CAPITOLO 7

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Mi svegliai di colpo ed ero sudatissima. Avevo fatto un incubo su Thunder che veniva sbranato dai lupi. Guardai l'ora, erano le cinque e il sole stava sorgendo. Decisi di alzarmi e di andare a fare colazione sapendo che non sarei riuscita a riaddormentarmi. Ero molto preoccupata per Thunder, e se il mio sogno si fosse avverato? Se nella notte Thunder fosse morto? Arrivata in cucina presi un pacchetto di biscotti e ne mangiai qualcuno mentre preparavo uno zainetto per portare l'attrezzatura per Thunder. Finito tutto mi preparai per uscire. Faceva piuttosto freddo e mia madre era ancora in casa. Non si sarebbe accorta di nulla se fossi andata a preparare il box per Thunder. Presi la carretta e la riempii di paglia. Presi un forcone e andai nel box. Era pieno di ragnatele e di polvere, mi toccava dare una bella pulita. Per fortuna c'era una vecchia scopa appoggiata al muro di fianco al box e la usai per pulire. In casa avevo preso del disinfettante per la casa e lo spruzzai nel box. Infine sparsi la paglia sul pavimento e ritirai tutta l'attrezzatura nel capanno. Infilai la capezza e la longhina nello zaino e misi il fieno nella carretta. Trovai anche la cassetta con le spazzole per pulire i cavalli. Presi tutto e lo portai nel box dove misi il fieno nella mangiatoia e la cassetta vicino alla porta del box. Osservai entusiasta il mio lavoro. Avevo davvero reso stupendo questo vecchio box. Sentii un rumore di macchina che si allontanava. Mia madre era finalmente andata a lavoro. Mi rimaneva mezz'oretta per portare Thunder a casa. Partii di corsa verso la radura e ci arrivai in un baleno. Thunder era coricato che dormiva ma i miei passi lo svegliarono e si alzò di scatto impaurito. Appena si accorse che ero io lanciò un nitrito acuto e venne a salutarmi. Era sempre molto felice di vedermi ma io lo ero di più.
"Ciao splendore, oggi andremo in un bellissimo posto. Vedrai che ti piacerà un sacco e non dovrai più preoccuparti di nulla." Gli infilai la capezza e agganciai la longhina. Si era giá tranquillizzato dopo una sola volta che gli avevo messo tutta sta roba. Lo accarezzai dolcemente e ci avviammo verso casa. Non ci furono problemi lungo il percorso e ne fui molto felice. Non avevo programmato di portarlo a casa così presto ma non riuscivo più a stare in pensiero per lui. Aveva cambiato la mia vita per sempre. I garzoni non erano ancora arrivati quindi riuscii a portarlo nel box senza difficoltà ma arrivati davanti ad esso Thunder si impuntò e non volle più avanzare. Lo incitai con la voce e tirai leggermente la longhina ma lui si impennò e tentò di scappare. Decisi di non insistere e di farlo calmare. Mi avvicinai a lui sicura che ora non mi avrebbe mai fatto del male. Allungai la mano e lui mi guardò con le pupille dilatate dal terrore. Si tranquillizzò non appena la mia mano toccò il suo naso soffice. Lo portai verso il recinto parlandogli dolcemente per fargli capire che non l'avrei mai portato in un posto che gli avrebbe fatto del male. Gli volevo davvero bene, più di chiunque altro. Riuscii a farlo entrare senza molte difficoltà. Chiusi il recinto e lo liberai. Thunder si guardò intorno. Quella sarebbe stata la sua casa da questo momento. Uscii dal recinto e andai a prendere del fieno da dargli visto che quella mattina non aveva mangiato. Gli portai una carretta piena di fieno e lo rovesciai vicino al cancello del recinto. Thunder corse subito a mangiarlo. Sembrava felice di essere finalmente al sicuro e io amavo vederlo così. Tutto sembrava filando liscio ma non sarebbe sempre stato così. Il peggio non avrebbe tardato ad arrivare.

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