VIII

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Inferno. Presente.

Tutti i demoni, almeno quelli più importanti, erano stati radunati in una delle stanze buie e maleodoranti dell'inferno e la granduchessa Shax era davanti ad una vecchia lavagna logora, sopra c'erano diversi scarabocchi che avevano ormai perso di significato. Erano iniziati come uno schema di un piano di attacco, erano finiti come insulti  di varia natura.

"Due legioni attaccheranno dall'ingresso principale, sotto la guida della sottoscritta. Altre due useranno invece le scale, le guiderà Hastur"
Hastur alzò la mano, era seduto lì davanti, accanto agli altri, tutti abbastanza annoiati e indispettiti di essere stati chiamati per quella riunione fuori programma "Perché devo fare io le scale?"

"Perché non intendo farle io. Se non vuoi guidare le legioni infernali all'assalto del paradiso troveremo qualcun altro. Furfur, cosa vuoi?" Shax rispose stizzita e diede la parola all'altro demone che aveva alzato la mano, seduto vicino al duca

"State facendo i conti senza l'ostrica. Non ho tutte queste legioni a disposizione"
La granduchessa cercò di non uscire dai gangheri e Crowley, anche lui seduto lì con loro, di nuovo non si prese la briga di correggere la frase che Furfur aveva appena detto. 

"Stiamo parlando dell'ultima battaglia. La battaglia finale. Se perdiamo questa verremo cancellati dall'esistenza. Richiama tutti i demoni, tutti i dannati, TUTTI! Il paradiso non si attende questo attacco di massa, forse avremo una possibilità"
Furfur alzò le spalle "Va bene, ma poi non prendertela con me quando ci ritroveremo tutte le posizioni scoperte".
Hastur alzò di nuovo la mano "Perché l'anticristo non guida una legione?"
Crowley sbuffò "Perché sta proteggendo gli umani. Perché è in parte umano. Cercate di non attaccare gli umani, a proposito"
Hastur lo guardò di traverso "Non intendo dare ascolto a te, traditore"
Shax sospirò e alzò una mano per metterlo a tacere "Se avremo successo riporteremo tutto allo status quo. Dunque tutto proseguirà come se niente fosse, sulla Terra ci saranno ancora gli umani. Inoltre sua eccellenza Adam ha detto che... ce l'avrebbe fatta pagare se ce la fossimo presa con gli umani" aggiunse sottovoce.
Crowley sorrise "Già e non lo contrarierei se fossi in voi, Satana ha davvero un debole per suo figlio, ve lo assicuro"
"Dagon, hai preparato il discorso di incitamento alle truppe?" chiese la granduchessa.
Dagon era in piedi vicino a lei con dei fogli in mano "Certamente. Legioni infernali! Ci troviamo di nuovo a dover combattere per la nos-"

"Non ora, Dagon"
"Oh, scusa"
Il demone dai capelli rossi si alzò in piedi "Molto bene. Io vado ad alcolizzarmi prima di finire stecchito. Chi viene con me?"
Alzarono tutti la mano.

Paradiso. L'inizio. Dopo la battaglia nelle grandi pianure celesti.

La battaglia era terminata e i ribelli avevano perso. Non che si potesse aspettare un risultato diverso. Non ci si poteva ribellare a Dio e sperare di vincere. Lei aveva creato tutto, lei aveva il potere.
Non era stato piacevole. Gli angeli erano stanchi, alcuni feriti, e molti di loro sembravano quasi induriti nei loro cuori.
I ribelli erano stati imprigionati in attesa della loro punizione.
I vincitori invece erano riuniti in concilio. Migliaia di angeli, a perdita d'occhio. Davanti a tutti, Metatron, la voce di Dio. Il cherubino non riusciva a vederlo da così lontano.

"La battaglia è vinta. I ribelli sono in attesa della loro punizione. Questi esseri, che chiameremo demoni da adesso in poi, hanno seminato astio tra le nostre fila, odiano la Creazione e odiano Dio e sono ritenuti imperdonabili. Saranno scaraventati in una voragine di oscurità e dolore, dove sconteranno i loro supplizi fino alla fine dei tempi. Quando saranno eliminati da Nostra Signora, secondo il Grande Piano".
Tutti gli angeli applaudirono. Tutti tranne il cherubino.

My Season 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora