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I giorni passano e Marco diventa sempre più importante per Elliott. Vede in lui tutto quello che aveva con Becky, che ora ha perso. Ma di notte, i pensieri nella testa di Elliott continuano a girare, domande su domande.
"Io e lui cosa siamo?".

Durante le ore di scuola i due si scambiano sguardi, sorrisetti e anche palline di carta arrotolate con dei messaggi all'interno, per dirsi tutto quello che non riescono ad esprimere ad alta voce, davanti a tutta quella gente.
La fine della giornata scolastica volge al termine, prima delle vacanze di Natale. Marco ed Elliott si avvicinano alla macchina del primo.
«Passaggio Lefevre?» domanda Marco con fare da pagliaccio mentre apre lo sportello del guidatore.
«Se per lei va bene Peña» risponde lui, alzando gli occhi al cielo per il modo in cui si prende in giro da solo.
Mentre quest'ultimo entra dalla parte del passeggero, in lontananza si vede Ravi che li osserva. Marco se ne accorge e lo guarda con occhi taglienti, come a minacciarlo solo con lo sguardo.
«Che c'è Mallie?» domanda subito Elliott, accorgendosi dello sguardo dell'altro. Volta subito la testa, vedendo Ravi che li fissa, per poi andarsene nella sua direzione.
«Niente di cui preoccuparci Ellie» rassicura Marco, girando la chiave di accensione della macchina, immettendosi così nella carreggiata.
«Ti ha più minacciato Ravi?» chiede Marco mentre presta attenzione alla strada.
«Stranamente non più, chissà chi devo ringraziare» risponde Elliott accennando un sorriso, mentre allunga la mano sulla coscia di Marco, accarezzandola. Un sorriso nasce al solo tocco, sul viso di Marco.
«Senti, per caso hai da fare oggi?» chiede con timidezza Elliott, voltandosi per ammirare il profilo perfetto di quel ragazzo.
«No tesoro, perché?» risponde Marco, girandosi verso Elliott, che lo guarda come incantato, sorridendogli.
«Vorrei portarti in un posto, e vorrei anche parlarti... o confrontarmi con te, vedila come vuoi»  risponde Elliott, arrossendo sulle gote.
«Mi devo preoccupare Ellie?» si allarma subito l'altro, distogliendo lo sguardo dalla strada per guardarlo negli occhi.
«Oh, no! Assolutamente. Non preoccuparti di questo, è solo la mia testa che continua a pensare e quindi volevo sentire il tuo parere...» dice Elliott, quasi sussurrando a Marco, come se si sentisse osservato o minacciato da qualcuno lì, in quella macchina.
«Puoi parlare di tutto con me, lo sai» risponde subito Marco, prendendogli la mano e portarsela sulle labbra, lasciandogli un leggero bacio sul dorso di essa, come un gesto di rassicurazione per Elliott.
«Cosa ho fatto per meritarmi uno come te?» domanda Elliott, dal tono della voce sembra come un'accusa verso sé stesso.
«Stavi soffrendo, così Becky ha mandato me per farti stare meglio» gli risponde subito Marco, regalando all'altro uno dei sorrisi più dolci e sinceri che abbia mai fatto.

Marco arriva a casa Lefevre, accostando al sontuoso vialetto che ammira sempre.
«Siamo arrivati a destinazione signori Lefevre, sono 50 dollari grazie» dice Marco, imitando la voce robotica del navigatore, mentre osserva la reazione dell'altro al chiedergli i soldi.
«Niente soldi, ti ripago in favori sessuali se vuoi» dice Elliott, con fare erotico di fronte all'altro, mentre si avvicina per mordergli il labbro. Marco in quel momento ha la testa annebbiata per l'ultima frase detta dall'altro.
«Ho tempo adesso se vuoi» risponde Marco balbettando, ammaliato dalla proposta di Elliott.
«Porco» risponde ridendo Elliott per la reazione di quest'ultimo «Ci vediamo oggi, vieni in macchina è più comodo» dice, ammiccando all'altro, deducendolo con soltanto una frase e un morso sulle labbra.
Uscendo dalla macchina di Marco, Elliott nota la madre Nancy che stava guardando dalla porta finestra, sperando che non abbia visto niente di ambiguo. Elliott accelera il passo per non farsi travolgere dalle domande inopportune di Nancy.

«Ciao tesoro, hai fame?» domanda lei, facendo finta di nulla.
«Ciao, si grazie» risponde Elliott telematico, mentre si siede sul tavolo di vetro, di fronte alla cucina.
«Vedo che tu e Marco state diventando quasi migliori amici, uscite sempre non è cosi? Cosa penserà Ravi, sarà geloso...» commenta Nancy, avvicinandosi al tavolo con il pranzo di Elliott, posandolo sul tavolo.
«Per me quello è morto» dice Elliott, guardando il piatto con all'interno una bistecca rossa e delle verdure da contorno, iniziando a mangiarle senza guardare quest'ultima.
«Elliott... che cosa è successo tra te e Ravi?» domanda subito lei, senza far allarmare il figlio, sedendosi di fronte a lui lentamente.
Elliott la guarda, vorrebbe dirle le cose malvagie che ha fatto Ravi a Becky, la minaccia di cyberbullismo che ha ricevuto con la foto scattata a lui e Marco mentre si baciavano, alla festa del falò di inizio anno... ma preferisce non dire nulla di tutto ciò, prendendo il suo bicchiere e bevendo un sorso d'acqua.
«Tesoro, devo sapere che sta succedendo se non stai bene... non voglio comportarmi come ho fatto con Becky... perché sai bene cosa è successo dopo... quindi ti dico solo questo: se avrai mai bisogno di sfogarti o semplicemente raccontarmi com'è andata la tua giornata io sarò qui, d'accordo amore?» dice Nancy, rassicurando Elliott con tono confortevole e amorevole, mentre gli accarezza il viso.
«Va bene mamma, grazie» risponde Elliott. Al sentire di nuovo la parola "mamma" uscire dalla bocca di suo figlio, Nancy abbozza un sorriso emozionato.
«Ti vogliamo bene tesoro sia io che papà, non dimenticarlo mai» ricorda lei.
«Allora perché non me lo dite mai?» domanda subito Elliott, mettendosi sulla difensiva.
La madre per poco non rimane spiazzata dalla domanda.
«Quindi?» continua Elliott, vedendo la madre che tace «Come immaginavo, è buona la carne grazie» conclude lui, pulendosi la bocca.
«Non te lo dico direttamente, ma te lo dimostro» risponde Nancy di getto.
«Ah si? E come?» dice lui con fare irritato.
«Mi prendo cura di te... e dei tuoi pesciolini, poco fa ho dato da mangiare ad entrambi» gesticola Nancy.
«A Becky e Valentín?» ribatte lui.
«Come mai l'hai chiamato così l'ultimo? Sembra sudamericano» domanda incuriosita la madre.
«Così... mi piaceva... l'ho sentito in tv» risponde subito Elliott, senza andare nel panico, senza pensare che è il secondo nome del ragazzo con cui si frequenta in segreto.
«Ohw, va bene... è un bel nome gli si addice» commenta Nancy.
«Ma è un pesce» ribatte lui, cercando di capire cosa vuole fare di questa conversazione sul nome di un pesce.
«Mi piace lo stesso dai» sorride lei alla battuta del figlio «È come se fossero dei figli»
«Messa in questo modo... direi di sì» dice infine Elliott, accennando un sorriso, mentre si alza per mettere il tutto nel lavandino «Oggi esco con degli amici, cercherò di tornare per cena»
«Cerchi? Tu devi tornare per cena, sai che a tuo padre non piace quando sei assente» ribatte subito dopo la madre, mentre quest'ultimo sta già salendo le scale per andare in camera sua.
«Si si come vuoi» dice con tono annoiato per concludere il prima possibile quella conversazione.

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