storie di un'epoca passata

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Un mostro mai visto prima, alto sui quattro o cinque metri, largo due, sembrava un risma, solo più grande e sicuramente più forte.Portava con una mano il corpo di una donna, senza arti...senza vita.

Ci fu qualche ululato e dei risma indietreggiarono, il mostro fece un altro passo avanti, verso la ragazza che non si mosse ,ora che aveva il viso girato Zero notò che aveva dei lineamenti delicati e le labbra di un rosato, sicuramente naturale. Fu allora che il mostro lasciò cadere il corpo della donna inerte -ecco da dove proveniva questo forte odore di bosco - sorrise -eri tu piccola umana, sei davvero bellissima, bellezza degna di una Dea- la voce era forte e sicura, -mi dispiace però, dirti che dovrò ucciderti e mangiarti, l'odore del tuo sangue attira troppo, mi ricorda quello di una tigre...- non fece in tempo a finire la frase che la ragazza gli si stagliò contro, la faccia contratta in una smorfia di pura rabbia,era velocissima , non si riuscivano nemmeno a vederne i movimenti, sparì ricomparendo alle spalle del mostro che se ne accorse troppo tardi, era ancora in aria quando gli sferrò un calcio tra il collo e la spalla, esso gemette di dolore accasciandosi, la ragazza fu di nuovo a terra...era diversa, I lineamenti delicati erano spariti ora sul suo viso c'era solo rabbia, il corpo messo in una posizione che ricordava una tigre quando è pronta per attaccare, i canini snudati in un ringhio feroce.Tutti la stavano guardando con un misto di paura e curiosità, tutti, tranne Zero.Era rimasto a contemplarla, come si fa con i quadri di cui  non capisci il senso ma che ti rapiscono a tal punto da doverli guardare per tutto il tempo che ti è concesso. Ci fu un ringhio, molto più forte , sta volta non era la ragazza ma il mostro , che con un rapido movimento gli saltò addosso, o almeno cercò di farlo, la ragazza fu più veloce e scartò di lato ringhiando come una tigre . Lei attaccò, sferrando un calcio nell'addome al mostro che volò oltre 6 metri , corse si parò di nuovo dietro e sferrò un altro calcio non dando nemmeno il tempo alla bestia di atterrare , ci fu un altro movimento e sta volta gli saltò sul torace facendolo atterrare con un tonfo, lo teneva immobile.Gli occhi neri del mostro scintillarono come se avesse avuto un'illuminazione, sorrise , -ma certo tu puoi essere soltanto lei- il mostro quasi urlava -tu sei!...- non ebbe il tempo di finire che la ragazza gli spezzò il collo. Le uniche parole che si udirono furono "Principessa sangue puro", era ancora sopra di lui, le mani ancora strette al collo -puoi uscire se vuoi, tigrerra, non preoccuparti - la sua voce era venata quasi da un senso di tristezza, ma era pur sempre bellissima, Zero la fissava ormai da quando era comparsa senza staccargli mai gli occhi da dosso.Fu solo allora che si ricordarono che c'erano anche i risma, il capobranco che fino a quel momento era rimasto in silenzio parlò -...tu sei, cioè era quello che voleva dire? Tu sei?...-

Si bloccò quando vide che qualcosa stava sbucando vicino alla ragazza, d'un tratto una tigre uscì da quello che era sembrato un varco e tranquillamente andò a sedersi vicino a lei, tutti le guardavano stupefatti, una tigre?una bestia famelica in grado di ucciderti tanto selvaggiamente da far ripudio perfino ad un mostro come un risma, E una ragazza l'aveva tranquillamente chiamata facendola perfino sedere vicino a lei?

Il risma deglutì e continuò la sua domanda - una principessa sangue puro? Quella principessa? - le parole erano incerte e la voce leggermente tremante. Ci fu qualche minuto di silenzio poi, a parlare fu la tigre. Tutti rimasero a bocca aperta, ma com'è possibile, una tigre? Sapeva parlare?  -Esme...perchè?..- lo sguardo fermo a terra.Si bloccò quando vide che la ragazza  si era voltata -erano in pericolo- rispose, lo sguardo vuoto e assente -adesso sei tu quella in pericolo! Esme, tu - disse abbassando la voce che aveva alzato terribilmente fino a ritrovarsi ad urlare -tu sai chi sei, e salvando questi due ragazzi ti sei messa in pericolo-. Esme? Era quello in nome della ragazza dai capelli color tramonto? Era bellissimo pensò Zero, Esme, ricordava tanto la parola smeraldo che a sua volta faceva pensare ai suoi occhi, ai suoi magnifici occhi vivi,  Esme, una ragazza di cui non sapeva niente, Esme la ragazza che gli aveva salvato la vita , Esme la persona a cui avrebbe donato il suo cuore demoniaco. Fu il risma a parlare sta volta -Esme? È questo il nome della principessa ?- all'udire il nome la ragazza si voltò di scatto, incrociando lo sguardo del capobranco. Il risma sorrise -già devo aver capito bene , ho un buonissimo udito -  una voce, che fino a quel momento era rimasta in silenzio disse -una principessa? Sangue puro? Ma cosa state dicendo?- era la voce di Evan che ora li guardava con molta curiosità, passando lo sguardo dalla ragazza al risma. A rispondere a questa domanda fu Zero -molto tempo fa nel mondo esistevano delle principesse chiamate sangue puro, il nome era incoerente dato che queste non avevano il sangue totalmente umano, la metà era animale. Esse possedevano poteri enormi in grado di sconfiggere interi popoli se solo lo volevano. Loro erano nate per proteggere il mondo, ne nasceva una ogni anno dalla morte della precedente, ce ne sono state molte, Lary mezza pesce, Ofelia per metà cigno, Clare col sangue di lepre, Diana per metà elefante, Fiore col sangue di farfalla, Eloise mezza volpe, Irina col sangue di orso dell'artico e Mina per metà fenice. Quest'ultima era stata la più potente,la chiamavano Mina dalla pelle scarlatta. Esistirono più di cinquanta principesse sangue puro, di tutti i tipi, ma mai, una col sangue di una tigre - quando pronunciò le ultime tre parole guardò per una frazione di secondo la ragazza che ricambiò lo sguardo - Si diceva che se fosse nata, ella avrebbe potuto distruggere il mondo, sarebbe nata la puro sangue più forte che fosse mai esistita, più potente di tutte le principesse messe insieme sarebbe nato un mostro - .

Una cacciatrice dagli occhi di smeraldoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora