Ricordare

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È felice ma non comprende ciò che sta provando, sente il suo petto vuoto, privo di ogni preoccupazione, di ogni paura, questa sensazione gli è nuova, il ragazzo decide di annotarla sul suo quadernino perché vuole ricordarla per sempre.
La penna ad inchiostro nero preme sul foglio delicatamente.
Con cautela sulla carta vengono annotate le sensazioni che l'essere sta provando,
Lui non vuole dimenticarle perciò anche se sa che non se le scorderà mai, lo scrive.

Sanji pov*
Dopo qualche ora un uomo entra nella stanza, mi fa un po' paura, è lui, Marimo.
Si avvicina leggermente a me,
-Ciao come stai?-
Le sue parole sono meno fredde dell'ultima volta ma comunque mi fanno tremare al solo sentirle e quel tono di voce così grave risalta la loro freddezza.
Dopo qualche secondo decido di rispondergli.
Afferro la penna, apro il quadernino e scrivo un semplice sì.
Le labbra di Marimo si allargano leggermente, credo stia sorridendo.
-sono contento, e puoi stare tranquillo, non sono cattivo, tengo a te-
Quelle parole penetrano nelle mie orecchie e non se ne vogliono andare, restano lì e continuano a ripetersi come una cantilena.
Cosa volevano significare?
Sento delle mani sfiorarmi, mi sveglio dallo stato di trans
-tutto ok?-
Marimo mi guarda preoccupato,
Annuisco lentamente.
-comunque vorrei che sapessi il mio nome, mi chiamo Zoro-
Il suo nome, si lo volevo sapere, ora lo conosco, è Zoro.
Improvvisamente la porta della stanza si apre, entra Anjelica,
-oh scusate l'interruzione ma ora devo parlare con il ragazzo, a proposito come ti chiami?-
La donna è calma e rassicurante mi ha chiesto come mi chiamo, ho paura di scriverlo così decido di annotare solo il nome.
Sanji.
Alzo il quaderno imbarazzato,
-che bel nome che hai, Sanji-
Bel nome cosa vuol dire?
La donna chiede a Zoro di andare, lui esce dalla camera.
Io e Anjelica restiamo soli.

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