III
Scozia, 1520
A conti fatti il sedicesimo secolo non era tanto meglio dei due precedenti. Oh certo gli esseri umani erano migliorati su alcuni fronti, su altri beh, sembravano essere tornati indietro.
Comunque meno noioso del quattordicesimo secolo.
Adesso doveva solo capire come uscire da quella situazione tenendo un profilo basso.Due cose aveva sottostimato Crowley; i capelli rossi non andavano d'accordo con quei secoli e vestirsi di nero avendo dei lunghi riccioli rossi.
Praticamente si era comprato da solo un biglietto per il prossimo rogo.
Si ripromise di non fare più errori cosi stupidi.Cercò di non far cadere le lenti scure dal viso ma non era facile mentre quei ragazzini lo strattonavano.
"Strega! Strega!". Erano mezza dozzina di tredicenni o simili
"Oh come no! Non sono nemmeno una donna adesso! Le basi, ragazzi! Le basi!".
Miracolarsi fuori dai guai in pieno giorno nella piazza cittadina non coincideva con la sua idea di tenere un profilo basso, ma discorporarsi a causa di sei idioti non era il massimo.Pensa.
Prima che riuscisse a pensare gli arrivò un pugno nello stomaco che lo mise a tappeto. Ridevano.
Ridevano tutti mentre seguitavano a colpirlo. Da un momento all'altro avrebbe cominciato a fumare dalla rabbia. Letteralmente.
"Ehi! Che state facendo! Andate via!". Era la voce dell'angelo? Vide una macchia bianca avanzare verso di lui "Dai, tirati su!".
"Signor McFell! Quella è una strega!". Disse un ragazzino.
"Oh non essere sciocco! Cosa ti fa dire una cosa del genere?". L'angelo notò che col suo arrivo, la gente intorno si era dileguata, erano rimasti solo i ragazzini. Molto bene."Ha sibilato come un serpente! Lo abbiamo sentito! E adesso sembra... sembra stia andando a fuoco!".
Aziraphale agitò le mani in aria per spargere il fumo proveniente da Crowley e lo aiutò a rialzarsi "Così non mi aiuti!" Gli sussurrò.
"Combustione spontanea! Un processo del tutto naturale!" esclamò il demone con un -falso- sorriso smagliante.
"Sembra proprio quello che direbbe una strega!" gli fece eco uno di quelli.
"Ma che vi prende ultimamente? Vedete streghe ovun-" L'angelo non poté finire la frase perché fu colpito alla testa da un sasso. Lanciato con ira.
Crowley non ci vide più, alzò una mano verso di loro e tutto il gruppetto cadde a terra, come sacchi di patate."No!" Aziraphale gridò, abbassandogli la mano di colpo. Il sangue rosso che gli colava sull'occhio non gli permetteva di vedere troppo bene.
"Stanno solo dormendo, angelo. É il loro giorno fortunato. Togliamoci da qui prima che qualcun altro noti qualcosa di strano". Lo prese per un braccio e lo trascinò via.
In quel periodo Crowley aveva una piccola stanza, senza finestre e senza latrina, sopra una locanda. Era comoda perché aveva una porta laterale riservata, così era libero di fare i suoi comodi. Ed era l'unica cosa di comodo che avesse, a meno di non contare un giaciglio di paglia puzzolente e un tavolo di legno marcio e traballante. Quanto odiava quei secoli. Che cavolo era successo all'umanità? Dov'era finita la pulizia di Roma? La cultura delle Grecia? Perché si erano rincretiniti così? Nemmeno a dire che fosse colpa dell'inferno, anche se Hastur aveva tentato di prendersi qualche merito. Come lui del resto...
"Ti conviene restare in piedi perché la paglia ti entra in tutti gli orifizi" gli disse una volta chiusa la porta dietro di sé. Aziraphale si miracolò la ferita, chiudendo il taglio "Santo Cielo, ma che gli prende agli umani? È opera vostra questa follia collettiva?" Cercò di ripulire il sangue secco. Il demone rovesciò una brocca d'acqua in un catino e fece comparire un pezzo di stoffa pulito tra le mani.
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My Season 3
FanfictionIl mio personalissimo continuo della stagione 2, scritta ad agosto, in piena botta depressiva! Ne dovevo venire fuori in qualche modo! Aziraphale ha un piano. Forse. Crowley no. L' inferno spera di averlo e il paradiso è convinto di avere la vittori...