4 ottobre 1975
James era arrabbiato, e anche molto. E sarebbe strano fare arrabbiare James Potter, è praticamente impossibile. James, sempre con quell'aria felice e divertita, anche un poco arrogante, non si arrabbiava mai in situazioni come quella. Ma Regulus Black ci riuscì senza neanche avergli parlato. Esattamente, per tutta la settimana non gli aveva parlato, non sapeva quando si sarebbero incontrati e allenati. E questa cosa lo faceva sentire in super tensione per un qualsiasi strano motivo. Ogni volta che James si trovava nel corridoio con Regulus provava sempre a parlargli, ma niente, veniva costantemente ignorato. Ad un certo punto non si era nemmeno fatto vivo per due giorni, come se si smaterializzasse da un aula all'altra senza passare dai corridori. Quando invece la sua squadra serpeverde si allenava, quelle poche volte tutti insieme, non permettevano a nessuno di entrare in campo o negli spalti, se non ovviamente altri ragazzi della loro casa.
Quel giorno, essendo sabato, era molto tranquillo e James poteva andare ad allenarsi di pomeriggio. Con lui c'erano pure Marlene McKinnon e Sirius Black, e ovviamente anche altri ragazzi della squadra.
Il loro allenamento però era stato fermato bruscamente a causa dei corvonero che avevano prenotato il campo a quell'ora, non avvisando nessuna squadra delle altre case.
Se ne andarono molto velocemente, e rimasero il resto del pomeriggio a parlare del più e del meno.
Alla fine si era fatta sera velocemente, i ragazzi cenarono e ritornarono nella sala comune.
Poi, quando stava per scattare l'orario di andare a dormire, James corse a prendere il suo mantello dell'invisibilità."Ehi Prongs, non puoi uscire adesso."
Remus lo becco all'improvviso che stava sgattaiolando dalla porta-quadro.
"Devo prendere la mia giacca, l'ho lasciata nel campo da quidditch questo pomeriggio."
"Non la puoi prendere domani?"
"Dai Moony, fammi usciree."
"Solo questa volta, sbrigati, non voglio avere una punizione per colpa tua che non rispetti il coprifuoco."
Nonostante avesse una faccia molto seccata, Remus lasciò andare il ragazzo. James si mise il mantello e uscì indiscreto, in direzione del campo. Camminava molto lentamente per non farsi sentire da Gazza o dalla sua gatta, e intanto vedeva gente che correva per rientrare nella loro sala comune in tempo per non subire un rimprovero dai prefetti.
Era appena uscito da scuola e davanti a sé trovava il campo da quidditch quando, seduto a terra, al centro del campo, vide un ragazzo con la testa in direzione del cielo.James si fermò all'improvviso, come se ci fosse una barriera. Ricominciò poi a camminare, stavolta più lentamente di prima, per non spaventare il ragazzo seduto tra l'erba. Quando era arrivato a circa venti metri dal ragazzo si fermò di scatto e si tolse il mantello.
Era Regulus Black.
Con un passo più veloce andò in contro al serpeverde, e quest'ultimo era ancora a guardare il cielo stellato, anche se si era accorto di James."Black, cosa fai qui durante il coprifuoco?"
"Ti farei la stessa domanda."
"Sono venuto a prendere la mia giacca, lo lasciata qui oggi per sbaglio. Ora vorrei una tua risposta."
"Questo è l'unico posto dove posso stare a pensare."
"E non solo pensare" disse James.
Infatti appena si avvicinò a Regulus notò subito alla sua sinistra, circondato dal prato, un libro con copertina di cuoio. Sta volta era diverso da quello dell'altra volta, era un poco più corto e il colore del cuoio era più scuro.
"Che cosa leggi?"
"Non è affar tuo"
"Daii sono curioso, casomai mi ispireresti per iniziare un libro"
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Brother Of My Brother ~ Jegulus
Fanfic"Lo lasciò lì. Il viso di James, non appena il serpeverde abbandonò la stanza, divenne rosso come un pomodoro. Un sorriso a trentadue denti si era fatto spazio per tutta la faccia. Era un poco stordito per quello che era appena successo, ma aveva so...