Kiss Me Again

CAPITOLO 9

Vivere fa male,
ma non vivere è peggio.
Fra inizio e fine, giusto o sbagliato,
normale o pazzo... cammino in mezzo.

Emin Hersh

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Scendemmo le scale e arrivammo al piano inferiore , seguì Jack che entrò in cucina dove si trovavano una bambina molto piccola con una donna che le imboccava la pappa , mentre disperata diceva.

<< ay señorita, por favor come >>  la donna continuava a pregare la bambina di mangiare , la bambina in tutta risposta buttò il piatto per terra.
<< ay dios mío , si calmi >> la donna si abbassò per raccogliere il piatto , ma fui più veloce di lei , lo raccolsi e lo poggiai sul tavolo.
<< quién eres >> guardai la donna con la tipica espressione a punto interrogativo , poi una voce le rispose.
<< Dolores lei è una compagna di scuola , pranzerà qui con noi >> disse il PlayBoy prendendo in braccio la bambina.
<< oh, Jacky Jacky,  lei come si chiama >> domandò la bambina in braccio allo squilibrato.
<< mi chiamo Hailie , e tu ? >> risposi con un lieve sorriso alla bambina , nell'esatto istante in cui parlai le sue iridi si illuminarono di gioia.
<< io...io mi chiamo Sole , sai hai degli occhi bellissimi , posso averli anche io come i tuoi ? >> mi disse per poi girare la faccia a Jack e domandargli << Jack posso avere gli occhi come i suoi ? >>
<< quando sarai grande principessina , ma solo se ti comporterai bene e ti scuserai con Dolores per il casino che hai combinato >> disse in tono di rimprovero lo squilibrato.

La bambina scese dalle braccia dello squilibrato , si avvicinò alla donna e le chiese scusa , successivamente mi inondò di domande , mi raccontò un po' di lei e poi si mise sul divano a guardare i cartoni.
Il pranzo era stato parecchio silenzioso il PlayBoy non disse nulla , si limitò ad osservare sia me che la sorella senza emettere alcun rumore che ci potesse disturbare.
Lo squilibrato si alzò dal divano in modo brusco , e mi fece cenno di seguirlo , percorremmo un corridoio che non avevo visto prima , seguivo Jack a passi felpati , con le mani lungo i fianchi .
Vedevo la sua schiena possente anche con la felpa nera che avrebbe dovuto camuffarla, improvvisamente si fermò di botto facendomi sbattere la faccia sulla parte del corpo che ammiravo pochi attimi prima.
Si girò verso di me e mi disse...

<< entra Diamantino >> disse Jack in tono autoritario spingendomi con la mano il fondoschiena.
<< si ok , ma non toccarmi >> risposi io entrando in quella che si rivelò una vera e propria palestra , "Ovvio Hailie pensa , hanno tutti questi soldi la palestra in casa è una cosa scontata"  effettivamente la voce nella mia testa aveva ragione , a distrarmi dai miei pensieri fu lo squilibrato che mi richiamò.
<< Diamantino non ho tutto il giorno sbrigati >> mi fece cenno con la mano di avvicinarmi a lui , e così feci.
<< che dobbiamo fare qui ? >> domandai incrociando le braccia , mentre studiavo il posto.
<< gli esercizi che ci ha lasciato mio fratello Diamantino , prima li finiremo prima te ne andrai ed io continuerò a fare cose più importanti che giocare con te >> disse sistemando il tappetino da yoga sul pavimento.
<< beh qualcosa di sensato finalmente lo hai detto , ma mi pare che hai saltato la parte per cui siamo costretti a fare questi esercizi >> sputai acida "ferita" da ciò che disse lui prima.
<< vieni davanti a me Diamantino >> mi avvicinai ancora di più a lui , in mano teneva un foglio bianco che riportava la foto degli esercizi che avremmo dovuto riprodurre.

Lo squilibrato si tolse la felpa rimanendo a petto nudo , a quella visione le farfalle nello stomaco iniziarono a svolazzare , cazzo datemi subito del veleno per ucciderle , sé il suo petto nudo mi faceva questo non avrei osato immaginare Jack a letto "Hailie Sporcacciona Harrison cosa ti passa per quella testa" disse la mia voce interiore.
Mi tolsi le scarpe e mi sedetti come fece Jack , il petto contratto lo sguardo tagliente ed i capelli neri che gli ricadevano sul viso , era un dio greco se non fosse stato per il suo caratteraccio mi sarebbe anche piaciuto.