Quella sera Yoon mi aveva aiutato a salire al piano di sopra, non riuscivo a smettere di piangere.
Perchè per quanto avessi provato ad odiare Jungkook e a dimenticarlo per un intero anno, non c'ero riuscito.
Non ero riuscito a lasciarlo andare.
A lasciare andare quel "noi" che per due anni era e sembreva solido, fino a quella notte pensavo fosse solido il nostro rapporto.
Io un ragazzino delle superiori e lui, semplicemente un ragazzo che lavorava come barista al locale in cui mi piaceva passare la serata con gli amici.
Cosi era nata e proprio davanti a quel locale dove c'eravamo conosciuti e innamorati, ero stato abbandonato senza una risposta, avevo lasciato il mio cuore a pezzi in quel parcheggio.
Non era riuscito a darmi una motivazione valida.
E poi era sparito per un anno.
E avevo sofferto e adesso ero qui, a piangere per lui. Di nuovo.
- Forse dovresti riposare Jimin.. Domani hai scuola.
Per quanto riguarda il lavoro non pensarci, ho giá sistemato io la cosa.
Appena ti rimetterai non tornerai li.. -
- Come? Perchè? Ho fatto qualcosa di sbagliato Hyung? -
Yoon scosse appena la testa, portando la mano sul mio braccio per calmarmi.
- No. Assolutamente no, Jiminie.
Semplicemente avevo richiesto al mio amico quando gli proposi di farti lavorare nel suo locale di tenerti al sicuro e invece non l'ha fatto.
Poteva andarti peggio sai?
Sè tu non fossi riuscito a scappare e.. Jungkook non ti avesse in qualche modo protetto.. Sarebbe andata peggio di cosi.
Mi sarei sentito responsabile .. Ora, cerca solo di dormire, ci vediamo domani mattina .. -
Si alzó dal letto raggiungendo la porta, mentre io lo seguivo con lo sguardo.
- Hyung.. Dagli una possibilità.. -
- Jiminie... -
- No, te lo chiedo per favore.
Lo sai com è fatto.. Non ammetterá mai di tenerci.
È fatto cosi, ma lo sai anche tu quant è protettivo nei miei confronti.
Avrebbe potuto fregarsene e tornare a casa, ma è venuto qui per portarmi le medicine.
Si è premurato di prepararmi la cena, si è ricordato di quanto odio gli aghi.
Non mi ha dimenticato.
E io gli credo quando dice che non ha lasciato me quella notte.
Puoi darmi dello stupido, ma nasconde qualcosa.
Sei il suo migliore amico. -
Yoon sospiró piano, tornando a voltarsi verso di me.
- Ti ha lasciato sotto la pioggia, ti ha lasciato a pezzi in quel parcheggio.
Non só cosa ti abbia detto quella notte per ridurti cosi..
Quella notte non sei riuscito nemmeno a difenderti da quei ragazzi.
Eri indifeso e .. Sei stato ferito.
Quando mi hai chiamato quella notte, potevo sentire il tuo cuore a pezzi.
Quando sono arrivato eri ferito, completamente bagnato e a pezzi.
Non ti sei nemmeno reso conto del labbro rotto e l'occhio nero.
O quando il medico ti ha detto che ti avevano rotto una costola.
Dov era lui in quel momento Jimin?
Avrebbe dovuto proteggerti e non l'ha fatto.
Ha scelto sè stesso a te. -
- Non voglio parlare di quella notte, non stasera.
Ma temo che Jungkook nasconda qualcosa di serio.
Qualcosa che lo abbia portato a fare quella scelta.
Dammi pure dello stupido.. Ma penso che Jungkook abbia bisogno di aiuto.. Probabilmente con me non parlerebbe .. Non adesso, almeno.
Ma potresti parlare con lui?
Potresti farlo per me? -
Il maggiore si portó le mani sul volto, per poi passare le dita tra i capelli
- Ci penseró sù.. Ora pensa solo a riposare e al resto ci penso io. -
- Grazie Hyung.. Buonanotte.. -
- Notte Jiminie.. -
Quando Yoon uscì dalla stanza, prese il cellulare e digitai il numero di Jungkook.
Provai ad avviare la chiamata ma non rispose, dopo tre squilli passava alla segreteria.
"Quella notte, non sono scappato da te .. Mi dispiace.."
Mi coricai sotto le coperte e appoggiai il cellulare sul coscino, magari sè Jungkook avesse riacceso il cellulare e avesse visto la mia chiamata, avrebbe richiamato.
Lo speravo proprio, volevo sapere sè stava bene. Quando sè n'era andato sembra cosi triste.
Chiusi gli occhi e con il silenzio della stanza mi addormentai.
Quella notte non fui svegliato da alcun suono di cellulare, ma squilló poco prima del suono della sveglia.
Scattai a sedere e presi il cellulare.
"Sconosciuto"
Guardai l'ora, erano le sette del mattino.
Solitamente la sveglia suonava alle sette e mezza.
Sicuro non avrei più ripreso sonno, cosi risposi a quella chiamata.
- Pronto? -
Risposi sottovoce, dopo tutto era presto e Yoon era sicuramente ancora nella sua stanza quindi non volevo disturbarlo.
"Jimin? Sono Taehyung.."
- Taehyung? -
Chiesi con voce assonnata, la risata del ragazzo mi risuonó all'orecchio.
"Si.. Sono il ragazzo che ti ha accompagnato all'ospedale l'altro giorno.."
- Oh.. È vero, scusami ma di prima mattina non connetto molto bene.. -
"Non fà niente.. Volevo sapere come ti sentivi.
Ero passato al locale ma non c'eri.
Mi hanno detto che non tornerai a lavorare li.."
Mi coprii con il piumone per riscaldarmi.
- Si, infatti.. Il mio amico ha chiamato per avvisarli.
Non era felice di sapere che mi hanno aggredito.
Quindi temo che non mi rivedrai li. -
"Sei libero oggi?"
- Ho scuola.. Inizio alle otto le lezioni. A dire il vero alle otto e mezza.
Il professore della prima ora non ci sará e io non muoio dalla voglia di arrivare li troppo presto. -
Dissi, non só perchè glielo stessi dicendo magari pensavo solo che anche lui come gli altri avesse visto il video in cui venivo picchiato e avevo la peggio.
"Ti offro la colazione.. Passo a prenderti, mi lasci l'indirizzo?
Prometto di lasciarti davanti al cancello della scuola alle otto e venti.. Che nè dici?"
- Puoi darmi.. Dieci minuti? Ti scrivo l'indirizzo e mi rendo presentabile.. -
"Certo.. Fá con comodo. A tra poco allora.."
Mise giù, dopo tutto una colazione con il ragazzo che mi aveva aiutato non sarebbe stata una cattiva idea.
Così potevo ringraziarlo per essere stato cosi gentile e premuroso.
Scesi dal letto e mi vestii, uscendo poi dalla stanza e incrociando uno Yoon che si trascinava letteralmente giù dalle scale.
- Jiminie.. Giá in piedi? -
- Anche tu.. Stai bene? Di solito dormi di più.. -
- Ero preoccupato per te e non sono riuscito a dormire.
Poi ho parlato con Jungkook.. -
Lo guardai richiudendo la porta della mia stanza alle mie spalle, mordendomi il labbro inferiore a quelle parole.
- Ti ha risposto? -
- Si.. Mi ha chiamato sul tardi.. Sono andato a dormire alle 4.. Ah si, ha detto di non averti richiamato perchè sapeva che probabilmente a quell'ora eri già addormentato e non voleva disturbarti visto che oggi hai scuola.
Come mai sei sveglio cosi presto?
Non avevi un ora buca? -
Annuii piano guardandolo di nuovo, speravo che mi dicesse cosa si erano detti ma Yoon sembrava cosi stanco che probabilmente non avrebbe tirato fuori il discorso, non adesso per lo meno.
Cosi decisi di rispondere alla sua domanda.
- Si, in effetti è presto ma.. Il ragazzo che mi ha portato in ospedale ieri.. Vuole offrirmi la colazione e mi porterà a scuola lui.
Ho deciso di accettare per ringraziarlo ancora una volta.
Non guardarmi così.. Non ho alcuna intenzione di uscirci.. -
- Non sarebbe male provare ad uscire con qualcuno che non sia Jungkook.
Lo sai vero? -
- Non inizieró questa discussione Hyung.. Só dove vuoi andare a parare ma no, non me la sento e ho ancora una questione in sospeso.
Sè quella questione sarà troppo dolorosa allora ci penseró, è solo una semplice colazione. -
Mormorai salutandolo e scendendo al piano terra. Presi il cappotto e indossai le scarpe.
Inviai a quel punto l'indirizzo a Taehyung.
Lo attesi sotto al portico, arrivó poco dopo.
Raggiunsi l'auto e salii allacciando da subito la cintura.
- Buongiorno... -
- Ciao.. -
Dissi sorridendogli mentre lui si immetteva in strada.
Non disse molto nel tragitto da casa al bar che si trovava non molto lontano dalla mia scuola.
Scesi dall'auto entrammo e ci sedemmo in un tavolo nell'angolo.
Fù in quel momento che ordinó per lui e per me, a me andava benissimo un cappuccino e una brioche vuota.
- Allora, come ti senti? -
- Bene, anche sè mi sono portato via l'antidolorifico.. Probabilmente nè avró bisogno. -
- Posso solo inmaginare.. Prima che possa succedere qualcosa di strano, o un malinteso.. Quel ragazzo che è venuto all'ospedale ieri.. è il tuo ragazzo? -
Arrossii leggermente, muovendomi sulla sedia.
- In realtá.. È il mio ex.
Attualmente abbiamo una questione in sospeso. -
Mormoro spostando lo sguardo dalla sala ai suoi occhi, sorridendo appena.
Sentii in quel momento il cellulare vibrare.
Era appena arrivato un messaggio ma, sembrava cosi brutto prendere adesso il cellulare e controllare chi fosse.
- Quindi non gli dispiacerá sè ci proveró con te? -
- Come? -
- Vorrei provarci con te.. Ovviamente non voglio affrettare le cose o.. Fare qualsiasi cosa che possa metterti a disagio, ma vorrei prendessi in considerazione la possibilità di uscire a cena con me.. -
Un altra volta quella vibrazione.
- Ecco io.. Non só cosa dire.. -
- Pensaci.. E quando avrai deciso scrivimi.. -
Annuii piano, prendendo il cellulare dalla tasca dei jeans, controllando chi avesse mandato quei due messaggi.
"Jungkook"
- Devo rispondere a questo.. Puoi.. Aspettare qualche minuto? -
Annuì, cosi io potei andare verso il bagno.
Aprendo i messaggi.
"Dove sei?"
"Ho provato a chiamarti e non rispondi.. Dove sei Jimin-ah..?"
Digitai una risposta velocemente.
"Sono al bar.. tra poco ho lezione.
Ci possiamo vedere all'uscita da scuola all'una?"
Lo inviai e poi tornai da Taehyung che vedendomi controlló l'ora dall'orologio che portava al polso.
- Ti accompagno a scuola.. -
- Si, grazie! -
- Tu peró pensa a quello che ti ho detto.. Va bene? -
Annuii seguendolo fuori dal bar e raggiungendo l'auto.
Mi accompagnó davanti a scuola alle otto e venti..
- Allora ci sentiamo Jimin.. Aspetto un tuo messaggio. -
- Grazie per l'altro giorno e per oggi.. Ci penseró sù. A presto Taehyung.. -
Scesi e lui ripartì, a quel punto sentii di nuovo la vibrazione del cellulare e la campanella suonare.
Mentre mi incamminai verso la classe presi il cellulare.
- Niente cellulari Signorino Park.. ! -
- Buongiorno professore, lo metto via.. Promesso.. -
Lessi il messaggio "Saró lì fuori ad aspettarti.."
Diceva.
Mostrai al professore che misi il cellulare nello zaino e entrai in classe.
Fù una giornata impegnativa.
Interrogazioni, verifiche e anche il solo condividere la classe con lo stesso ragazzo che mi aveva picchiato quel giorno mandava il mio stress a livelli estremi.
Ultima ora avevamo educazione fisica.
Quando entrai in palestra andai dal professore, consegnando il certificato medico.
- Puoi Metterti sulle gradinate .. -
Persi quell'ora tra sguardo d'odio dei miei compagni e il libro di algebra.
Almeno avrei potuto studiare per il compito di venerdì.
Quando la campanella suonó, portai il libro nello zaino e scesi le gradinate.
Uscendo dalla palestra, quando corsi verso l'uscita alcuni ragazzi, insieme a quel bullo erano già dietro di me.
Spalancai la porta e uscii fuori.
- Park fermati.. Abbiamo una questione in sospeto tu ed io..
Vogliono sospendermi.. Come sanno che ero io quello nel video?
Hai fatto la spia? -
- Forse te lo meriti.. -
Dissi correndo ancora, la ferita iniziava a far male così mi fermai vicino all'albero, che adoravo.
Molte volte mi ero addossato a quel tronco cosi grande e avevo studiato o mi ero perso nella musica.
Ora probabilmente sarebbe stato usato per nascondere nuovamente un pestaggio.
Il fatto era che non avevo le forze per reagire.
E tanto meno avevo il tempo per prendere il cellulare e chiamare Yoon o Jungkook.
- Sei in trappola.. Allora.. A chi l'hai detto? -
- Non sono stato io.. -
- Ah no? Davvero? -
Il gruppo mi circondarono, ancora una volta erano in troppi.
E io ero come sempre da solo.
- Perchè non mi lasciate in pace e basta? Non sono stato io a denunciarti.
Forse chi ha mandato il video ha voluto dire la verità.. Accetta le conseguenze dei tuoi gesti e lasciami in pace. -
- Ma sentitelo.. Ragazzi tenetelo fermo.. -
Mi addossai all'albero sentendo una fitta alla ferita sul fianco.
Quella corsa fino a li non aveva aiutato.
Stavano per bloccarmi quando la voce di Jungkook si fece sentire forte e chiara.
- Toccatelo e siete morti.. -
Tutti si voltarono, dopo tutto Jungkook era più grande e da quando aveva fatto box aveva messo sù massa muscolare.
Anche sè avessero attaccato, Jungkook non avrebbe avuto problemi a stenderli.
- E tu chi sei? -
- Quello che ti fará il culo sè lo tocchi.. di nuovo.. -
- Hey.. Perchè.. Non.. n-non lasciarmo perdere? -
Disse uno del gruppo, anche gli altri annuirono.
- Dovresti dare ascolto ai tuoi amici.. -
- Non mi fai paura.. e Jimin prima o poi sarà da solo. -
Jungkook annuì piano, sollevando le maniche molto lentamente.
- E a quel punto sapró chi cercare.. È un avvertimento.. ! -
I cinque corsero via, mentre io mi addossai all'albero scivolando verso il basso.
- Jimin.. -
- Mi fà male.. -
- Andiamo.. dobbiamo disinfettare la ferita e cambiare la fasciatura. -
Mi strinsi a lui sospirando piano.
- Jungkook-ah.. G-Grazie! -
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what if i love you?
RomanceJimin, rinchiuso nel dolore per un amore ormai finito con il proprio ex, decide di trasferirsi a seoul, dove dopo un anno tutte le sue certezze vengono distrutte in un attimo nel rivedere la persona che ha sempre amato, solo il destino poteva porta...