Il tuo occhio sinistro saettò da una parte all'altra dello studio di Vox, mettendo a fuoco i vari dettagli e zoomando su dettagli ininfluenti.
Crash!
L'ennesimo oggetto andò in frantumi e non sobbalzasti nemmeno. Intorno a te c'erano specchi, cristalli e vetri che giacevano a pezzi sulla moquette. Il sangue di qualche malcapitato dannato imbrattava le pareti e ti ritrovasti a constatare che no, macchie e righe non erano un buon abbinamento. Forse avresti dovuto fermare Vox prima che apportasse più danni all'ufficio. In fondo era quello il lavoro di un'assistente, giusto?
Crash!
Sospirasti, l'ennesimo schermo era stato trapassato da una parte all'altra senza pietà. Dovevi decisamente calmare le acque o qualcuno avrebbe iniziato a farsi due domande su quel baccano.
"Vox, non credi di star esagerando?"
Il demone televisione arrestò la distruzione dello studio. Lo schermo che componeva la testa fece un giro di 180 gradi e notasti le iridi rosso sangue iniettate di rabbia puntate su di te. Un sorriso affilato e tirato occupò metà dei pixel.
"Oh, sto esagerando? Quella merda del demone della radio è tornato e tu ti aspetti che me ne stia con le mani in mano?"
Scagliò lo schermo distrutto nella tua direzione. Ti accucciasti senza scomporti per schivarlo e andò a conficcarsi nella parete tranciando quello che rimaneva di un ritratto ad olio di Vox. L'unica cosa buona che sarebbe uscita da quella discussione, detestavi quel quadro.
"Mettere a soqquadro lo studio invece è così produttivo. Chiedo scusa per non aver notato i tuoi grandi piani."
Vox ti lanciò un'occhiataccia per nulla divertita, ma lo considerasti un grande passo in avanti. Almeno non ti aveva lanciato nessun oggetto. Forse anche perché restava ben poco da lanciare.
"Sono così incazzato che potrei mandare in onda pubblicità per le prossime tre ore."
Alzasti gli occhi al cielo. Rimpiangevi il non aver firmato nessun contratto per diventare l'assistente di Vox. Certo, avrebbe significato servirgli la tua anima su un piatto d'argento, ma almeno ci sarebbe stato scritto nero su bianco che non eri pagata abbastanza per gestire le sue infantili crisi. E non eri nemmeno pagata abbastanza per gonfiargli l'ego come avresti fatto di lì a poco.
"Che ne dici di fare due bei respiri profondi, mh?"
Gli appoggiasti le mani sulle spalle tese iniziando a massaggiarle. Quando notasti che si distesero sotto il tuo tocco proseguisti.
"È tornato da un solo giorno, non può rovinare tutto in così poco tempo. Hai lavorato tanto per costruire questo regno. Lui è solo. È tornato dopo sette anni di silenzio, la gente non dimenticherà la tua esistenza. E poi, non trovi che un po' di concorrenza possa farti bene? Sarà solo l'ennesimo modo per dimostrare quanto tu sia influente."
No, non eri decisamente pagata abbastanza per leccargli il culo in quella maniera. Ma al momento era il partito con più seguaci e più potere, restare al suo fianco poteva avere solo vantaggi. Lo facevi per il potere e i vantaggi.
Un lieve ronzio statico iniziò a sostituire il graffiante suono di interruzione del segnale, segno che Vox stata recuperando il lume della ragione. Grazie a Dio!
Il demone recuperò il cappello un po' sgualcito che era caduto dal capo all'inizio di quella scenata. Lo spolverò prima di metterselo sul capo e aggiustarsi la giacca del completo."Già, non è nulla di che. Solo un inconveniente risolvibile."
Sorridesti, riconoscendo finalmente il solito e vecchio Vox: sicuro, arrogante e calcolatore. Recuperasti la cartellina che eri solita portarti appresso e gli sorridesti attraverso il riflesso crepato di uno specchio.
"Proprio così."
Il sorriso di Vox si allargò maggiormente davanti a quella conferma. Il tuo divenne appena più accennato, nascondendo un velo di soddisfazione: quanto era facile manipolare le persone da un ego così fragile. Quel premio Oscar che ti avevano assegnato in vita era decisamente meritato. Abbassasti la testa sui fogli della cartellina controllando gli impegni della giornata.
"In ogni caso, a breve dovresti recarti da Velvette, ha bisogno di discutere alcuni dettagli del nuovo programma."
Lo informasti. Vox emise un semplice ronzio, indicandoti di aver compreso il messaggio. Quando alzasti la testa te lo ritrovasti a pochi centimetri dal volto. Non vacillasti e rimanesti impassibile quando sentisti le sue dita affilate afferrarti le guance.
"Cosa farei senta di te, zuccherino? L'ho sempre detto che sposarti è stata la gioia più grande della mia vita."
Sorridesti fintamente. Quanto gli piaceva ricordarti il legame che c'era stato tra di voi nel mondo dei vivi. Ci avresti creduto volentieri se non fosse che era a conoscenza da decenni degli innumerevoli amanti, uomini e donne, che aveva avuto durante il vostro matrimonio. Beh, come recitava la promessa? "Finché morte non vi separi"? Beh, neanche nell'aldilà eri riuscita a liberarti di Vox, ma non era mai stato quello il tuo piano per ora. Quell'uomo era riuscito a creare un'influente impero nell'industria del cinema in vita e ora aveva fatto lo stesso negli Inferi. Potevi chiudere un occhio e continuare a muovere un paio di fili di quella marionetta che era stata tuo marito finché ti tornava utile.
"Mi lusinghi, tesoro."
Sussurrasti melliflua liberandoti dalla sua presa. Vox ridacchiò soddisfatto e si allontanò. Entrò poi in uno schermo per recarsi all'agenzia di Velvette.
Finalmente sola nello studio distrutto di guardasti intorno per valutare i danni. Durante la valutazione di soffermasti su un schermo guasto che ad intermittenza mostrava il sorridente volto del demone della radio. Inclinasti la testa e ti picchiettasti il mento con la penna. Un ghigno furbo ti attraversò il volto: guardare da dietro le quinte quell'opera su cui si era appena alzato il sipario sarebbe stato così divertente.
***
Che dire,
Salve dannati!
Queste sono le premesse da cui parte la storia.
Un paio di accenni alla vostra vita terrena e gli inizi di una tragi-commedia con i fiocchi!
Vi avviso fin da subito che al 90% la vostra morale non esisterà, in fondo se siete all'Inferno un motivo ci sarà, muahahah!
Baci e bacini!
Zeph
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Lights, Camera, Action! [Alastor x Reader]
FanfictionAlastor x Reader Ritieni che le tragedie siano il genere più avvincente e anche il più facile da predire: finiscono tutte male. Per questo, quando all'inferno si alza il sipario su quella che potrebbe essere una promettente commedia, decidi di immi...