coro:"Tu???"
"Ma che ci fai qui?"
"Aelita beh sono in Italia. Aah. Tu invece?"
"Sono venuta per staccare la spina, io non ce la facevo più in America. Avevo bisogno di normalità."
"Hai già trovato casa?"
"No, tu?"
"In realtà credevo di prendere un hotel o comunque qualcosa di simile."
"Vediamo in giro e poi scegliamo aahh."Guardarono Roma, città eterna e bellissima, Aelita conosceva tutto di Roma poiché suo padre ci lavorò per un periodo in giovane età.
Poi si fermarono al "Bar del Maciniere".
Infatti il proprietario era un ex maciniere di spezie, che preferiva essere chiamato in questo modo anche nel presente. Lui un pó macilento e molto forte aveva sempre un gesto di pace per tutti. Appena vide le due, decise di offrire loro dei caffè.
"Due belle come voi che ci fanno qui?"
"Un viaggetto. E poi si ritorna a casa."
"Bene. Immagino non abbiate casa o sí?"
"Ecco. In realtà non ne abbiamo una. Perché lei può....?"
"Sicuramente non posso ospitarvi ma ho una casa vicino sfitta, quindi si può volentieri fare, se ci state. Non dovete pagare nulla, vi offro io tutto."
"Ci scusi non possiamo accettare."Uscí dalla cucina un ragazzo. Era alto, bello, aveva una bella prestanza fisica. Aveva gli occhi verdi e capelli castani. Guardava con forte insistenza Aelita, chissà perché...
"Questo fustacchione è mio figlio Adriano. Ha 25 anni. Lavora con me."
"Piacere bella bionda sono Adriano."
"Che villano. Piacere Aelita aahh. Siete tutti così simpatici a Roma o solo tu?"
"Mah penso tutti ahhh, io ho l'esclusiva."
"Vi accompagno a casa, va bene?"
"Certamente, grazie mille. Poi tu torni qui logicamente aahh, non ci segui mica?" disse Sammy che nel mentre stava a guardare il tipo innamorato di sua cugina.
"Certo che no."Arrivarono e lasciarono i bagagli in una camera. Decisero di disfare la valigia e di posare ogni indumento nell'armadio che era capiente per entrambi.
La stanza erano molto antica, come il resto della casa. Era grande e tutta il legno. Era costellata da piastrelle molto simili alle architetture romane. Era una casa molto antica dove il maciniere faceva il pepe. In realtà era un deposito dove l'uomo andava a lavorare, non una casa vera e propria.
Dopo che ebbero tempo le ragazze risero su varie cose. Una in particolare fu il figlio del maciniere innamorato di Aelita."Tocco il tasto dolente. Ma secondo te il figlio del macinere è innamorato di te?"
"Ovvio che no." Rispose Aelita.
"Ma secondo te, pensi che sono una così bella ragazza da colpire così?"
"Stupida sei bella!" disse Sammy dandole coraggio.
"Secondo te gli devo dare una possibilità se è quello che stai pensando?" chiese lei, dubbiosa.
"Cugina ho visto come ti guardava, ti stava mangiando con gli occhi. Vedi tu cosa vuoi fare."
"Allora ci penso.. Ahah. Ma te perché stai qua?"
"Per il tuo stesso motivo."
"Cioè?"
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Aelita
FanfictionAelita Stonz è una normalissima ragazza americana di ventidue anni e con vita apparentemente serena. Nasconde vari segreti, uno dei tanti è che lei è la protettrice del mondo virtuale Lyoko. Difende il mondo virtuale da Xana, una furia che distrug...