Rosa

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"I was still a child, didn't get the chance to feel the world around me." ~ Adele

10:50. Suona quella maledetta campanella e l'ansia mi inizia a salire. Mi avvicino alla mia amica e le dico che quell'intervallo non starò molto con lei, perché devo parlare con la Rossi. Lei annuisce, o quasi, non fa in tempo a chiedermi cosa dovrei fare con la Rossi, che la prof stessa passa in corridoio, dove siamo noi, e mi dice di seguirla.
L'ansia mi sale a mille: non so come dirle che ho scritto una canzone, e che gradirei moltissimo che lei la ascoltasse. Sarebbe stata la prima persona a sentire un mio lavoro, che sia davvero, al 100%, MIO.
Mentre tutti questi pensieri mi affollano in mente, arriviamo in un'aula, la quinta liceo scientifico, che in questo momento è vuota.
Entriamo.

"Grace tutto bene? È successo qualcosa?"
A questo punto non posso fare altro che dirle che non è successo niente di male, anzi.
Devo trovare solo il coraggio. Mi vengono in mente tanti momenti della mia vita, di tutte le cose che sono stata costretta ad affrontare, a partire dall'abbandono di mio padre, la tristezza infinita e la sua mancanza, e infine il suo ritorno. Se ho affrontato questo posso davvero far sentire la mia voce, e farlo con coraggio.
"No, no prof. Anzi... volevo dirle, a proposito di quello di cui abbiamo parlato ieri... beh... ho scritto un'altra canzone, e mi è piaciuto molto come è venuta."
"Wow! Sono contenta per te!" Mi risponde la prof.
"Le.. le piacerebbe ascoltarla?"

Aiuto.

L'ho fatto davvero. Ora? Cambierà qualcosa? Cambierà tutto? Non cambierà niente? Un grande passo per me, ma un piccolissimo passo del tutto gli altri, me ne rendo conto. Ma è sicuramente un punto fondamentale per la mia crescita personale.

"Certamente Grace! Che bello! Sono contenta che tu voglia condividere questa cosa con me. Ti vedo un po' in ansia, la cosa ti preoccupa? Ahahaha."
Glielo dico? Si.
"Beh si.. sarebbe la prima volta che qualcuno sente una mia canzone. È una cosa importante per me. Mi sono sempre vergognata di tutto, questa cosa è veramente qualcosa che non avrei MAI fatto in passato. Ma non riesco più a condividere la mia passione solo con me stessa."
Mi sono aperta del tutto. Per la prima volta da... da mai! Come ho già detto, non amo parlare con le persone, e non amo mostrare quello che sono veramente, ma qualcosa è diverso questa volta. Voglio cambiare.
"Capisco, Grace. Stai tranquilla! Non ti giudicherò Ahahaha. In più non capisco molto di musica... In effetti non sono forse la persona più adatta."
Abbiamo parlato ancora per un po', ci siamo messe d'accordo che glielo manderò questo pomeriggio. poi suona la campanella che annuncia , almeno per me, l'inizio di una lezione di inglese. Cammino per quel corridoio consapevole di essere cresciuta, di essere, almeno in parte, uscita dalle mie insicurezze.

Manderò la registrazione della mia canzone via email alla Rossi nel pomeriggio; intanto ho ancora ben 3 ore di lezione da affrontare: inglese, matematica e religione.
Per fortuna il martedì c'è religione. Il prof è diventato il nostro (mio e di Marta, la mia migliore amica) migliore amico. Appena finisce l'ultima ora del martedì, ci fermiamo sempre con lui a parlare di musica; dei nostri cantanti preferiti, la discussione finisce sempre per trovare idee discordanti.
"La mia cantante preferita è Adele"
"Nooo, ma che dici! Io preferisco Lana Del Rey!"
"Ma no, lei no! Preferisco The Weeknd."
È l'unico professore con cui sia io che Marta parliamo come amici, senza imbarazzo.
Così mi sono potuta svagare un po' parlando del più e del meno con il Don e con Marta, per poi andare a casa a mandare la registrazione alla Rossi.

Le scrivo un messaggio semplice: "Buongiorno prof, come detto oggi in classe, le invio la registrazione della mia canzone. Si senta libera di ascoltare quando ha voglia!
Buona serata!
Grace"

Mi arriva la risposta meno di un'ora dopo: mi emoziono talmente tanto da quasi non riconoscermi più. Il messaggio della Rossi è pieno di complimenti e incoraggiamenti. Mi sento che quel "rosa" che è dentro di me sta per uscire... domani non mi vestirò più di nero; metterò una felpa blu, con il mio braccialetto con scritto "midnights", titolo di uno dei miei album preferiti di Taylor Swift, il cui colore è blu.
Sento che la ragazza triste, scura, che non sorride mai sta un po' lasciando il mio corpo... magari un giorno arriverò a mettermi fiori in testa e ha vestirmi di rosa, chi lo sa!








Spero proprio che la storia vi stia piacendo! Pensate che questa parte con la prof sia poco interessante? Accetto consigli. Grazie mille per leggere <3

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