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Sono passate alcune settimane da quando Elliott e Marco hanno iniziato a frequentarsi, ma tra gli impegni di Marco al negozio di pomeriggio e quelli di Elliott per i servizi sociali riescono a vedersi poco. Gli unici momenti in cui possono stare insieme sono a scuola, ma ci sono sempre gli sguardi curiosi degli altri studenti.

Fanno sempre questo gioco erotico tra di loro: Marco, durante le lezioni di educazione fisica, si mostra talentuoso e sensuale negli sport, cosa che ad Elliott fa impazzire molto. Elliott invece punta di più sulle sue battute e sul suo senso dell'umorismo, cosa che a Marco stuzzica la fantasia.

Elliott ha appena finito la lezione di algebra, quando riceve un messaggio da Marco, uscendo dalla classe.
"Vieni nel retro del cortile della scuola.
Mi manchi.
MVP"
Elliott alza gli occhi al cielo sorridendo, mentre raggiunge il suo amato nel retro della scuola.
Appena gira l'angolo vede Marco di profilo, quel fottuto profilo perfetto che ha, mentre ha la gamba piegata e il piede poggiato sul muro. Marco alza lo sguardo su di lui sorridendo.
Elliott si avvicina sogghignando, mentre fa vedere la schermata del messaggio che ha mandato Marco.
«Ma perché ti firmi sempre MVP anche con me?» Inizia Elliott, provocandolo.
«Sta zitto Lefevre» dice Marco, buttandosi su Elliott per regalargli uno dei baci più passionali mai ricevuti in vita sua, mentre lo poggia sul muro. Elliott ricambia questo bacio, chiudendo gli occhi e godendoselo fino in fondo.
Marco scende sul collo di Elliott, facendolo impazzire con quelle sue labbra sensuali, mentre gli lascia dei piccoli segni.
«Dios mío eres perfecto» gli sussurra Marco in modo sensuale all'orecchio dell'altro.
«Non parlare spagnolo che potrei già venire» ribatte subito Elliott, facendo ridere l'altro.
Al momento più saliente tra i due coinvolti sbucano dei ragazzi che corrono davanti al vicoletto dove Elliott e Marco stavano pomiciando fino a 2 secondi fa. Elliott sposta Marco non appena sente i passi di quei ragazzi, ignorandoli totalmente.
«Cazzo, cazzo, cazzo!!» Esclama Elliott cercando di controllare la sua ansia nell'essere scoperti in quel modo.
«Ellie stai tranquillo non ci hanno visti...» dice subito Marco cercando di tranquillizzarlo, cosi lo abbraccia. Sa che un suo abbraccio fa rallentare i battiti del cuore di Elliott, lo sente.
«Sei uno che ama il rischio, non è così?» Domanda Elliott a quest'ultimo.
«Pensa alla cosa più rischiosa del mondo: l'ho fatta» dice Marco, tentando di far ridere l'amato, riuscendoci. Marco posa poi un bacio sul naso a patata di Elliott, facendo arrossire quest'ultimo «Andiamo a pranzo Ellie».

Marco ed Elliott cercano di non passare inosservati, mentre entrano in tempi diversi per prendersi il pranzo al self service. I loro sguardi si incrociano ogni qualvolta che nessuno li osserva, o giudica.
Si siedono al loro solito tavolo, come fosse un loro rito, iniziando a mangiare.
Tra una battuta di Marco e un alzata di occhi al cielo di Elliott, il telefono di quest'ultimo riceve un messaggio. Elliott lo sblocca,  quando vede un messaggio da parte di Ravi. All'inizio vorrebbe ignorarlo, ma è contenente un'immagine, così apre la chat. E quello che trova fotografato gli fa venire le palpitazioni.
È una foto ritraente lui e Marco che si baciano negli spogliatoi. Ed Elliott, ricordando quel momento, aveva sentito qualche strano rumore, ma non avrebbe mai immaginato che il suo ormai ex migliore amico, con cui ha condiviso gran parte della sua vita, lo stesse minacciando così.
Sotto la foto c'è un messaggio.
"Quanto sarebbe bello se tutte le persone di Crystal Valley sapessero chi sei veramente".
La testa di Elliott parte, in preda all'ansia, fissando quella maledetta foto. In sottofondo si sente Marco, preoccupato, che richiama l'attenzione dell'altro. Elliott cerca con lo sguardo Ravi, vedendo che lo sta fissando, poi posa il telefono e parla con la fidanzata Marnie, come se niente fosse successo in quel mezzo minuto.
«Ellie che ti prende?? Che hai visto sul telefono?» Domanda Marco preoccupato.
«Arrivo» dice lui, freddo e distaccato, fissando Ravi con uno sguardo misto di odio e rabbia.
«Devo parlarti, vieni.» Avvisa lui, piombando al tavolo dove stanno seduti Ravi, la fidanzata e altri ex amici di Elliott.
«Innanzitutto ciao» risponde Ravi con tono infastidito dalla presenza di Elliott «E poi perché? Cos'è successo di così importante?»
«Vieni e basta cazzo prima che ti prenda a calci in culo.» Minaccia Elliott, trattenendo la sua rabbia col pugno chiuso, cercando di non ascoltare quella voce nella sua testa.
«Non abbiamo segreti io e te giusto? Bene, allora puoi dirlo anche davanti a noi. Forza, ti ascoltiamo Elliott» conclude Ravi, guardandolo con fare di superiorità, incrociando le braccia mentre su poggia sullo schienale della sedia.
Gli sguardi incuriositi di quel tavolo sono tutti fissi su Elliott, facendolo sentire a disagio. Elliott inizia ad agitarsi, sentendosi mancare l'aria. Indietreggia allontanandosi da quelle serpi, fuggendo poi via dalla sala pranzo. Marco gli corre dietro.
Elliott esce di corsa fuori dalla scuola cercando di riprendere fiato con l'aria fresca. Il respiro è accelerato e il cuore batte all'impazzata: sta avendo uno dei suoi attacchi di panico.
Marco lo raggiunge fuori dalla scuola, correndo in suo soccorso.
«Ellie che succede? Hey, guardami respira!» Gli prende il viso, cercando di calmarlo.
«Le pillole, dove sono le mie pillole cazzo!!» Dice Elliott a intervalli tra un respiro e l'altro. Riesce poi a trovare le sue pillole per l'ansia prescritte dal medico, ingoiandone un paio, metre Marco gli passa l'acqua per deglutire al meglio.
«Tesoro sono qui, sono qui» lo rassicura Marco, mentre abbraccia Elliott, la sua cura contro ogni male.

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