5 - Ti presento un amico

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Sentivi il cuore martellarti nel petto.

Stavi puntando tutto su quel momento. Dalla tua performance sarebbe dipeso il tuo futuro. Non potevi accontentarti di un rifiuto.

In un certo senso la scarica di adrenalina e l'ansia che ti attorcigliava le viscere ti ricordava quel miscuglio di emozioni prima di un provino. Sgradevoli ma fondamentali per raggiungere una recitazione impeccabile.

Davanti alla porta dell'Hazbin Hotel prendesti un profondo respiro. Bussasti alla porta e i rumori concitati che provennero dall'altra parte ti lasciarono perplessa.

Ad aprirti ci pensò un demone dall'incarnato grigiastro e dall'espressione a metà tra l'annoiato e lo scontroso. Non di certo l'incarnazione dell'accoglienza, soprattutto considerata la lancia che ti puntò contro l'istante in cui realizzò non conoscerti.

"Chi sei?"

Domandò infatti con diffidenza, scrutando ogni tuo movimento con l'unico occhio sano.

"Sarei qui per discutere con Alas..."

Non riuscisti a terminare la frase poiché la tua interlocutrice parve essere risucchiata all'interno da una forza sconosciuta e un altro demone prese il suo posto. Ti irrigidisti realizzando che quella di fronte a te era la figlia di Lucifero in persona. Incarnato pallido e capelli biondi come quelli del padre. Le iridi scarlatte brillavano di una luce a te ignota.

"Vaggie!!! Questa è l'ospite!"

L'uso dell'articolo determinativo ti destabilizzò. Ti stavano aspettando? Per quale motivo? Ma soprattutto: perché la figlia del Grande Capo ti stava stritolando in un abbraccio?

Quando ti lasciò andare provasti a rassettare l'abito che avevi indossato ma non ne avesti il tempo poiché la bionda ti aveva trascinata dentro senza troppe cerimonie.

"Ah, Alastor ci ha detto tutto di te. Apprezziamo davvero molto quello che farai per l'hotel! Cioè, io te ne sono molto grata! Io. Io, Charlie, te ne sono grata. Che sciocca, non mi ero nemmeno presentata!"

Non faceva pause. Sparava una marea di frasi al secondo senza prendere fiato, bombardandoti di informazioni e mandandoti in corto circuito. Quello che però avevi capito e che ti aveva allarmata era che Alastor aveva parlato di te.

"A tal proposito..."

Provasti ad intervenire, ma una volta nella hall dell'albergo sembrava che la missione di Charlie fosse quella di presentarti a tutti e non di ascoltarti.

"Oh beh, visto che lavorerai con noi devo assolutamente presentarti il personale! Hai già visto Vaggie, lei si occupa della sicurezza - ti informò indicando colei che ti aveva aperto la porta - Lui invece è Husk! Non c'è barman migliore di lui!"

Disse indicando un demone gatto dalle ampie ali che, con molta poca grazia, stava tracannando un'intera bottiglia di whiskey. In vita eri stata in diversi hotel di lusso ed eri sicura che quello che stava facendo il suddetto Husk infrangesse un bel po' di norme.
Charlie ti fece poi girare su te stessa. In un primo momento l'unica cosa visibile fu un salottino ma all'improvviso da sotto uno dei divani sbucò una creaturina di bassa statura che, zampettando, arrivò fino dove vi trovavate.

"Lei è Nifty."

Ti informò Charlie, con una punta di incertezza nella voce.

"Io elimino lo sporco."

Ammise Nifty con un sorriso aguzzo e affilato. Il suo unico occhio vagò su tutta la superficie del tuo abito, alla ricerca di sporcizia da eliminare prima di focalizzarci sul tuo volto. Notasti l'occhio spalancarsi e le braccia le ricaddero molli lungo i fianchi in una posa paralizzata. Preoccupata agitasti una mano di fronte al volto, aspettandoti una reazione. A quel punto Charlie si frappose tra di voi con una risata nervosa.

Lights, Camera, Action! [Alastor x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora