Capitolo 2

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-mi hai fatto mollare la presa sul violino maledizione a te- sussurrò Nathaniel prima che le sue labbra venissero nuovamente catturate da Jaxen che aveva tutte le intenzioni di non far parlare l'altro ragazzo.

-ma io l'ho preso in tempo e non è caduto a terra- disse serio Jaxen passando a torturare con la lingua la mascella di Nathaniel -e l'ho messo accanto al mio prima di baciarti- continuò il castano impossessandosi nuovamente delle sue labbra.

-coglione- sussurrò Nat sorridendo però al ragazzo che lo teneva incastrato tra lo scaffale di uno degli stanzini delle pulizie del conservatorio e il suo corpo. Non era riuscito nemmeno a mettere piede dentro la struttura che Jaxen lo aveva preso di sorpresa portandolo poi in quello stanzino, il loro stanzino visto che si rinchiudevano sempre li, per baciarsi.

-ehi a te piace questo coglione- sorrise Jaxen accarezzandogli un fianco con calma per poi osservare l'orario sull'orologio da parete che per fortuna era presente all'interno della stanza -mi dispiace dirlo ma dobbiamo andare-

-questa è colpa tua che hai deciso di portarmi qui prima dell'inizio della valutazione- scosse la testa Nathaniel per niente felice del fatto di doversi staccare da quello che a tutti gli effetti era il suo ragazzo anche se al momento la loro relazione era più che segreta: non avevano minimamente voglia entrambi di mettere i manifesti in giro altro motivo per il quale se dovevano baciarsi lo facevano o in vicoli senza nessuno o in quello stanzino quando entrambi erano al conservatorio.

-avevo bisogno del bacio della buona fortuna Nat- Jaxen andò verso i loro violini porgendo a Nat il suo -e anche tu. Questa valutazione è importante per la borsa di studio e per il nostro percorso qui dento e lo sai anche tu-

-ti prometto che dopo che abbiamo finito potrai fare altro oltre che baciarmi- sorrise Nathaniel.

-ah si? E dove se mia madre e mia sorella sono a casa e qui devono pulire?-

-credo che tu non abbia capito del tutto le mie parole- sorrise dolcemente Nat -e il dove non ha importanza al momento-

-in che senso non ho capito le tue parole Nat? Certo che le ho capite-

-Jaxen intendo tutto- sorrise il moro e vide l'espressione dell'altro cambiare completamente mentre realizzava le vere intenzioni del suo ragazzo.

-vuoi fare sesso? Come mai? Non fraintendere non mi dispiace, anzi, ma credevo volessi altro tempo- disse serissimo Jaxen avvicinandosi nuovamente al ragazzo più piccolo di lui di due anni.

-io...sento che con te posso farlo anche adesso, mi sento pronto- e fu Nathaniel a baciare sulle labbra Jaxen quella volta -andiamo prima che ti ecciti troppo, anzi prima che ci eccitiamo troppo tutti e due-

-quella sarebbe solo colpa tua- rise Jaxen ma comunque lasciò andare l'altro per poter uscire dallo stanzino e dirigersi insieme verso la sala che sarebbe stata usata per la valutazione di quel giorno -ecco adesso sono nervoso-

-a chi lo dici- sussurrò Nathaniel camminando al suo fianco e con il cuore a mille per quella valutazione della quale non aveva detto assolutamente niente ai genitori: non voleva che si creassero aspettative inutili.

-ehi sei un mini genietto, a te andrà benissimo- cercò di rassicurarlo Jaxen che era l'unico ragazzo che lo chiamava "genietto" come complimento e non per sfotterlo come facevano tutti.

-anche a te andrà bene, conosco la tua bravura con il violino- disse serissimo Nathaniel e non scherzava. Lui e Jaxen erano i migliori della classe di violino e conoscendo le capacità dei loro compagni di corso avrebbero avuto entrambi un buon punteggio rispetto loro ma comunque non erano certi di cosa la commissione avrebbe pensato.

-speriamo- si limitò a dire Jaxen mentre entrambi raggiungevano quello che era il corridoio difronte la saletta prova dove erano già presenti molti degli altri ragazzi li per quella valutazione che avrebbe garantito la borsa di studio a uno di loro.

-allora ragazzi ci siete tutti?-

-no professor Carter- rispose Nathaniel guardandosi intorno e notando come non ci fossero ben due dei loro compagni.

-peggio per loro, noi iniziamo subito e chi si assente non avrà la possibilità di rifarlo. Nathaniel vieni tu per primo- e Nathaniel lanciò un veloce sguardo verso Jaxen, per avere una rassicurazione da parte dell'altro, e dopo di ciò seguì il professor Carter all'interno della sala. Un po' in realtà gli dispiaceva essere il primo perché poi coloro che sarebbero venuti dopo di loro si sarebbero trovati con i professori che avevano nelle orecchie la sua performance e quindi con degli standard che molto probabilmente non avrebbero rispettato.

-professor Carter non sarebbe meglio farmi andare per ultimo?- domandò titubante Nathaniel e sperando in parte che il professore cambiasse idea.

-no, tu devi essere il primo anche per il livello di difficoltà che porti. Gli altri membri della commissione devono avere la mente leggera per sentire al meglio il tuo pezzo- continuò l'uomo che era stato colui che aveva consigliato quel brano a Nathaniel. Era parecchio complesso come pezzo ma allo stesso tempo Carter era sempre stato sicuro che lui ci sarebbe riuscito per via delle sue capacità e che avrebbe quindi fatto un'ottima figura.

-come vuole lei allora- sussurrò Nathaniel -ma posso restare ad ascoltare anche gli altri dopo aver fatto?-

-meglio di no- continuò Carter -si può sapere perché oggi stai facendo tutte queste domande Nathaniel? La sai qual è la procedura e bisogna rispettarla anche oggi-

-capisco che è la procedura ma sa si potrebbe anche assistere se si ha finito no?- tentò ancora una volta Nathaniel ma vedendo l'occhiataccia che gli aveva appena lanciato il professore decise di non continuare e di concentrarsi esclusivamente sul suo pezzo. Entrò nella sala facendo un lieve cenno del capo ai membri della commissione per poi recuperare il suo violino dalla custodia e mettersi perfettamente al centro. Chiuse gli occhi per concentrarsi meglio e nemmeno due secondi dopo posò l'archetto sulle corde iniziando a suonare.

Violin SymphonyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora