Capitolo 7 - Per farlo innamorare

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Punto di vista di Hermione

Apro gli occhi. Severus non c' è più. Dov'è andato? Mi metto seduta sul letto. Non ho più la febbre. Sono guarita! Quando ho cominciato a stare male è stato terribile. Peggioravo sempre di più. Poi lui è arrivato e l' incubo ha cominciato a diminuire. Che ore saranno? Prendo la bacchetta dal comodino.

"Tempus."

Sono le 17.00. È pomeriggio ormai. Bussano. Sarà Leila.

"Leila sei tu?

"No signorina Granger. Sono Piton. Posso entrare? Sei presentabile?"

Certo che sono presentabile. Non mi sono mai spogliata da stamattina. Indosso ancora il vestitino giallo della colazione.

"Sì. Entra."

Apre la porta e se la chiude dietro. Si avvicina con viso serio. Mi mette una mano sulla fronte. Fa un piccolo sorriso.

"La febbre è andata via. Molto bene."

Annuisco con un sorriso.

"Grazie a te."

Torna serio.

"Signorina Granger, purtroppo non potrò più andare al lavoro. Sono obbligato a prendere delle ferie per starti vicino."

Sorrido di più. Lui si acciglia a questa mia reazione.

"Non esserne contenta. Capisci il grave disagio che mi stai causando? Tutto era sereno nella mia vita prima che arrivassi tu."

"Troppo sereno forse. Io rendo tutto più interessante no?"

Dico sfrontata.

"Interessante? Mettere con l' inganno un incantesimo sulla mia persona lo definiresti interessante?"

Ridacchio.

"È un legame sessuale. Quindi sì, è interessante!"

Chiude gli occhi e trattenendo a stento la pazienza si passa una mano tra i capelli. Si volta e si siede sulla sedia che è rimasta vicino al letto. Mi fissa in modo davvero molto severo.

"Purtroppo sei stata così pazza da farci questo. E ora io dovrò tentare di non farti sprofondare. Dunque. Come ti dicevo questo mese resterò in casa con te. Ciò non significa che dobbiamo stare appiccicati tutto il tempo naturalmente."

"Che peccato. Sarebbe bello stare appiccicati."

Dico mettendo un broncio da bambina.
Lui inarca un sopracciglio. Scuote la testa ghignando.

"Non me lo renderai facile, vero signorina Granger? Farai sempre queste stupide battute?"

Gli faccio l' occhiolino. Sorride divertito, ma se ne pente subito e torna serio.

"Signorina Granger, ti prego di smetterla. Non complicare la situazione di più. Ascolta ciò che dico senza opporti e nessuno si farà male in questa storia."

"Anche se tu ascoltassi me nessuno si farebbe male. Potremmo vivere tre mesi meravigliosi."

Dico con aria sognante. Arrossisce. Adoro quando lo fa! Scuote la testa per dire no.

"Ciò che vuoi è sbagliato. Non accadrà."

Si alza.

"Vado di sotto nel mio ufficio per lavorare un po' da casa. Minerva mi sostituirà, ma io devo aiutarla, visto che non potrà abbandonare del tutto l' insegnamento."

"Cosa le hai detto? Come hai giustificato questa vacanza?"

"Le ho detto che mi sento molto stressato. Mi ha creduto subito. Visto lo strano comportamento che ho avuto alla riunione."

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