Bimbo in quartiere / 2

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<Kami andiamo a fumare?> mi chiese Baby a metà del pranzo, era seduto seduto davanti a me e probabilmente aveva percepito il mio nervosismo <Si!> aspettavo solo una scusa per alzarmi da quel tavolo, alzandomi per uscire sentivo lo sguardo di Sami addosso, era davvero fastidioso.
Io e Baby andammo dietro al locale.
<Che hai fatto? Eri così contenta prima del pranzo, Amine ti ha guardata tutto il tempo>
<Oh no Amine! Non voglio rovinargli il pranzo, siamo qui per festeggiare non voglio che si preoccupi per me...>
<Beh potresti rilassarti un po'> tirò fuori una canna dalle tasche della felpa, me la porse e si mise a ridere
<Con te poteva andare solo che a fine così> la presi sorridendo, la accesi e feci qualche tiro prima di ripassargliela
<Sssh... non dire ad Amine che ti ho fatto fumare> disse portandosi il dito davanti alla bocca e facendo l'occhiolino
<Manterrò il segreto promesso> stavamo iniziando a sentire l'effetto della canna
<Fermi, polizia!> qualcuno gridò da dietro di noi, era Sacky
<Bro sei davvero scemo allora, cos'è vuoi arrestarci proprio tu?> disse Baby
<Nah bro, volevo solo fumarmi una sigaretta ma tu hai scelto questo posto per rimorchiarla...> Baby si bloccò e io pure
<Di che stai parlando?>
<Cara mia è ovvio che ci sta provando, lo conosco ormai> Zac non parlava, non stava sicuramente connettendo
<Cosa conosci bro?> nel frattempo aveva finito la canna e non se ne era accorto, era fatto ormai <Quindi?> lo guardava quasi ad occhi chiusi, Sacky rise
<Ok non rispondere io vado a mangiare... e tu Kami non stare con questa gentaglia!> Baby si staccò dal muro dove si era appoggiato e tornò vero il ristorante, io rimasi li ferma a guardarlo ovviamente infastidita, Sami prese le sigarette dalle tasche <Vuoi?> me le porse
<Dai prendine una non è avvelenata...> ovviamente non lo era ma io non volevo nulla da lui
<Dai Kami prendila> ne tolse una dal pacco, a quel punto la presi
<Sei felice ora>
<Si! Non fumavamo insieme da un po'> lo squadrai <Tu sai il motivo...>
<Quant'è passato, un anno?> disse tra un tiro e l'altro
<Quasi due...> andò verso il muretto davanti a me e si sedette
<Sei irriconoscibile, che hai fatto>
<Tutto quello che dovevo, mangio bene e mi alleno ogni giorno, sai com'è>
<Beh prima eri bella ma ora...> mi guardò con quella sua faccia soddisfatta
<Io torno dentro> spensi la sigaretta con il piede e mi voltai per andare via
<Kameela! Fermati> mi seguì e prese per un braccio
<Non devi toccarmi!> gli gridai
<Ah ora non vuoi...>
<C'è qualche problema> arrivò Amine proprio nel esatto momento in cui mi lascio il braccio
<No tranquillo, stavamo fumando, ma ora rientro che ho fame> gli andai in conto e mi misi sotto il suo braccio sorridendogli, rientrammo nel ristorante e Sacky ci seguì. Continuammo il pranzo cercando di divertirci e ovviamente dopo una portata c'è la pausa sigaretta
<Vieni Kam?>
<No Anas... questa la passo>
<Fa nulla, tu vieni bro?> chiese a Sacky
<Vado in bagno voi andate pure>
Prima di uscire Amine mi tirò un'occhiata di controllo, gli feci l'occhiolino, lui si calmò e sorrise uscendo.
Sacky non si alzava <Non andavi in bagno?> gli chiesi
<Ti dispaccerete?>
<No tutt'altro...> gli dissi guardando dritto nel muro davanti a me, lui mi tirò un calcio da sotto il tavolo, lo fulmina ma non volevo dargliela vinta quindi rimasi immobile
<Sono passati due anni... non puoi trattarmi così> disse
<Ma tu puoi lasciarmi con un biglietto e sparire> questa volta mi incazzai
<Non potevo fare altro capiscimi, mi avevano preso> <Beh potevi dirmi che ti cercavano per cominciare...>
<Kami ero un ragazzino> cercò di prendermi per mano
<Per ora saresti un uomo?> mi alzai di botto e andai verso il bagno, entrai e mi chiusi dentro.
I bagni erano divisi ma i lavandini erano gli stessi per uomini e donne, vedevo da dentro il bagno le sue scarpe, lo sentivo grattare sulla porta, stava scrivendo, si abbassò e fece passare un foglietto da sotto la porta "Sono stato un coglione, ti chiedo scusa"
<Ti piace proprio fare i bigliettini> mi veniva da piangere, lo lancia fuori dal bagno
<Fanculo tu e i tuoi biglietti> era ancora lì
<Sono cambiata vero? Fatti due domande, se ora sono così bella come dici tu è perché per smettere di pensarti ho fatto di tutto...> aprii la porta con le lacrime agli occhi
<Mi sono allenata giorno e notte, ho iniziato a corre, andare in palestra e fare box, ho cambiato modo di vestire e di truccarmi, ho smesso di parlare con chiunque, mi sono rimasti solo gli altri e le mie amiche, mi sono chiusa per colpa tua> lui mi guardava immobile, la porta dei bagni si aprì, era Baby che mi corse in conto appoggiando le mani sulle mie spalle
<Perché piangi?> squadronò Sami che era ancora lì fermo, era ovviamente sconvolto.
<Se Amine ti vede così farà da matto lo sai...> mi sciacquai la faccia e intanto Sami uscii dal bagno, Zac rimase, si mise davanti a me prendendomi entrambe le mani
<Io lo so... ti ricordo che eravamo nella stessa camera in comunità> mi abbracció
<Amine non lo sa invece...> gli dissi a bassa voce, restammo li qualche minuto per farmi tranquillizzare, poi tornammo in sala a finire il pranzo in tranquillità, per quanto fosse possibile ormai. Dopo il pranzo fecimo un giorno in centro per poi tornare in quartiere qualche ora dopo.
Il resto del giorno lo passammo in tranquillità, tornati a casa io, Amine e Baby sistemammo un po', Zac avrebbe dormito a casa nostra quindi serviva un posto per farlo dormire, buttammo un materasso a terra e il gli misi le coperte. Prima di cena i ragazzi giocavano alla play, io mi cambia nel frattempo e misi la tuta
<Io esco un attimo a chiamare Lila>
<Va bene Kam ma stai attenta> mi rispose Amine, presi la sua giacca e uscii.
Dovevo assolutamente raccontare tutto alle mie migliori amiche, ma Vittoria era a cena e non poteva stare i chiamata, l'avrei chiamata il giorno dopo e intanto avrei chiamato Lila. Scesi nella via di casa, il sole non era ancora calato del tutto e i bambini del quartiere giocavano ancora a calcio in mezzo alla strada, iniziai a camminare avanti e indietro nella via per parlare con Lila
<Amo quindi...> e inizia a spiegare

Lei / Baby Gang Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora