V
Londra. Presente.
I mesi correvano rapidi, proprio come stava facendo la Bentley sulla litoranea. Sfrecciava veloce, beh, più veloce del solito. Il demone alla guida non aveva una destinazione precisa, voleva solo correre via. Lontano, almeno per un po'.
La radio suonava Another one bites the dust, la metteva quasi di continuo, anche se in realtà lui non la stava ascoltando. Il sole era già basso e il cielo era striato di rosso e viola, ma Crowley non vedeva neppure quello.
Però sentì un colpo secco sul parabrezza."Ma che cazzo?!".
Qualcosa si era schiantato sul vetro della macchina, l'aveva addirittura incrinato ed era stato talmente veloce che Crowley non era riuscito ad evitarlo e la Bentley evidentemente non voleva farlo.
La Bentley voleva fargli vedere qualcosa.
Il demone inchiodò e scese con circospezione, con occhi sgranati "Che cazzo è stato?!".
Un cazzo di gabbiano?!
C'era un cazzo di gabbiano spiaccicato sull'asfalto con qualche penna ancora sotto il tergicristallo dell'auto.
In cento anni di guida non gli era mai capitato che un uccello si suicidasse addosso alla sua macchina. Sistemò la crepa con un gesto della mano e sentì gracidare, rumorosamente Alzò gli occhi e vide in cielo una miriade di puntini neri, uno stormo a perdita d'occhio. Da quanto erano lì?
Lo stormo disegnava strane forme nel cielo ed emanava un tremendo frastuono. Non era un comportamento normale, sembrava che gli uccelli avessero perso la bussola. Crowley seguì il loro volo con lo sguardo e con pochi passi si sporse dalla scogliera e finalmente vide la spiaggia.
"Merda!". Esclamò.La spiaggia era un vero cimitero di volatili. Di ogni specie. Di ogni colore. Praticamente era un tappeto di piume. A perdita d'occhio.
Crowley, in tutta la sua lunga vita era stato testimone di eventi simili ma di quelle dimensioni non lo ricordava proprio. Non era affatto un buon segno.
Rimase imbambolato a fissare quello spettacolo raccapricciante finché la vibrazione dello smartphone non lo destò. Era Nina.
"Che vuoi?""Buonasera anche a te. Dopo mesi e mesi hai risposto, è già un buon segno! Sei sobrio?"
"Ne ero convinto..." mormorò continuando a fissare la spiaggia.
"Lo prenderò per un no. È arrivato un altro messaggio. La nascita del Messia si avvicina"
"E mi dovrebbe importare perché?" Crowley salì di nuovo in macchina e girò la chiave per mettere in moto. Sentì l'umana sospirare."Senti, non sei il primo e non sarai l'ultimo a venire mollato! Fa male, lo so, ma non finisce il mondo! O almeno non finirà se ci dai una mano! E poi non è che ti ha proprio mollato! Sta chiedendo aiuto!".
"Non mi interessa". Ricominciò a sfrecciare a cento miglia orarie, senza mettere giù il telefono.
"Cosa farai quando arriverà il Giudizio Universale?" gli chiese.
Crowley alzò le spalle "Verrò eliminato dall'esistenza, sono imperdonabile, sono un demone"."E ti sta bene?"
"Beh, se deve succedere me ne farò una ragione"
"Cr-"
"Ciao". Non le diede il tempo di aggiungere altro che attaccò e spense il cellulare.Il Giudizio Universale. Gli umani erano fottuti. Beh per lo meno quelli che non sarebbero stati ritenuti degni del Regno dei Cieli. E per fottuti non intendeva che sarebbero andati all'inferno ma che sarebbero stati proprio eliminati dall'esistenza.
Già perché l'inferno avrebbe cessato di esistere e i demoni con esso. Oh, le forze del male avrebbero provato a combattere, a difendersi ma alla fine Dio li avrebbe stracciati, c'era poco da illudersi. Era il Grande Piano. Peggio dell'Armageddon. Molto peggio. Non si poteva fermare il Messia dal portare il Bene assoluto sulla Terra. Non potevano. E a Crowley nemmeno importava.Questa volta no. Me ne tiro fuori.
Chi era lui per contrastare il volere di Dio? Ci aveva provato, più di una volta, e aveva perso. E anche quando aveva vinto si era ritrovato lì, punto e a capo e stavolta da solo.
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My Season 3
FanfictionIl mio personalissimo continuo della stagione 2, scritta ad agosto, in piena botta depressiva! Ne dovevo venire fuori in qualche modo! Aziraphale ha un piano. Forse. Crowley no. L' inferno spera di averlo e il paradiso è convinto di avere la vittori...