9 - Solo Dio Perdona

140 16 7
                                    


Charlie ti condusse in una stanza attigua alla hall e dallo spazio più raccolto. Al centro della stanza, sopra ad un tappeto persiano circolare, era posizionato un divanetto simile a quello nella hall. A colpirti fu l'assenza di finestre, ma considerando l'enorme telo appeso ad una parete ed il proiettore dinanzi ad esso immaginasti che quella doveva essere la sala cinema. Ad una parete era inoltre presente un caminetto in pietra, al momento spento. Ti avvicinasti ad esso per studiare meglio gli oggetti disposti sulla cornice: un'infinità di fotografie che mostravano Charlie e Vaggie. L'unico elemento che stonava tra tutti i sorrisi patinati era una paperella di gomma dai grandi occhi rossi e con corna che sembravano essere vere. Rabbrividisti: avevi come l'impressione che l'animaletto finto ti stesse scrutando l'anima.

"Prego, da questa parte!"

Charlie ti afferrò per le spalle e ti condusse verso il divanetto, obbligandoti a sederti. Alastor si posizionò al tuo fianco, prendendo posto sul bracciolo, e incrociò le gambe elegantemente.

"Cosa sta succedendo?"

Domandasti a bassa voce inclinandoti verso di lui così che fosse il solo a sentirti, anche se probabilmente Charlie era troppo presa ad armeggiare con il proiettore per prestarti ascolto. Alastor alzò le spalle per indicare che non ne aveva idea ma, a giudicare dal ghigno di cui faceva bella mostra, lasciava intendere tutt'altro.

"Ah, ecco finalmente!"

Esclamò Cherlie prima di buttarsi sul divano accanto a te. Alastor schioccò le dita e le luci si spensero e l'unica fonte luminosa fu l'immagine bianca proiettata sulla parete di fronte a te. Comparve il numero tre ed iniziò un conto alla rovescia. Tu lanciasti un'occhiata a Charlie e ti irrigidisti nel constatare che la proprietaria dell'Hazbin Hotel non stava guardando la proiezione ma te. Le sorridesti forzatamente, sentendoti lievemente a disagio, e poi tornasti a concentrarti sul filmato appena iniziato.

Sulla parete apparve il volto seccato di Husk e, chiunque si trovasse dietro la telecamera, si allontanò di qualche passo da lui mettendolo meglio a fuoco.

"Non c'è niente di meglio di una bella bevuta all'Hazbin Hotel."

Disse Husk nella registrazione con tono meccanico prima di gettare alle sue spalle un bicchiere di cristallo ed iniziare a bere liquore da una bottiglia.

"No, Husk! Dovevi versarlo nel bicchiere!"

Si lamentò Vaggie fuori campo. La cinepresa si spostò poi dall'angolo bar alla zona soggiorno.

A quel punto smettesti di seguire quanto stava accadendo. Ora ti era chiaro che cosa Charlie volesse da te. Alastor aveva detto che ti saresti occupata dell'immagine dell'hotel e la prima cosa da fare era girare uno spot per pubblicizzare l'attività. Spot che era già stato girato però.

Alzasti la mano e un lampo verdognolo andò a colpire la cinepresa interrompendo la proiezione.

"Oh no, stava arrivando la parte migliore!"

Si lamentò Charlie con il broncio e sprofondò tra i cuscini del divano. Eri più che certa che il suo meglio equivalesse ad un disastro recitativo peggiore di quello che avevi visto fino ad ora.

"Non so se quello che volevi da me fosse un parere o un consiglio, ma una cosa devo dirtela: va rifatto da capo."

Charlie alzò lo sguardo scarlatto pieno di lacrime.

"Non si salva niente?"

"No."

Affermasti lapidaria per niente impietosita dal suo sguardo. Alastor picchiettò la punta del bastone contro il pavimento per richiamare la tua attenzione.

Lights, Camera, Action! [Alastor x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora