Violin Symphony

Capitolo 18

-che ne pensi?-

-non è male come idea- si trovò ad ammettere Nathaniel sorridendo in direzione di Gabriel -considerando che oltre a te non conosco nessun altro-

-allora dico loro che ci vediamo questa sera?- domandò ancora Gabriel e Nathaniel annuì con un sorriso.

-cosa farai tu questa sera?- il sorriso di Nathaniel però scomparve quando sentì quella voce e soprattutto il tono arrabbiato con il quale era stata posta la domanda.

-Maxim- sospirò voltandosi verso il suo ragazzo mentre Gabriel sembrava aver avuto la brillante idea di sloggiare il più velocemente possibile -Gabriel aveva proposto un aperitivo con quelli dell'orchestra- spiegò con calma il moro -non conosco nessuno a parte lui e mi sembra un ottimo modo per socializzare-

-ah si? Sicuro di non voler uscire solo con lui?-

-Maxim per un istante potresti smetterla di fare il geloso possessivo?- non riuscì a non chiedere Nathaniel incrociando le braccia al petto -maledizione non posso parlare con nessuno che subito parti in quarta credendo che io ci stia provando con qualcuno o che loro ci stiano provando con me. Non hai un po' di fiducia nei miei confronti?-

-ma sei sempre circondato da ragazzi che vogliono solo te è normale che io mi arrabbi! Sei mio!- sbottò Maxim -per non parlare del fatto che sorridi languido a chiunque-

-io non sorrido languido, sorrido e basta ed è un sorriso di cortesia. Cazzo stiamo insieme da quasi due anni e tu non fai altro che ringhiare contro chiunque, anche contro il mio migliore amico del quale dovresti sapere ormai da tempo di non doverti preoccupare. E te lo ha detto pure lui maledizione!-

-mi da fastidio-

-e che devo fare? Rompere la mia amicizia dal nulla con Patrix solo perché sei geloso?-

-non sarebbe male-

-è il mio migliore amico Maxim! Non mando a quel paese la nostra amicizia solo perché lo vedi come pericoloso quando non lo è-

-invece lo è eccome pericoloso visto che ti ronza sempre intorno. Potresti iniziare anche a socializzare di meno con le persone sai?-

-Maxim oltre a Patrix non ho amici e mi dici di socializzare di meno? Cosa cazzo devo fare rinchiudermi in casa e non uscire solo perché tu sei geloso? Devo davvero diventare apatico?-

-non devi diventare apatico semplicemente devi pensare solo a me e nessun altro-

-sei troppo possessivo Maxim- sussurrò Nathaniel chiudendo gli occhi.

-non sono possessivo semplicemente non mi va a genio che tu parli con le altre persone. Devi fare quello che dico io- Nathaniel cercò di calmarsi per non dare completamente di matto tenendo ancora gli occhi chiusi prima di riaprirli con un leggero velo di tristezza che si poteva leggere in essi. Ci aveva davvero provato a sopportare quel comportamento possessivo da parte di Maxim perché alla fine il ragazzo gli piaceva anche, non si sarebbe mai messo insieme a lui se non gli fosse piaciuto, ma stava diventando troppo pesante. Maxim sembrava davvero non voler capire che non poteva controllarlo come se fosse un oggetto e Nathaniel davvero non ne poteva più.

-basta- sussurrò Nathaniel.

-cosa?-

-basta, Maxim io non ce la faccio più- disse sinceramente il moro -mi piaci davvero tanto e siamo stati insieme quasi per due anni ma non puoi basare il nostro rapporto sulla possessività-

-mi stai lasciando? Davvero?- sbottò Maxim che sembrava sempre più arrabbiato. Nathaniel annuì.

-mi sento in una gabbia con te-

-hai un altro-

-no, non ho nessun altro semplicemente sono stufo delle catene che mi metti-

-no invece hai un altro- ringhiò Maxim -è per questo che non mi ascolti mai quando ti dico che non puoi avere amici maschi. Sei una puttana ecco cosa sei- Nathaniel sgranò gli occhi mentre quelle parole che Maxim aveva pronunciato si andavano a sovrapporre a quelle dette tempo prima da Jaxen.

-ovviamente, senza una ragione apparente sono sempre una puttana- riuscì a dire alzando gli occhi al cielo -dopo queste parole abbiamo definitivamente chiuso- sbottò infine voltandogli le spalle e camminando a passo svelto verso l'uscita del conservatorio con l'intento di non vedere e parlare più con Maxim per il resto della sua vita. Patrix da un po' di mesi aveva iniziato ad esporgli i suoi dubbi sul comportamento di Maxim ma Nathaniel aveva voluto aspettare prima di parlare con l'altro solo che aveva aspettato un po' troppo.

Quasi gli venne voglia a Nathaniel di richiamare Patrix e parlare con lui per sfogarsi ma vedendo l'orario decise di non farlo: il suo amico era impegnato quella sera con quel maledetto catering e di certo non poteva disturbarlo sul lavoro per la sua relazione appena finita. Avrebbe aspettato il giorno dopo per parlare con il rosso e forse dormirci su gli avrebbe anche fatto bene, oppure no visto le ultime parole che gli aveva rivolto Maxim. No, probabilmente avrebbe passato la notte in bianco quella sera. E fu facendo quel ragionamento che prese velocemente il telefono per scrivere a Gabriel che era ancora dei loro per l'aperitivo quella sera: inizialmente aveva pensato di ritirarsi direttamente a casa per stare per i fatti suoi ma quello avrebbe significato solo pensieri inutili quando aveva semplicemente bisogno di distrarsi.

"ottimo! Tutto bene con Maxim? Mi ucciderà per caso?"

"probabilmente no, ma non lo posso garantire anche se non avrebbe nessun senso per lui ucciderti visto che ci siamo lasciati" scrisse velocemente Nathaniel e solo dopo si accorse di cosa avesse realmente scritto solo che era troppo tardi per cancellarlo visto che Gabriel gli stava già rispondendo.

"cavolo mi dispiace, spero non sia colpa mia"

"non è colpa tua, diciamo che è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso ma il suo comportamento era diventato troppo soffocante" si trovò a rispondere Nathaniel sospirando.

"be' allora la prima persona con cui dovresti parlare è Richard" e Nathaniel si trovò a guardare confuso quel messaggio "so che ti guardava da un po' e adesso sei libero..." lasciò in sospeso la frase Gabriel. Nathaniel non era certo di voler già iniziare una nuova frequentazione, non quando si era letteralmente appena lasciato, ma chiacchierare con qualcuno giusto per amicizia non gli dispiaceva minimamente.