La tavola degli individui si è riempita in un batter d'occhio.
Tante porzioni di sushi tutti differenti sono state portate e i due stanno per iniziare a mangiarle.
-Ho preso molte specialità differenti di sushi così puoi scoprire quali preferisci-
Sanji alza la testa e incontra gli occhi di Zoro,
Per un po' lo guarda serio senza accennare nessuna espressione ma dopo un leggero sorriso gli colora il viso.
-Grazie-
Sempre quelle gentili sei lettere,
Dette in modo tanto sereno da sembrare come un canto angelico.
Sono solo sei lettere, ma sono anche le sillabe che il cuore di Marimo preferisce sentire.
Sanji assaggia un takoyaki,
Zoro assaggia un onigiri.
I loro sguardi non si staccano,
Le parole sono poche ma lasciano intendere una quantità di emozioni vasta come l'universo intero.
I loro modi di fare si lasciano intendere e i loro occhi si capiscono a vicenda, in questo modo non riusciranno più uno a far meno dell'altro.
Senza che se ne accorgano il pranzo è terminato.
Ora gli esseri stanno passeggiando sul marcia piede osservando il vasto e oscuro mare.
-Voglio andare in barca-
Una voce roca ha riacceso la conversazione fra i due.
-Barca?-
Il biondo è confuso,
-Oh non sai cos'è?-
Dice Zoro alquanto perplesso.
-n-no-
-Guarda la-
Il Marimo indica un imbarcazione che sta slittando sulle impetuose onde del mare.
Gli occhi di Sanji si bagnano, è meravigliosa,
Lui vuole provare a salirci.
Zoro nota la reazione di Sanji e dal suo viso scappa un leggero sorrisetto.
I due rimangono in silenzio per dei minuti ma a rompere quel mutismo è stato l'essere.
-Anche io voglio andare in barca-
Le sue parole sono desiderose,
E Zoro senza esitare risponde.
-Ti porterò, è una promessa-
Sanji si immobilizza sentendo l'affermazione del verdino.
Non se lo sarebbe aspettato ma essendo una promessa, ora lui ci spera con tutto il cuore.
Zoro ricomincia a spingere la carrozzina e senza disturbare l'animo sereno dell'uomo al suo fianco raggiunge l'ospedale.
-Ci vediamo domani Sanji-
-A domani Zoro-
Due sorrisi, due sguardi, un abbraccio,
Un saluto.
L'uomo viene portato nella stanza,
È ormai tardo pomeriggio e il biondo si stende stanco così prova a riposare un po'.Sanji pov*
Sono seduto su una staccionata, il vento è forte e delle nuvole invadono il cielo.
In lontananza scorgo una figura nera,
Essa è di spalle,
Allungo un braccio come per raggiungerla,
Ma l'ombra inizia ad allontanarsi, se ne va sempre più lontano fino a scomparire.
Io mi alzo e cerco di raggiungerla ma uno spazio sempre più ampio ci divide.
Apro gli occhi e realizzo che tutto questo è stato solo un incubo, ho paura mi tremano le mani.
Delle domande mi affollano il cervello,
Zoro eri tu?
Perché?
Come?
Non voglio che succeda, Marimo resta al mio fianco.
Ti prego.
STAI LEGGENDO
My ordinary life
FanfictionSanji, un ragazzo ormai mentalmente morto, privo di senso cercherà di riprendere la sua vita fra le mani, insomma proverà a ripartire da capo. Avviso che ci potrebbero essere scene crude 1^ #Sanji 4/24 56^ #triste 8/24