𝖢𝖧𝖠𝖯𝖳𝖤𝖱 𝖥𝖮𝖴𝖱𝖳𝖤𝖤𝖭

23 1 0
                                    

Joseph

"Sometimes the look
can become flesh,
uniting two people
more than a hug."
ᴅ.ᴍᴀʀᴀɪɴɪ.

ɢᴇsᴜ́, ero esausto

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

ɢᴇsᴜ́, ero esausto.
Battere Esidisi ha richiesto più cervello che muscoli, ma...mi ha provocato un certo dolorino alla schiena, sento tutti i nervi a pezzi.

Sospirai mentre mi appoggiavo al parapetto della terrazza.
Pensavo a Lucy, quella ragazzina stava per morire per salvare me, insomma, ci siamo salvati a vicenda;

Poco prima ero uscito dalla sua camera per portarle la colazione, mi aveva chiesto perché l'avessi salvata, e per la prima volta, ho provato imbarazzo a dire la verità.

L'avevo salvata perché sotto sotto a lei ci tengo e non solo per suo fratello.
E io, come un idiota le avevo detto di non crearsi false aspettative e che l'avevo salvata solo per riportarla da Caesar sana e salva.

Sembrava ci fosse rimasta male, che si aspettasse un altra risposta, ma magari era solo impressione mia.

Mentre però, rientravo nel "castello" se così potevo definirlo, mentre salivo le scale a chiocciola incrociai Suzie Q.

"Hey, Suzie Q." Dissi, dovetti avere qualcosa in faccia in quel momento perché appena mi vide urlò tanto da stonarmi un timpano.

"Perché urli sempre?

Mi sfondi i timpani!
A

bbassa la voce, cretina!" Le dissi, Gesù, non so chi era peggio tra lei e Lucy.

"C-chi sei?!
Tu chi sei!
C-c'è un intruso sull'isola!" Disse spaventa, ma che diavolo stava dicendo?

"Hey! Un intruso?
Sono io! Io!
Joseph Joestar!" Le dissi per poi farle un occhiolino, come mio solito mi comportavo da donnaiolo con le ragazze, parlavo tanto di Caesar quando il primo ero io.

Si avvicinò a me con sguardo scettico;

"JoJo?!
Non può essere!
Senza quella maschera non ti ho proprio riconosciuto!
Ah...mi hai spaventato!" Disse, era carina, ma se dovessi paragonarla a Lucy, credo proprio che sarei indeciso anche se puntavo di più sulla ragazzina.

"Sono qui da tre settimane, e nessuno mi ha mai visto in faccia?
Allora, che ne pensi? Sono un bel giovanotto?" Mi appoggiai alla parete con un spalla sovrastandola con la mia stazza.

"Che bocca strana!" Mi disse divertita, seriamente mi guardava le labbra quando aveva ben altro da guardare?!

"Labbra strane o no, se ci innamorassimo l'uno dell'altra...almeno un bacino poi dovrai darmelo!" Lo ammetto, stavo facendo il cretino, ma era veramente carina.

"E cosa te lo fa pensare?" Mi disse per poi farmi una smorfia, questa ragazza era molto allegra e solare, tutto il contrario di Lucy.

Ridacchiai ma poi mi guardò con un espressione spaventata.

"Qualcosa non va?" Le dissi.
"No, niente affatto!
Oh, giusto, la signora Lisa Lisa mi ha detto di condurvi nella sua stanza...ma sta facendo il bagno ora.
Ti dispiacerebbe aspettare per un po'?
Lucy come sta?" Mi rispose.

"Bene, avevo proprio intenzione di parlarle. E comunque, Lucy sta bene, è debole ma sta bene." Le risposi e lei annuì, passandomi delle bende e del disinfettante.

"Più tardi devi medicare tu Lucy, io ho delle commissioni da sbrigare per Lisa Lisa." Eh?! Ma perché io!

"Non può farlo Caesar? È suo fratello." Le risposi e lei fece spallucce.
"Ho trovato te d'avanti perciò chiedo a te." Rispose, Lucy mi avrebbe ucciso.
Mi voltai per andarmene ma mi fermò subito dopo.

"Hai davvero un bel faccino!" Mi disse per poi correre via, sorrisi tra me e me, anche lei non era niente male.

Uh, che strano, il dolore alla schiena mi è passato all'improvviso.

Mentre attraversavo il corridoio per raggiungere la camera di Lisa Lisa vidi proprio Lucy.

"Che ci fai qui?" Le chiedi in tono fermo e lei sussultò girandosi verso di me.
"Dovresti essere in camera tua a riposare."

"Sto bene e poi a te cosa importa." Mi disse;
"Mi importa il fatto che tu stia bene e poi sei ancora debole." Le risposi.

La guardai da capo a piedi.
Indossava una canotta bianca e un pantalone del pigiama di seta blu oltremare, trallatro il mio colore preferito, mente i capelli biondi erano raccolti in una crocchia disordinata.

"Fino ad adesso eri a fare l'idiota con Suzie Q, quindi torna a fare quello che stavi facendo invece di badare a ciò che faccio o non faccio io." Mi rispose in tono fermo e sicuro.
Odiavo quando mi rispondeva così, mi avvicinai a lei tanto da riuscire a sentire il suo profumo.

"Allontanati."
"Oppure?"

Rimanemmo a soppesarci con lo sguardo per un po' di tempo finché lei si umettò le labbra con la lingua e i miei occhi osservarono quel gesto.

"Bene." Decisi di interrompere quel momento.
"Devo andare da Lisa Lisa." Dissi, spostandomi da lei.

Continuavo a preoccuparmi per lei senza un cazzo di motivo e giuro che prima o poi avrei dato di matto.
Questa ragazzina, era un vero e proprio dito in culo, eppure io le davo anche corda.

SPAZIO AUTRICE

Hey amici!
Sono sparita per un
po', lo so, ho avuto
un po' di problemi e
tra lo studio e lo sport
ero esausta ma sono tornata!
Allooora,
in questo capitolo
possiamo notare
un po' la gelosia
di Luz quando
Suzie Q parla con Joseph,
poi notiamo anche
che nonostante si sforzi
di non farlo, Joseph si preoccupa
sempre per Lucy.
Non vi dico altro, e per quanto
riguarda il prossimo capitolo
cercherò di aggiornare presto!

XOXO💋

Cherry🍒.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 02 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

 𝐄𝐈𝐆𝐇𝐓 𝐋𝐄𝐓𝐓𝐄𝐑𝐒//Joseph Joestar//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora