La regina bianca

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La luna brillava nel cielo alta e imperiosa. Quella notte era davvero impossibile non soffermarsi ad ammirarla, cosi bella e impenetrabile, una fortezza alata,
-viviamo di notte, siamo figli della luna, direbbero gli antichi umani che conoscevano i poteri degli esseri oscuri, magari fosse cosi, la regina bianca. Quanto è bella...-
-l'ammiri davvero tanto eh -
Sebastian gli sorrise, e lei ricambiò
-come fai a non ammirare la regina del cielo?-

-Bhè in fin dei conti non si sa chi potrebbe vincere -
-già, se tutte le forza oscure parteciperebbero sarebbe lo scontro mai visto in 205 anni di vita.-
-hai 205 anni?!-

Evan era rimasto scioccato,
-quest'anno 206, a fine dicembre -

-che giorno sei nata?-

-la notte del lux nobilis, a mezza notte-

-Sei nata praticamente nel minuto in cui scoccava il nuovo anno-

Evan e Zero erano sorpresi,

-la notte della luce nobile-

-un tempo si diceva che chi sarebbe nato il giorno del lux nobilis avrebbe goduto dell'appoggio di Dio in qualsiasi cosa-

-lo so, ma ormai non credo più in Dio, perciò è come se fossi nata in un giorno qualsiasi-

Evan la guardò interdetto

-perchè non credi più in Dio?-

-diciamo che dopo aver conosciuto Esme molte cose cambiarono, e una di queste fu il mio modo di pensare.
All'inizio pensavo che gli umani fossero solo cibo, una fonte di nutrimento quasi essenziale e molto deliziosa. Pensavo a me, come la predatrice che tutti temevano, ero fredda e nemmeno con gli altri della mia specie andavo d'accordo, vivevo in solitudine. Ma poi tutto cambiò, di punto in bianco, come inchiostro schizzato su una pagina bianca, lei fu il mio nuovo inizio. Lei fu la prima persona a cui lasciai conoscere il mio carattere e il mio cuore. Ora so che mi sbagliavo, non ero io la predatrice che tutti temevano, adesso so che esiste qualcuno che ha davvero forza e carattere ineguagliabili. E poi sono quasi cinque anni che non mangio carne umana. -

Evan sorrideva e Tigrerra ne sembrava felice, Zero pensò che forse anche la loro vita sarebbe cambiata radicalmente, o meglio, lui sarebbe cambiato dopo quell'incontro cosi magico.

Esme e Sebastian stavano ascoltando i rumori meravigliosi della foresta, quando qualcosa parve catturare l'attenzione di Esme, girandosi verso la distesa che avevano davanti nel cielo si vedeva chiaramente qualcosa, qualcosa dalle piccole proporzioni, non superava i 40 centimetri. Svolazzava nel cielo indisturbato verso di loro, con qualcosa in mano. Mano mano che si avvicinava si poteva scorgere un corpo di un bambino o vagamente familiare se non avesse avuto due piccole ali da pipistrello, rosse come fuoco, mettendo a fuoco andavi a notare che le ali erano dello stesso colore degli occhi, e che la pelle era di un grigiastro opaco, spento. Quando fu davanti a loro si fermò, rimanendo perfettamente a mezz'aria.

-allora non si erano sbagliati -

Quella piccola creatura demoniaca sgranò gli occhi incapace di credere a ciò che aveva davanti.

-io...pensavo che fosse impossibile...-

Gli occhi erano fissi su Esme, allibiti.

-sei proprio tu, piccola sangue puro-

-cosa vuoi servo? -

-oh c'è anche il principe Sebastian. Salve a lei capo dei risma. -
Disse sorridente il piccolo demone

-cosa vuoi? -

Chiese Sebastian innervosito,

-cercavo la sangue puro. Dopo che sulle rive del lago vi siete battuti con quei mostri le voci sono arrivate fino a castello e il mio padrone, il principe delle tenebre ha deciso di volerti a tutti i costi. E ti manda un messaggio.-

Una cacciatrice dagli occhi di smeraldoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora