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Elliott dorme beatamente nel letto che condivide con Marco, quando quest'ultimo entra con una piccola torta tra le mani. Marco si avvicina lentamente per non far sobbalzare l'altro, iniziando a cantare "Happy Birthday" ad Elliott. Il festeggiato, sentendo il ragazzo cantare, si sveglia girandosi e sorride timidamente, prima di rimettere la faccia sul cuscino dall'imbarazzo.
«Tanti auguri mi amor, soffia ed esprimi un desiderio!» esulta Marco, sedendosi sulla porzione di letto accanto ad Elliott.
«Mmh, non credo che questo si avvererà, ma lo esprimo lo stesso» dice malinconico Elliott, soffiando sulle candeline.
«Ellie, lei è qui a festeggiare con te» dice Marco, sorridendogli.
«La senti anche tu?» domanda sbalordito Elliott.
«Certo che sì, l'ho sognata stanotte» rivela poi Marco, prendendo un po' di panna sulla torta col dito e sporcando poi il naso di Elliott, che ridacchia per il gesto.
«L'hai sognata anche tu?» esclama Elliott «Com'era il sogno? Cosa hai visto?» continua a domandare lui, incuriosito da questa ambigua situazione, oltre che surreale.
«Beh, c'eri tu con Becky, eravate felici, vi abbracciavate e vi scambiavate gli auguri... poi c'era una torta, esattamente come questa, penso fosse la vostra preferita» racconta Marco, stendendosi di fianco al suo ragazzo, mentre lo abbraccia.
«È la mia preferita sì... la nostra a dire il vero... e ti sembrerà assurdo ma ho fatto lo stesso identico sogno, solo che c'eri anche tu» precisa Elliott, tirando su lo sguardo per guardare il suo innamorato. Marco sorride all'altro, chinandosi per baciarlo delicatamente.
In quel preciso istante il telefono di Elliott squilla, lo schermo si illumina rivelando così chi lo sta chiamando.
«È Nancy» commenta lui, sbuffando, mentre risponde «Pronto» inizia la conversazione controvoglia.
«Tanti auguri tesoro! Come stai? Tutto bene lì da Marco?» prosegue lei con entusiasmo. Intanto Elliott mette in viva voce, non vuole nascondere nulla a Marco.
«Si, tutto bene qui. E grazie degli auguri» risponde Elliott a monosillabi e con freddezza. Marco lo guarda, incoraggiando la conversazione con la madre.
«Tesoro ho pensato ad una cosa: che ne dici se oggi vieni qui a casa e festeggiamo assieme?» propone lei, con la voce robotica che fuoriesce dal dispositivo.
«Ricordati il motivo per cui me ne sono andato da quella casa. Potresti venire tu qui a casa di Marco» ribatte Elliott, cercando l'approvazione di Marco.
«Tesoro... sarò sincera con te: mi manchi da morire, ogni giorno sempre di più specialmente oggi che i miei bambini fanno il compleanno. Elliott vorrei che tu tornassi a casa, manchi a papà manchi a me perché abbiamo bisogno di te qui, Marco potrà venire ogni volta che vorrà»
«Oh ma davvero? Non farai come l'ultima volta che è venuto a casa e voi l'avete cacciato via come un ladro? Considerando quello che stavate facendo nei miei confronti?? Se torno da voi mi rispedirete nella Annex e questo non voglio che succeda più!» si sfoga Elliott, con voce tremante, rivivendo quei brutti ricordi che gli attraversano la mente in quegli istanti.
«Elliott, ti giuro su Becky che non succederà mai più una cosa del genere, non hai bisogno della Annex ma di noi» specifica Nancy.
«Non fare giuramenti su mia sorella. E io non ho bisogno di nessuno se non di Marco in questo momento, con lui sono in pace» risponde Elliott guardando Marco, difendendolo come pochi.
«Okay. Hai ragione. Però tesoro, un'ultima cosa: vorrei che tu venissi qui a casa, cosi potremmo parlarne meglio... oppure no, potremmo solo festeggiare te, e passare una bella giornata. Che ne dici?» domanda Nancy impaziente di riabbracciare il suo Elliott.
«Ad una condizione» avverte lui.
«Quale» 
«Che siano invitati anche Marco e la sua famiglia» chiede Elliott, rivolgendo poi lo sguardo verso l'amato, che gli sorride amorevolmente.
«Tesoro ma era scontato che venissero anche loro, certo che sì» esclama la madre.
«Okay, allora verremo oggi...» sussurra quasi impercettibile Elliott, accettando le condizioni.
«Oh tesoro non vedo l'ora di rivederti e di riabbracciare il mio bambino, ti amo immensamente lo sai» si esalta Nancy dalla riposta, sobbarcandolo d'amore.
«Si, okay. Allora ci vediamo oggi, ciao» stacca alla fine Elliott, rimanendo lì per qualche secondo, a pensare se sia davvero la scelta giusta tornare in quella casa.
«Hey, secondo me ci divertiremo» inizia Marco, prendendogli la mano.
«Dici?» chiede Elliott, un po' timoroso della scelta fatta.
«Amore non ti devi preoccupare di nulla okay? È il tuo compleanno e io verrò alla tua festa» dice Marco con il giusto entusiasmo che serve «Quindi adesso ci prepariamo per bene» conclude lui baciandolo sulla fronte.
«Devo fare la doccia» accenna Elliott.
«Ti lascio la tua privacy» ribatte Marco.
«Privacy? Ti voglio lì con me! Andiamo» dice alla fine Elliott, mentre si alza di scatto con la schiena per andare in bagno, zoppicando.
«Fai piano gamba di legno!» ridacchia Marco guardandolo zoppicare «Non farti male» lo avvisa seguendolo.
«Sei troppo lento per i miei gusti, metti il turbo Peña» replica Elliott, mentre entrano in bagno.

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