Jungkook mi aveva accompagnato alla sua auto e mi aveva aiutato a salire al posto del passeggero.
Aveva iniziato a fare seriamente male adesso la ferita.
Non avrei sicuramente dovuto correre ma, sè non lo avessi fatto avrei rischiato di finire nell'ennesima rissa e non sarei riuscito a difendermi.
- Hai l'antidolorifico? -
La voce di Jungkook mi fece tornare al presente, spostai lo sguardo dal finestrino al suo viso.
Eravamo giá nel traffico.
- Oh.. Si.. Nello zaino.. -
Dissi provando ad allungarmi verso il sedile dietro per afferrare lo zaino e prendere l'antidolorifico, ma la mano di Jungkook si strinse sul mio polso bloccandomi dal farlo.
- Così rischi di farti male.. -
- Oh.. Giusto.. -
- Appena siamo nel parcheggio di casa te lo prendo io.. Cerca di restare fermo e di non fare movimenti bruschi. -
Annuii lentamenre tornando a sedermi comodamente contro il sedile.
Non allacciai la cintura, avrebbe stretto troppo e poi Jungkook non stava nemmeno andando veloce, quindi non me nè preoccupai.
- Da quanto quelli ti importunano? -
- Come? -
Mi voltai a guardarlo, sembrava cosi serio in quel momento.
In realtá capii dal suo sguardo che fosse arrabbiato.
- Quei bulli, da quanto ti importunano? -
- Oh.. Loro.. Un anno, si un anno.
Quella .. Si insomma, quella sera che hai deciso di lasciarmi.. Penso abbiano visto tutto, io non ero nelle condizioni di dire o fare qualsiasi cosa per difendermi, immagino abbiano scoperto che io sono Gay quella sera stessa.
E a quanto pare viviamo in un paese dove purtroppo esiste l'omofobia.
Si, immagino che sia stata propria quella sera a portare sfortuna alla mia vita.
Ma.. Prima o poi finiró la scuola e non dovró rivederli mai più. -
Jungkook non disse niente, cosi tornai a guardare fuori dal finestrino.
Rimasi alquanto sorpreso quando parcheggió nel vialetto di casa sua.
Rimasi fermo per diversi minuti, perchè quella casa era il posto in cui ci rifugiavamo quando stavamo insieme.
Quante volte ero passato davanti a questa casa, durante tutto l'anno.
Che fosse caldo o freddo.. Che ci fosse il sole o la pioggia.
A piedi o in autobus, non avevo smesso di guardarla.
- Jimin? Andiamo? -
Deglutii piano e mi feci forza aprendo la portiera dell'auto e scendendo lentamente.
Chissà sè all'interno era rimasto tutto come allora.
Forse, dopo tutto qualcosa aveva cambiato.
Quella casa era di Jungkook, quando lo frequentavo viveva già da solo.
Dopo tutto lui era più grande e io più piccolo, a volte era meglio tenere nascosto il nostro rapporto e a me questa cosa andava anche bene.
Dopo tutto, alla fine a me bastava stare con Jungkook.
Il moro prese il mio zaino e mi fece cenno di avvicinarmi al portico.
Presi coraggio e riuscii ad arrivare davanti alla porta d'ingresso, anche sè il cuore in quel momento aveva iniziato a battere più forte.
Ero agitato.
Molto agitato..
Jungkook fece scattare la sicura e aprì la porta.
Mi fece entrare per primo, così mi guardai attorno e.. E diamine era come la ricordavo.
Calda e accogliente.
Le foto di Jungkook alle pareti.
Tutto come allora.
Mentre il moro si toglieva scarpe e cappotto io mi avvicinai ad una cornice sul comodino li di fronte.
Era vuota, eppure ero sicuro che qui ci fosse la foto sua e di Jungkook.
Una foto che avevo amato moltissimo.
Sospirai piano, non volevo che vedesse la mia delusione nel vedere che aveva cancellato anche quell'ultimo ricordo di loro due.
- È al piano di sopra.. -
- Come? -
Mi voltai guardandolo attentamente.
- La foto che stai cercando.. È al piano di sopra.
Non sono così crudele Jimin.
Per quanto quella notte abbia fatto lo stronzo.. Non sono così cattivo da cancellare ogni cosa che riguardi noi. -
- Quindi la tieni al piano di sopra perchè cosi sè hai ospiti o.. Una ragazza non puó vederla? -
Scosse piano la testa, tenendo lo sguardo incollato al mio.
- No, perchè quando sono tornato non sapevo sè ti avrei rivisto, cosi ho deciso di metterla in camera mia e guardarla ogni notte prima di andare a dormire.. -
- Perchè dovresti farlo? Mi hai lasciato tu.. -
- Jimin.. Un anno è molto lungo.. e non è stato lungo o difficile solo per te.
Non hai idea di quello che ho dovuto sopportare.. -
Lo guardai attentamente per poi distogliere lo sguardo e sospirare di nuovo.
- Certo che non nè ho idea.. perchè tu hai scelto di andartene.
Hai scelto di subire qualsiasi cosa tu abbia subito da solo.
Hai scelto di RESTARE da solo.
Avevi me Jungkook, eravamo tu ed io insieme.
Avrei sopportato qualsiasi cosa.
Ti avrei aiutato.. Perchè ero fottutamente innamorato di te.
Ma sei stato tu a scegliere Jungkook.. Non hai dato modo a me di .. Di poter scegliere.
Avrei lasciato questo paese e sarei venuto con te in qualsiasi parte del mondo, l'importante era stare insieme a te. -
Lo dissi tutto d'un fiato, senza pause altrimenti avrei soltato perso il coraggio e non avrei più avuto modo di dirglielo.
Sentii una fitta alla ferita, cosi socchiusi gli occhi e morsi il labbro inferiore.
- Vieni.. pensiamo prima alla tua ferita.. -
- No.. Non eviteremo il discorso.
Non lo eviteremo Jungkook.
Un anno senza risposte è abbastanza da sopportare.
Ora voglio delle risposte.
Perchè te nè sei andato? -
Jungkook si portó la mano tra i capelli socchiudendo gli occhi e sospirando più volte.
- Lascia perdere. Non ho voluto dirtelo quella notte e non voglio dirlo nemmeno ora!
Sai cosa c'è?
In cucina trovi il Kit del pronto soccorso.
Mentre tu ti disinfetti la ferita io vado a farmi un bagno caldo.. -
Prese e salì le scale lasciandomi li da solo.
Prima di andare verso la cucina decisi di entrare in salotto.
Anche li, non era cambiato da allora.
Era tutto come lo ricordavo.
Una cosa che avevo sempre notato anche quando stavamo insieme era che in tutte le foto in cui c'era Jungkook nessuna di esse era immortalata la sua famiglia.
Solo una foto riportava ai genitori ma in quella foto Jungkook aveva forse qualche mese e non di più.
Per il resto non c'era nessuna foto di famiglia.
Nemmeno nella foto in cui un Jungkook giovane sorrideva alla fotocamera con la sua laurea tra le dita e fiero di dov era arrivato.
Perchè si, Jungkook a quel tempo mi aveva detto di essere laureato in psicologia.
Divertente no?
Quando lui mi aveva lasciato ero finito dallo psicologo.
E il fatto era che non gli avevo mai chiesto perchè non avesse foto in cui lo raffigurava con suo padre o sua madre.
Mi avvicinai al divano, sedendomici sopra e guardando il caminetto.
Quante volte eravamo finiti sù quel tappetto davanti al camino, tra baci e amore.
Arrossii al pensiero di noi due in quei momenti cosi intimi.
Dopo tutto il moro non era più mio e io non ero più suo.
Mi alzai raggiungendo la cucina.
Se non ricordavo male il Kit si trovava nel ripiano sopra il frigo.
Il problema era che io non sono poi cosi alto ed era cosi difficile arrivarci, anche sè usavo la sedia non ci sarei comunque arrivato.
Dovevo chiedere aiuto a Jungkook.
Uscii dalla cucina e andai al piano di sopra, raggiungendo il bagno.
Non sentendo il getto d'acqua speravo che fosse già vestito.
Ma quando aprii la porta del bagno.
- Jungkook? -
Mi ritrovai Jungkook con un asciugamano avvolto al bacino e con un altro si stava strofinando i capelli umidi.
Lo guardai e lui si voltó a guardare me.
Portai di getto le mani agli occhi voltandomi poi dall'altra parte.
- O-Oddio scusa.. Pensavo.. Avrei dovuto bussare. -
Sentii la risata di Jungkook alle spalle per poi sentire la sua presenza al mio fianco, stava per uscire dal bagno ed era anche divertito dalla situazione.
- Da quando sei cosi innocente Jimin-ssi..? E poi, dovresti essere abituato a quello che hai visto no? -
- Stronzo.. Sei più.. muscoloso di un anno fà e hai anche dei tatuaggi.. Quando te li sei fatti? -
Jungkook scrolló le spalle non rispondendo alla mia domanda.
- Volevi qualcosa? -
- Oh si.. Il kit di pronto soccorso è troppo in alto e io non ci arrivo.
Potresti aiutarmi? -
Uscito dal bagno lo seguii giu dalle scale e dentro in cucina.
Lui ci mise poco a prendere il Kit.
- Avevo scordato che sei piccolo.. e che spesso non arrivi a prendere le cose. -
Mi avvicinai al tavolo sbuffando e mi sedetti sulla sedia, prendendo il Kit e aprendolo.
Afferrando l'alcool e del cotone.
Lo inzuppai e alzai la maglia.
- Non ti arrabbi? Di solito quando scherzo sulla tua altezza ti arrabbi molto.. -
- Non posso negarlo, non ci sarei mai arrivato fin li di sopra.. quindi grazie. -
Strinsi i denti una volta posato il cotone sulla ferita.
Socchiudendo gli occhi.
- lascia fare a me.. -
Mormoró prendendo il cotone inbevuto di alcool e adagiandolo delicatamente sulla ferita.
Mi lamentai diverse volte nel sentire bruciare ma Jungkook non si scompose.
Continuó a disinfettare la ferita e adagiare della garza sterile sopra e richiudendola con cura.
- Non guardarmi cosi.. -
Disse all'improvviso, rimasi sorpreso dal modo in cui lo disse. Perchè in effetti non lo stavo guardando in nessun modo particolare.
- Che vuoi dire? -
- Non ho alcuna intenzione di tornare sul discorso di prima, Jimin.
Non ho le forze per dirtelo stasera. -
- Ah quello.. Lo só. Só che quando decidi ti chiudi a riccio e non posso far niente per cambiare le cose.
Ma proprio perchè tu hai studiato psicologia, non dovrebbe essere più facile sè ti sfogassi?
Se ne parlassi con me?
Io non voglio essere un peso per te, io vorrei essere quella persona che contatti quando hai bisogno di un abbraccio o.. -
- O cosa? Di un pó di sesso e divertimento? -
Balzai in piedi, chiudendo le mani a pugno. Lo guardai con rabbia.
- Come scusa? Pensi davvero che ti lascerei sfogare questa cosa dandoti il mio corpo?
Ma con quale faccia lo stai dicendo scusa?
Non cederei nemmeno sè me lo chiedessi Jungkook.
Non pensare che verrei a letto con te per pietá o per lasciarti sfogare.
Cazzo sei uno stronzo.. ! -
Schiusi le labbra e decidi di tornare in cucina, presi un bicchiere dalla credenza e aprii il frigo prendendo una bottoglia d'acqua.
Con mano tremante la versai nel bicchiere.
Non era possibile che pensasse davvero che sarei andato a letto con lui per farlo sfogare.
Strinsi il bicchiere e appoggiai la testa alla credenza li di fronte.
- Jimin.. Scusami.. -
- Non.. Trattarmi più così.
Non farlo mai più Jungkook.
È cosi difficile per te capire che ho bisogno soltanto di sapere cosa ti ha portato a lasciarmi?
Me la merito una spiegazione. -
Mi voltai lentamente piazzandomi letteralmente di fronte a lui, perchè in quel momento era alle mie spalle.
Quando gli fui di fronte annuì piano.
- E te la daró.. ma non stasera.
Non oggi.. Cerca di capire.. -
In quel momento il mio cellulare inizió a squillare, cosi lasciai li Jungkook per avvicinarmi allo zaino e prenderlo.
"Taehyung"
Accettai quella chiamata.
- Pronto? -
"Hey.. Sei impegnato?"
Chiese soltanto, mi voltare a guardare la persona che avrei voluto avere al mio fianco, in mobile alle mie spalle, la testa bassa.
- A dire il vero si.. Avevi bisogno? -
"Si, Vorrei che accettassi quella cena.."
- Certo.. Solo che questa sera sono davvero impegnato.
Il mio amico ha bisogno di me e io non posso non aiutare Yoon in questo.. Domani magari? -
"Certo.. Vada per domani allora."
Lo salutai e notai che adesso mi stava guardando.
- Perchè quello ci stà provando con te? -
- Perchè sono single.. E puó succedere. -
Jungkook emise una risata nervosa, tenni lo sguardo nel suo.
- Gli hai detto che devi aiutare Yoon, ma sei qui con me.
Perchè mentirgli? -
- Perchè non voglio che sappia questa cosa.
Lo conosco cosi poco e lo sai che non mi fido mai fino in fondo.
Almeno non cosi tanto come un tempo. -
- Hai dei dubbi sù di lui? Sembra cosi un bravo ragazzo! -
- Cos è sei geloso? -
Mormorai incrociando le braccia al petto, lui mi sfidó con lo sguardo.
- Perchè dovrei? Sei single no? Per me puoi anche andare da lui adesso.. -
Mi si fermó il cuore per un attimo, poi ripartì alla velocità della luce.
Davvero mi stava spingendo verso quel ragazzo?
Perchè avrebbe dovuto stupirmi?
Non era tornato per me.
Non era li per tornare con me.
Non era li per ricostruire quel noi.
- Jimin ascolta.. -
- Ho ascoltato abbastanza.. Scusa ma non ho voglia di parlare adesso.
Penso che chiameró Taehyung e che accetteró il suo invito a cena.
Grazie ancora per oggi.. -
Sorrisi appena, prendendo poi il cellulare e aprendo la chat di Taehyung.
Stavo per scrivergli di venirmi a prendere, ma Jungkook mi tolse il cellulare dalle mani.
- Non andrai via con lui stasera.. -
- Ma.. hai detto.. -
- Jimin-ah.. sono cosi confuso.. Non, non voglio che tu te nè vada.. Resta qui con me.. -
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what if i love you?
RomanceJimin, rinchiuso nel dolore per un amore ormai finito con il proprio ex, decide di trasferirsi a seoul, dove dopo un anno tutte le sue certezze vengono distrutte in un attimo nel rivedere la persona che ha sempre amato, solo il destino poteva porta...