the son of the devil//Tom Kaulitz

diciassette

Passò una settimana dal mio arrivo a scuola.
Sophia era una stronza è continuava a prendermi per il culo per il comportamento di mio fratello; mentre invece con Amelia avevo fatto più amicizia.
Oggi avrei avuto la verifica di fisica ma per fortuna la professoressa non c'è, quindi venne un supplente che ci disse che avevamo l'ora libera.

Alzai la mano perché dovevo andare in bagno è il prof. Mi ci fece andare.
Giravo per i corridoi della scuola quando incontrai la segretaria a terra con il labbro spaccato è del sangue che le scendeva dalla tempia.

"Ashley,vai in classe, sono arrivati,corri ma non farti sentire,vai in classe è di al professore che c'è un codice blu" mi disse con un filo di voce
"C-cosa? Chi è arrivato?" Chiesi iniziando ad agitarmi
"Vaii"mi rispose in questo modo per poi chiudere gli occhi

Ci misi poco a realizzare che era morta,mi alzai è iniziai a camminare velocemente nella direzione opposta, mentre stavo per entrare in classe sentì due colpi di sparo dall'altra parte del corridoio. Qualche classe prima della mia catturò la mia attenzione, c'era qualcosa che non andava, cerano dure ragazzi con la faccia coperta che puntavano la pistola contro i ragazzi, fu a quel punto che dividi di correre verso la mia classe.
Entrai in classe è mi appoggiai alla porta

"Ma Kaulitz ti sembra il modo di chiudere la porta?" Mi chiese il professore
"Prof. C'è il codice blu" gli risposi con il fiatone
"Com'è possibile,ne è certa?" Mi chiese incredulo
"Si,sono morte già due persone,la segretaria mi ha detto codice blu"

Il professore staccò gli occhi dalla mia faccia e guardò tutta la classe, non erano più gli occhi arrabbiati di qualche secondo fa,adesso i suoi occhi sono impauriti,freddi e pieni di terrore

"Ragazzi,ora fate piano c'è il codice blu"
"IL CODICE BLU?!" Chiesero due dei miei compagni
"Shhh state zitti, ora prendere delle sedie è mettetele davanti la porta poi abbasseremo un po'le tapparelle è ci nasconderemo ogniuno rotto i propri banchi,io intanto provo a chiamare la polizia" detto questo alcuni dei miei compagni presero delle sedie è le misero davanti la porta

Dopo qualche minuto che eravamo sotto i banchi indolenzito a sentire persone che urlavano è colpi di sparo,la porta cercò di aprirsi,non era la Polizia,erano loro.
La porta cercò nuovamente di aprirsi ma con scarsi risultati, alla terza volta invece la porta si aprì rivelando un solo ragazzo,
Sussultammo tutti ma anche se aveva il viso coperto,il ragazzo mi sembrava stranamente famigliare, era alto molto,appena si avvicinò di più alla mia classe riuscì a sentire il suo odore. Non riuscivo a crederci era Tom,l'odore della sua costosissima colonia era inconfondibile,la riconoscerei tra mille altre colonie, ormai faceva parte di me era nelle mie vene.
Dopo aver realizzato l'unica domanda che mi riempiva la testa era: che cazzo ci faceva  qua.

Tom tirò fuori la pistola è la puntò contro di noi, tutti erano spaventati compresa io mai fondo sapevo già che se avesse voluto avrebbe sparato a tutti quanti.

Lo vidi cercare tra le persone è poi posò lo sguardo di Sophia, si avvicinò a lei ma il professore lo interruppe

"Cosa vuole? Soldi l'istituto glielo farà avere ma perfavore non tocchi gli studenti" supplico il professore ormai uscito da sotto la cattedra

A Tom non fecero effetto quelle parole anzi si girò è sparò a professore, fortunatamente gli beccò la gamba ma lui cadde a terra addolorato, io allora mi alzai per andare ad aiutarlo ma Tom mi puntò la pistola è mi fermai perché ero sicura che avrebbe sparato anche a me per non fare saltare il suo piano che probabilmente stava progettando da tempo.

Tom continuò ad avanzare contro Sophia, lei stava morendo di paura, si faceva sempre più piccola mi faceva quasi ridere ma non era sicuramente il momento giusto, la storia sarebbe andata a finire in due modi o Tom le avrebbe sparato è fine della storia o pure non l'avrebbe fatta morire ma soffrire pian piano.

Tom prese la pistola è gliela puntò contro, lei piangeva pregava,supplicava di non farlo ma Tom era come un sordo.
Si sentì l'ultimo colpo di pistola è Sophia cadde a terra,le aveva sparato al petto, ora lei apitava sangue ma non c'era più molto da fare.
Sophia era morta.

Amelia si mise a urlare piangendo disperata è Tom le si avvicinò, allora mi alzai è andai da lei mettendomi davanti, Amelia mi abbracciò mentre Tom prese un piccolo pugnale che aveva nella tasca della giacca

"No,lei no" gli dissi soltanto, provavo rabbia nei suoi confronti, si odiavo Sophia ma non dal punto di ucciderla cazzo

Tom mi guardò è poi mi tagliò il braccio con il pugnale che aveva in mano, io gemetti per il dolore è mi tenni la ferita con la mano.

Tom se ne andò è Amelia mi abbracciò forte,tramava ed era fredda. Le persone iniziarono a circondare il cadavere di Sophia anche esso ormai freddo

"Grazie Ashley" mi ringraziò Amelia
"Prego" le risposi impegnata ad appoggiare un fazzoletto sulla ferita

Qualche minuto dopo arrivarono i soccorsi che ci fecero uscire dalla scuola, c'era già il giornale e le ambulanze pronte a medicarci.

Pian piano vidi i genitori degli alunni arrivare e infine vidi i genitori di Sophia che guardarono il suo corpo pallido e freddo senza vita, la madre una donna di media statura e bionda si mise a piangere mentre il padre trattenne le lacrime.
Ad un certo punto arrivò anche Tom, che appena mi vide venne verso di me

"Che è successo?"mi chiese
"Me lo stai chiedendo come se non lo sapessi già,vuoi che ti rinfreschi la memoria? Ci sono stati 3 morti e 10 feriti, tu è i tuoi amichetti vi siete divertiti" gli dissi con l'infermiera che finì di mettermi la benda al braccio, poi scesi dalla sedia è andai verso l'auto

"Aspetta! Aspetta Ashley!" Sentì urlare da dietro e mi girai
"Oh ciao Amelia in verità stavo per andarmene"
"Sisi lo so ma volevo darti il mio numero di telefono, sai la scuola sarà chiusa per una settimana" disse per poi darmi un foglietto di carta con sopra dei numeri
"G-grazie Amelia è ancora condoglianze"
"Grazie Ashley,ci vediamo" ci salutammo
E io entrai in auto aspettando Tom