"Promettimelo."
"Promesso."
Sirius, con una faccia soddisfatta, si unì alla festa e si udì un coro di auguri verso di lui. I due ragazzi erano ancora davanti la porta, come se stessero aspettando qualcosa. Ma niente, dopo un poco di tensione e qualche sguardo rubato seguirono Sirius. La festa era sempre più agitata. Gente che ballava, chi ancora faceva gli auguri a Sirius, chi beveva, chi mangiava, chi parlava. Tutti erano indaffarati in qualcosa, e nessuno si era ancora accorto della presenza di un serpeverde tra loro. Cosa che rese Regulus meno preoccupato. Nessuno sapeva che ci fosse, nessuno poteva giudicarlo.
I due ragazzi si ritrovarono casualmente davanti al tavolo delle bevande, che era a lato della stanza (quasi nascosto, sembrava che fosse comparso in quel momento). Anche se ormai molta gente aveva preso da bere tutto ciò che era sul tavolo non si finiva, bensì si rigenerava grazie a un incantesimo scoperto da Mary. James prese un po' di Whisky Incendiario, offrendolo poi a Regulus.
"No grazie, io non bevo."
Poi James, senza ancora spiccicare parola, svuotò il bicchiere e lo riempì con un'altra bevanda lì sul tavolo, offrendo nuovamente il tutto al serpeverde.
"Cos'è?"
"Succo di zucca."
Allora, in quel momento, Regulus accettò il bicchiere. Ne prese un piccolo sorso, poi allontanò il bicchiere dalle labbra, tenendolo ben stretto nella mano. Molta gente lo stava spingendo a sinistra e a destra, cosa che James aveva notato. Infatti lo prese dalla mano che aveva libera e lo portò in un angolo tranquillo. Passare in mezzo a tutta quella folla stava iniziando a far mancare il fiato al più basso, e infatti si sentì nuovo quando venne portato lì. Erano nelle scale che portavano al dormitorio, seduti uno davanti all'altro. Come se fossero sincronizzati iniziarono a bere. Dopo un piccolo sorso James posò il bicchiere a terra, l'altro stava ancora sorseggiando lentamente la sua bevanda.
Rimasero in silenzio, anche se non facevano altro che pensare alla stessa cosa. Quel bacio. Erano sicuri di quel che provavano ma quel bacio, no, quello sembrava che fosse stata un'illusione. Non sembrava fosse stato reale. Ma entrambi ricordavano ciò che aveva provato in quel momento. Le sensazioni: il cuore che batteva così veloce e forte, i respiri caldi che sfioravano la pelle, lo stomaco sottopressione che poteva esplodere, le lacrime di Regulus. Doveva per forza essere reale, ma nessuno dei due credeva a questa tesi.
"È stato vero?"
"Sì."
Si guardarono intensamente. James sapeva già la risposta, ma aveva comunque bisogno di ascoltare la voce di Regulus.
Seduti lì, in quegli scalini, erano invisibili a tutti i grifondoro. Nessuno li poteva vedere, ma nessuno dei due fece niente. Quella loro distanza li stava soffocando, bruciando. E nessuno che interveniva."Nessuno può vederci qui."
Parlò Regulus, tenendo sempre il suo abituale tono opaco di voce.
"Mh, sì."
"Non hai capito? Gli altri non ci vedono.
Una mezz'ora circa dopo
Era successo tutto in fretta, così in fretta che forse nessuno dei tre aveva ancora realizzato. Erano ancora negli scalini, avevano appoggiato i bicchieri a terra ma con un calcio una bevanda era andata a finire in tutto il pavimento. Le mani di James erano sotto la camicia di Regulus, che tastavano con delicatezza ogni parte del busto del più piccolo. Si passò da semplici baci a dei baci sul collo, che fecero sussultare Regulus. Quest'ultimo era seduto sulle gambe di Potter, le mani che stringevano e accarezzavano i capelli morbidi dell'altro e le sue gambe erano attorno alla vita dj James.
Poi però, nonostante la loro azioni fugaci e la musica a palla di sottofondo, James notò il rumore di passi che stavano salendo le scale e che si stavano avvicinando. Si spostò di poco da Regulus e cercò si sistemarsi gli occhiali, per poter squadrare la figura alta e snella che si stava avvicinando.
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Brother Of My Brother ~ Jegulus
Fanfiction"Lo lasciò lì. Il viso di James, non appena il serpeverde abbandonò la stanza, divenne rosso come un pomodoro. Un sorriso a trentadue denti si era fatto spazio per tutta la faccia. Era un poco stordito per quello che era appena successo, ma aveva so...