No mai, non ci sarà mai un noi

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...Qualche settimana dopo...

Dopo il pranzo non ho avuto modo di riparlare con Sacky, o meglio l'ho evitato.
Questa mattina mi sono svegliata presto, ormai la scuola è finita e io, Lila e Vittoria dobbiamo andare a scoprire i voti della maturità. Dopo una colazione al bar tutte e tre ci avviamo verso la nostra ormai ex scuola. Arrivate vediamo i cartelloni appesi fuori alle porte, dopo un po' di sforzi me ne esco con un 90, Lila e Vitto 94.
<Beh amo considerando che hai iniziato tardi ad impegnarti sei andata alla grande> disse Vitto ridendo, ci scambiammo un abbraccio a tre felici dei risultati e dell'estate ufficialmente iniziata.
<Allora bebes ci vediamo da me alle 3:00, bagno i piscina e il resto lo decideremo al momento> Lila era stata chiarissima
<Beh mi pare che tu abbia deciso quindi...> le dissi <Alle 3:00 da te!> e dopo esserci salutate i ripresi la mia strada e le ragazze andarono verso la metro, vivendo praticamente all'opposto della città non facevamo la stessa strada.
Lila abita leggermente fuori Milano in una bellissima villetta con la piscina, mentre Vitto vive a porta Venezia, uno dei quartieri più belli di Milano, onestamente a loro non manca nulla, hanno un passato è una vita diversa dalla mia, eppure mi hanno sempre trattato come una principessa, quando non potevo permettermi la pizza al sabato sera me la offrivano loro, quando io non potevo comprare i vestiti che mi piacevano se gli comprano per poi prestarmeli, insomma non mi hanno mai fatta sentire da meno, cosa che nella mia vita è successa poche volte e probabilmente senza di loro avrei vissuto la scuola e tutto il resto con molto più risentimento, perché tutti avevano tutto e io no.
Nella strada per casa mi resi conto che il cielo si era ricoperto di nuvole e che forse la piscina si sarebbe trasformata in cioccolata calda e camino da che quasi stava per piovere.
Nel frattempo che le gocce iniziavano a scendere una macchina accostò vicino al marciapiede ed io iniziai ad accelerare il passo
<Kami!> urlò dalla macchina che ricominciava la marcia lentamente per seguirmi
<Sali o ti prenderai qualcosa> quando mi raggiunse vidi Sacky al volante, ovviamente poteva essere solo lui, che coincidenza allucinante.
<Andrò a piedi>
<Ma smettila con queste stronzate e sali, ti ammalerai sicuramente così> troppo torto non aveva visto che iniziavo ad essere abbastanza fradicia, decisamente ci mancava solo un temporale estivo. Accostò di nuovo e aprì la portiera
<Sali> alzando gli occhi al cielo salii continuando il mio silenzio.
<Grazie Kameela per bagnarmi tutta la macchina...> parlò da solo
<No Sami grazie a te per non avermi lasciato in mezzo alla strada>
<Vuoi andare avanti così?> chiesi
<Nah, vuoi ascoltare la musica?>
<Non se canti tu...>
<Uh questo è un brutto colpo per il mio ego> disse ridendo
<So che mi ascolti>
<Mi dispiace ma devo dissentire> accese la radio e io la spensi subito
<Mmh... ho capito tu vuoi parlare> disse sempre ridendo
<Davvero ti diverte tutto questo? Perché a me no> smise di ridere e tronò serio
<Non mi diverte affatto...>
*notifica* <Chi è? Il tuo ragazzo?>
<Ma gli affari tuoi mai, è Baby>
<Beh si, è un buon candidato per diventarlo...>
<E anche se fosse>
Inchiodò la macchina.
<Cazzo Sami!> gridai
<Ma sei scemo! Mi è preso un colpo>
<È rosso e io non sono scemo> rispose gridando a sua volta
<Impara a guardare la strada se non vuoi spaventarti>
<Io non sto guidando e poi mi spieghi dove vai? Casa è da tutt'altra parte> scattó il verde e ripartimmo
<Non lo so> rispose triste
*notifica* <È lui di nuovo?>
<È Amine e non chiederlo come se avessi diritto di saperlo>
<Hai ragione non mi interessa quello che fai> a mio avviso non sembrava proprio così
<Puoi portarmi a casa?>
<Si ma ho fame> guardai l'ora ed effettivamente si era fatta l'una
<Si ma io sono fradicia, mi hai fatto salire per non farmi ammalare ma ho ancora addosso questi vestiti, inizio ad avere freddo...>
<Ho dei vestiti nel cofano>
<Sacky...> dissi senza più speranze <Perché insisti, sei insopportabile> fece inversione improvvisamente <Cazzo basta! Io non credo che tu non sia scemo sappilo> dissi spaventata
<Volevi andare a casa> dimisi di rispondere e chiusi gli occhi.
Mi ero addormentata in macchina e quando riaprii gli occhi ero a casa sua
<Perché sono qui?> stropiccia gli occhi
<Dormivi e non avevo le chiavi di casa tua, da me non c'era nessuno quindi ti ho portata qui> disse tra un boccone di pasta e l'altro
<È freddissimo>
<Ci credo, non ti ho cambiata, ti saresti arrabbiata quindi ti ho solo coperta>
Non so perché ma sorrisi.
<È vero mi sarei arrabbiata... grazie per non averlo fatto> sorrise anche lui
<Ci ho fatto un pensierino eh>
<Ovviamente!> mi avvicinai
<Cos'è adesso mi vuoi stare vicino?> chiese tutto fiero
<Naaah> lo disse esattamente come fa lui solitamente
<Voglio solo la mia borsa che sta di fianco a te> mi guardò in silenzio, presi la borsa e mi avvicinai alla porta, lui si alzò e mi seguì
<Grazie Sacky per avermi fatto prendere la febbre...> ripetei come fece lui prima in macchina <Puoi rimanere e stare al caldo> fece proprio lo sguardo da rimorchio, quindi mi avvicinai e feci la mia scena, ero sempre più vicina al suo volto con il mio e all'orecchio gli sussurrai
<No mai, non ci sarà mai un noi...> mi allontani senza nemmeno guardarlo e uscii.
Le parole che dissi a Sacky erano state scritte proprio da lui nella sua "lettera d'addio", proprio quella che aveva usato per lasciarmi.

Lei / Baby Gang Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora