E dopo anni passati a marcire
Ti ho tirato fuori dal cassetto,
Le note iniziate per gioco
Erano poche e svogliate e lo ammetto.
Con gli occhi rossi di pianto,
Ho scritto la mia prima nota,
Era una nota vera,
Che poi non ho mai rimpianto.
Nella mia solitudine buia
Ho trovato un posto felice,
Dove scrivere quanto io voglio
Senza sentire una voce.
Soltanto un triste confronto,
Nel scrivere pagine e pagine,
Buttarle,
Strapparle,
Sbatterci la testa,
Per un anno e mezzo è stato il mio modo
Di non abbassare la cresta.
Pagine su pagine scritte,
Che conservano i miei cambiamenti,
Che a volte la sera rileggo,
E riviaggio tra i tempestosi miei venti.
E ora che son quasi alla fine,
Dopo un anno passato a nasconderti,
Dalla paura che ti leggesse qualcuno,
Ho paura di sprecare l'ultima pagina,
E di perdermi ancora in nessuno.
Ho paura di salutarti male,
Dopo un anno passato a raccontarti
Vorrei rileggerti all'infinito
Ma alla fine dovrò scordarti.
Ho iniziato a studiarmi scrivendo,
E ora che tu stai morendo,
Sarai anche solo un oggetto,
Ma sempre mi resterai dentro.
(19/9/2022 - ?/?/2024)
Al mio primo vero diario,
Iniziato l'anno scorso,
Che per un anno mi ha accompagnata
E che ora sta finendo il suo corso.Iside D.
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Per quando sarò uscita dall'Oblio
PoetryAttendendo un giorno più luminoso, forse leggendo ciò che scrivo anche altri sapranno arrivarci. Magari sono persone più tristi di me, che non riescono a vedere la luce nemmeno se gliela punti negli occhi. Magari non come me, ma ognuno ha i suoi dra...