Ho tre problemi separati
Son distanti come stati
Solo la mia mente li accomuna
Per non storgermi la luna.
Il primo è qui da tempo
È un problema che mi odia
È un problema che io ho odiato
Che alla fine si è creato,
È uno di quei problemi idioti
Di quelli che odiano tutti,
Che mai comprenderò,
Quello per cui ho iniziato
E per cui so che mai terminerò.
Il secondo è più profondo,
Ma vive nel suo mondo,
È un problema negativo
Che non capisce nessuno
E se qualcuno lo capisce,
Alla fine ci cade e poi...
Poi fallisce.
Ma è un problema
Che ferisce
Lascia cicatrici
Fatte a strisce.
Poi c'è il terzo mio problema,
Il più idiota e meno importante,
Che fa solo infastidire
Non si sa che ti fa dire,
Sembra innocuo
Ma ti illude
È un problema che per poco
Non mi ha fatto abbandonare
L'unica cosa con cui mi sfogo.
Ma io ammetto qui che il primo
Si è nascosto anche troppo
Ciò che ho cercato di sopprimere
Si è trasformato in un intoppo.
Il secondo forse è solo
Una sua sostituzione
I miei problemi son persone
Che alla fine mi oscurano il sole.
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Per quando sarò uscita dall'Oblio
PoetryAttendendo un giorno più luminoso, forse leggendo ciò che scrivo anche altri sapranno arrivarci. Magari sono persone più tristi di me, che non riescono a vedere la luce nemmeno se gliela punti negli occhi. Magari non come me, ma ognuno ha i suoi dra...