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🎧 Enemy - Imagine Dragons, JID


Sono passati sei mesi da quando ho iniziato a lavorare a Maranello. Ormai posso considerare questo posto casa mia. Durante questo periodo abbiamo lavorato duramente per permettere alla Scuderia di raggiungere un posto d'onore nel campionato. Ci siamo sostenuti a vicenda cercando di spronarci e dare il meglio di noi. E proprio questa voglia di rivalsa è stata fondamentale per ottenere le prestazioni praticamente perfette che stiamo vedendo nelle gare. Finalmente, dopo anni passati a sperare in un miglioramento che non arrivava mai, la Ferrari è tornata competitiva e si sta contendendo il primo posto sia nel campionato costruttori sia in quello piloti. La Red Bull di Verstappen e la Ferrari di Leclerc sono in vetta alle classifiche, quasi a pari punti. Ormai siamo a metà mondiale ed è in questo momento che si iniziano a tirare le somme. 

Sono passati sei mesi anche dalla "questione Leclerc", come dice Sofia. Sei mesi fa, infatti, ho litigato apertamente con il pilota monegasco che mi ha incolpato di averlo usato solo per la sua fama. Inizialmente sono rimasta parecchio scossa da quell'accusa, tanto che ero intenzionata a lasciare il mio lavoro alla Scuderia. Non avrei mai permesso a qualcuno di avere l'opportunità di vedermi soffrire o peggio di cacciarmi raccontando il falso. Sarei andata via sacrificando il mio sogno pur di non dover più vedere quella faccia. Può sembrare una decisione drastica, lo so, ma ho sempre pensato che la mia gioia e la mia tranquillità valessero più di qualsiasi lavoro o titolo scolastico. Sicuramente vi starete chiedendo cosa o chi mi ha convinta a restare. Ebbene, è stata proprio Sofia che adesso posso chiamare "migliore amica". E' stata lei ad asciugarmi le lacrime e farmi capire quanto è importante per me il lavoro che faccio. E' stata lei a ricordarmi che non è un pilota egoista a poter convincermi ad andare via. Mi è stata vicino come nessuno, a parte la mia famiglia, ha mai fatto. Mi ha difesa, mi ha protetta e ha sempre creduto in me. 

Ma ora non mi va più di parlare di Leclerc. Concentriamoci sul campionato. Siamo nel Regno Unito, oggi si svolgerà la gara di Silverstone. Purtroppo abbiamo dovuto introdurre nuovi componenti alla macchina e ci hanno fatto retrocedere di 5 posti in griglia, come da regolamento. Partiamo svantaggiati, ma tutti sono fiduciosi delle prestazioni dei due piloti, in particolare del numero 16. 

I semafori si spengono e le auto iniziano a sfrecciare cercando spazi per sorpassare il pilota davanti. Dopo i primi giri Leclerc ha già superato tutti i suoi avversari e si trova in seconda posizione a pochi decimi da Verstappen. 

Quando gareggiano ruota a ruota, la gara diventa immediatamente una di quelle da ricordare. L'imponente Red Bull scura è l'antitesi dell'agile Ferrari rossa. Due filosofie diverse, due scuderie diverse, due macchine diverse, due piloti diversi che corrono per lo stesso obiettivo: la gloria. Giro dopo giro, la gara diventa sempre più sorprendente e sembra che non ci sia nessuno intenzionato a lasciar vincere l'altro. Mancano solo due giri al termine. 

Dalla zona del paddock riservata a noi manager e addetti stampa ascolto la telecronaca di Vanzini. Nonostante io sappia molte lingue, tra cui l'inglese, non riesco proprio a seguire una gara senza il commento del mio telecronista preferito. Il modo in cui racconta l'emozione di questo sport è indescrivibile. 

Verstappen è ancora in vantaggio, ma a breve si aprirà il DRS per Leclerc che a quel punto avrà l'opportunità di relegare il pilota Red Bull in seconda posizione. Verstappen concede l'esterno. Leclerc spalanca l'ala e passa! Ma cosa succede? Verstappen perde grip e va fuori pista! Eccolo sbattere contro le barriere! Leclerc taglia il traguardo e vince il Gran Premio di Silverstone!

Nella zona tecnica del paddock si scatena l'inferno. Diversi tecnici riguardano le riprese del momento del presunto contatto più e più volte per cercare di capire se effettivamente c'è stato o meno. In caso affermativo la vittoria di Leclerc sfumerebbe e si rischierebbero anche sanzioni. Anche la FIA esegue i suoi accertamenti, ma le dinamiche sono davvero poco chiare. Per fortuna almeno una cosa è certa: Verstappen è uscito dalla vettura completamente incolume. 

Leclerc viene richiamato d'urgenza ai box Ferrari per spiegare la dinamica, ma quando arriva è furioso. 

"Vi ho già detto che ho calcolato tutte le traiettorie possibili! Non gli sono andato contro! Non so cosa sia successo alla sua macchina, so solo che io non c'entro nulla!" Urla contro Vasseur che continua a fargli domande. 

Viene richiamato anche dalla FIA insieme a Verstappen. L'ansia per l'esito della riunione è palpabile. Finalmente dopo minuti interminabili di analisi sia da parte dei due team sia da parte della federazione stessa, si comprende che l'incidente è dovuto ad un cedimento meccanico della vettura Red Bull, assolutamente non imputabile ad un errore compiuto dai piloti. 

L'incidente è stato risolto, la Scuderia Ferrari torna a respirare e, come sempre dopo una vittoria meritata, tutti si dedicano ai festeggiamenti. Ma poche ore più tardi, studiando il profilo social, il manager di Leclerc ha riscontrato un forte calo dei suoi followers. Molti, infatti, sostengono che la manovra del pilota sia stata estremamente azzardata e non hanno approvato né l'assenza di provvedimenti né la sua vittoria. 

Il problema della perdita dei followers è davvero seria, non tanto perché incide sulla questione "visibilità", ma soprattutto perché nessuno sponsor sarà interessato a investire in un "pilota odiato". E per chi non lo sapesse, gli sponsor sono necessari per i finanziamenti della Scuderia che mantengono il livello della macchina sempre al top. 

Per questo Bianca organizza una riunione straordinaria nella quale vengo convocata anche io, ormai come manager del team a tutti gli effetti. Ma le sorprese per oggi non sono ancora finite.

Una volta entrati in sala riunioni ci accomodiamo e Bianca ci dà una delle peggiori notizie che potevamo ricevere in questo momento. 

"Ho una notizia molto importante da darvi. Moreau, il manager di Charles, si è appena licenziato. Sostiene di non potersi occupare della situazione e soprattutto non vuole più gestire il pilota. Ho provato a farlo ragionare, ma è stato irremovibile." Bianca è preoccupata nonostante non lo dia a vedere. Non ci possiamo permettere di perdere prestigio e attrarre su di noi un tornado di critiche così vasto, non adesso che il campionato sta per concludersi. 

"Siamo in una situazione critica." continua  "Penso lo abbiate già capito, per cui è fondamentale trovare un degno sostituto entro la fine di questa riunione. Anche se in realtà credo di averlo già scelto." Ammette sorridendo. 



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Ehi, ciao!

Finalmente sono tornata dopo giorni infiniti di assenza e di questo mi scuso molto. Come se non bastasse sono in un periodo poco creativo e scrivere mi riesce difficile. 

Questo capitolo è ambientato sei mesi dopo gli eventi del precedente. In più è prettamente incentrato sulla gara piuttosto che sui nostri personaggi, ma vi posso assicurare che sarà tutto finalizzato ad uno scopo ben preciso. 

Secondo voi chi sostituirà il manager di Leclerc? Se vi va fatemelo sapere nei commenti.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e noi ci risentiamo con il prossimo aggiornamento :)

We fell in love in MaranelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora