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Anthony


Un mese e quindici giorni fa

È vero lo ammetto avevo baciato Mya ma non c'ero più con la testa non dopo ciò che mi aveva detto mio padre. Avevo ferito Jennifer e la cosa mi faceva stare malissimo mi sentivo un mostro lei mi aveva aperto il suo cuore e le avevo dato un'illusione di qualcosa tra noi e poi avevo sbriciolato e distrutto tutto.

Avevo provato ad inseguirla ma Christopher mi aveva fermato e aveva ragione.

Avrei peggiorato le cose.

Mi recai verso l'ascensore e salii sull'attico.

Adam mi scrisse di aver trovato Jennifer vicino alla spiaggia e io sospirai di sollievo almeno l'avrebbe riportata a casa.

Dopo quelle che mi sembrarono ore ma erano solo pochi minuti, Christopher salì sull'attico cercando di parlarmi ma io ero perso nel labirinto della mia mente e avevo bisogno di lasciar scivolare via i miei pensieri.

Perciò me ne andai in modo brusco,salii sulla mia moto,mi misi il casco e partii a tutta velocità fregandomene dei limiti di velocità.

I miei pensieri fluirono via insieme al vento. Ero ancora un po' brillo ma non me ne importava.

Andavo velocissimo ma ad un certo punto mi confusi un attimo e quando rialzai lo sguardo notai un camion venire verso di me,sbandai e andai fuori strada.

Ero stato fortunato di fatto ero in una strada poco trafficata e soprattutto con dei campi perciò rotolai su un prato senza farmi troppo male. Solo qualche graffio niente di grave.

Sentii un forte dolore alle gambe ma riuscii ad alzarmi a rimettere in piedi la moto che aveva qualche graffio e ammaccatura e decisi di tornare a casa.

*

Entrai in casa senza nemmeno guardare in faccia mio padre mentre Liam mi guardò preoccupato osservando le ferite sulle braccia,sul collo, e alcune piccole sul viso. Io mi rinchiusi in camera,mi disinfettai le ferite e mi stesi a letto con addosso solo i boxer.

Chiamai Adam.

<<Hai portato a casa Jennifer?>>
<<Sì>>
<<In che situazione era quando l'hai trovata?>>
<<Bè stava piangendo,aveva le ginocchia sbucciate e le mani sporche di ghiaia un po' arrossate,tremava come una foglia ma tranquillo l'ho portata a casa e si è calmata un po'.>>
<<Sei un amico Adam. Cazzo in passato avrai fatto un sacco di cazzate ma sei il più maturo di noi tre. Grazie ancora per tutto>>
<<Figurati Anthony ora riposati ne hai bisogno anche tu>>

E così feci mi addormentai. Sognai.

Stavo camminando e vidi Jennifer seduta su un muretto,mi dava le spalle. Io feci per avvicinarmi a lei ma più provavo ad avvicinarmi più lei si allontanava e io tentai di raggiungerla ma non c'è la feci.

Mi svegliai di soprassalto.


*

Presente

Ero in camera mia cercando di trovare il sonno che non avevo trovato durante la notte quando sentii suonare il campanello.

Mio padre andò ad aprire. Nemmeno lui dormiva bene da un po'.

Un'eclissi indimenticabile Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora