XIV. Intrusi

61 9 0
                                    

Presente
HARRY

Quando uscii dall'ospedale, i miei genitori insistettero affinché rimassi a casa di Draco fino a quando non sarei stato completamente al sicuro; per lo stesso motivo James lo avrebbero tenuto loro, non volevo che gli accadesse qualcosa... non me lo sarei mai perdonato.

Quando entrammo però, notammo subito la figura appoggiata al tavolo. Era Blaise, ancora.

Roteai gli occhi al cielo. «Mi sembrava di esser stato chiaro in ospedale, Draco» ringhiai.

Il biondo al mio fianco sospirò. «Sì... credevo di esserlo stato anche io» disse mentre squadrava da capo a piedi il giovane posto davanti a noi.

Mi avvicinai a lui e incrociai le braccia al petto. Ci guardammo per alcuni istanti fino a quando non scattai: aprii velocemente un cassetto della cucina dal quale tirai fuori una pistola e col retro lo colpì dritto in testa. Un rivolo di sangue colò ma io non me ne importai. Lo presi di forza e gli sbattei la testa sul tavolo, tenendogliela ben salda. La canna fredda della pistola era puntata sulla sua schiena.

«Harry, cazzo!» Sbottò Draco. «Ti salteranno tutti i punti!» Cercò di venirmi incontro ma io mi girai e lo fulminai con lo sguardo. Doveva stare lontano. E infatti lui si fermò probabilmente percependo i miei pensieri.

«Ascoltami bene, grandissimo testa di cazzo» ringhiai rimanendo a un soffio dal suo orecchio, volevo assicurarmi che sentisse ogni singola parola di quello che avevo intenzione di dirgli. «Questa volta ti è andata bene perché quella pallottola ha colpito me ma se avesse preso Draco o peggio... mio figlio, sarei venuto a cercarti ovunque ti trovassi per restituirtela nel modo peggiore in cui puoi immaginare» caricai l'arma facendola scattare. «Devi sparire, Blaise e devi farlo ora. Hai rotto il cazzo abbastanza e ti consiglierei di evitare di continuare... non hai idea di quello che potrei fare di te se solo mi facessi incazzare per davvero».

«Cazzo che paura... ora vado a nascondermi» mi provocò.

«Temo tu debba farlo per davvero» gli consigliai. «Perché non me ne frega un cazzo di quello che fai con Draco, ma se vieni a scartavetrare i coglioni a me e a mio figlio, allora inizia ad interessarmi. Non lo ripeterò ancora, Blaise. Sparisci».

«Altrimenti...?»

«Altrimenti puoi dire addio agli ultimi tre quarti di vita che ti sono rimasti e puoi farlo ora, in questo preciso istante» dissi. «Basta solo applicare un po' più di forza sul grilletto e... ciao ciao, Blaise» continuai utilizzando un tono divertito. «Ti piace l'idea?»

«Harry, direi che-...».

«Sta' zitto, Draco» lo fulminai. «Allora?» Tornai con l'attenzione sul ragazzo steso col busto sul tavolino.

Lo sentii mandare giù il groppo che gli si era creato in gola e annuire velocemente. «Sì... sì, ho capito».

«Bene» sorrisi. Mi staccai, scaricai la pistola e lo spinsi a terra con forza. Il suo corpo cadde come fosse un sacco di patate e io mi limitai a guardarlo dall'alto. Mi avvicinai ancora una volta e gli piantai un calcio in pieno viso: gli avevo appena rotto il naso e il sangue uscì a fiotti sporcando tutto il pavimento.

«Cazzo!» Urlò dal dolore posizionandosi una mano sul punto ferito.

Alzai lo sguardo su Draco che mi stava guardando a dir poco sconvolto. «Buttalo fuori. Non voglio vedere la sua faccia da cazzo mai più».

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 11 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

KINTSUGI - 𝒅𝒓𝒂𝒓𝒓𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora