dodici

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Mi alzai dal divano con un po' di dolore all'addome ma andai in cucina

"Cosa vuoi che ti prepari?"chiesi sbuffando

"Voglio che mi prepari la pasta al ragù"mi rispose facendo un mezzo sorriso

Feci gli occhi al cielo sbuffando e poi mi girai aprendo l'armadio per prendere due pentole,nella prima la riempì con l'acqua e la misi sul fornello la seconda invece la misi sul fornello e ci misi dell'olio.
Poi cercai del soffritto nel freezer e lo misi  nella pentola

"Dov'è la carne?"

"Nel frigo"

Mi girai per prenderla e metterla sull'isola della cucina.

Appena iniziai a spacchettare la carne entrò Gustav

"Oh,non pensavo di trovarti qui Ashley,sei appena tornata dall'ospedale se vuoi faccio io"mi chiese senza far caso a Tom seduto su una sedia

"No,le ho detto di cucinare io"rispose Tom al posto mio catturando l'attenzione di Gustav

"M-ma sta male poverina"replicò

"Non sta così male, può benissimo cucinare"si alzò Tom per poi avvicinarsi a Gustav

"Che cosa sta succedendo qui?"entrarono in cucina Bill e Georg

"Tom perché Ashley cucina?"chiese Georg,invece Bill fece gli occhi al cielo per poi portarsi la mano alla fronte e fare il segno di no con la testa

"Mi state un po' tutti rompendo i coglioni"disse  Tom per poi iniziare ad avvicinarsi a Georg che indietreggiò

Il tutto venne spezzato dal rumore della carne nella pentola

"Lascia Ashley,faccio io"disse Bill per poi avvicinarsi a me

"Nono faccio io,cela faccio grazie Bill"feci un sorriso

"Visto,c'è la fa"

Bill,Gustav e Georg uscirono dalla cucina e Tom andò a risedersi

"Sei così attraente quando cucini"disse Tom ma decisi di non ascoltarlo

"Dove hai imparato a cucinare Ashley?"mi chiese

Ci pensai qualche secondo prima di rispondergli e poi gli risposi

"Mia madre morì quando io avevo sette anni e mio padre non era quasi mai a casa...quindi...io dovevo cucinare per me e per lui per le poche volte che c'era"

"Com'era?"mi chiese

"Chi?"

"Tua madre"

"Bhe,lei...lei era bella,era una brava persona mi ricordo quando nelle giornate di sole portava me e il mio fratellino in spiaggia,o pure quando mi faceva lo chignon per il saggio di danza...."gli risposi quasi piangendo

"Hai un fratello?"mi chiese quasi non credendoci

"Si o beh...lo avevo,lo investirono all'età di cinque anni,mio padre...non lo stava controllando bene,la palla gli era finita in strada e io ero troppo piccola"

"Oh,e tuo padre invece?"

"Lui invece è un pezzo di merda,da quando è morta la mamma non si è mai importato di me,mi picchiava per qualsiasi cosa non gli andasse bene e qualche volta lasciandomi anche dei lividi"mi asciugai la lacrima che mi stava scendendo sulla guancia e poi girarmi e guardare la pasta che bolliva

"È pronto"dissi a Tom

"Bene,vai a preparare la tavola io li vado a chiamare"

Tom si alzò dalla sedia e andò a chiamarli io invece preparai il tavolo qualche volta gemendo dal dolore del polso

Qualche minuto dopo entrarono entrarono tutti gli altri e si sedettero

"Ashley hai dimenticato un piatto"mi disse Medison

"Oh,no io..io non mangio non ho appetito"

"Brava Ashley,non ti farebbe male dimagrire un po' di qualche kilo"rispose Tom al posto di Medison

Si sederono a tavola e iniziarono a mangiare,io invece mi girai e presi una sigaretta dal pacchetto di Tom,la accesi e iniziai a fare dei tiri

"Che buona la pasta Ashley"

"Grazie Angelina"le feci un sorriso e continuai a fumare

....

Finirono di mangiare e io andai di sopra,entrai in bagno e mi guardai allo specchio,forse Tom aveva ragione dovevo dimagrire di qualche kilo

Qualche minuto dopo uscì dal bagno è passando davanti la camera di Bill origliai la conversazione di Tom e Bill

"Non puoi pare così,ha solo quindici anni"dalla frase intuii che parlava Bill

"È la mia cagna non la tua,faccio il cazzo che mi pare"

"Si Tom ma la ammazzerai, è ancora piccola non puoi accoltellarla e poi farla cucinare lo stesso giorno"

"Non mi frega è solo una cagna... cos'è ti sei innamorato della mia cagna?"

"Dissi queste parole quando ammazzasti il mio animale domestico"sottolineò la parola mio

"È successo tre anni fa,e poi se lo meritava"

"No...non se lo meritava,lei non voleva incianparti addosso ma tu le hai fatto saltare la testa con un colpo di pistola,non mi è ancora passato,quindi fammi il favore di non farle fare la stessa fine o peggio"

Tom non rispose,ma sentì dei passi venire verso la porta così coesi in camera e mi buttai sul letto facendo finta di leggere una rivista

Qualche secondo dopo entrò Tom richiudendo la porta dietro di lui.
Iniziò a spogliarsi e rimase con la tuta e a petto nudo,poi si avvicinò al letto e si sdraiò accanto a me

"Che leggi?"mi chiese

"Una rivista che mi ha imprestato Morgan"

Lui mi tolse la rivista dalle mani e mi prese tra le sue braccia,si accese una sigaretta e ne fece un tiro

Io invece mi stavo rilassando con la testa appoggiata al suo petto caldo

E poi mi addormentai

the son of the devil//Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora