IX

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Inferno. Cinque secondi dopo.

Crowley si risvegliò su un pavimento umidiccio, verdognolo e appiccicoso. Era il familiare odore di fogna dell'inferno. Si alzò subito in piedi, si tastò lo sterno, stava bene. Perché stava bene? Si miracolò subito i vestiti che avevano bisogno di qualche punto e di un'asciugata.

"Cerca la mosca..." mormorò poi, facendo mente locale.
"Cerca la mosca?!".
Aziraphale gli aveva detto quella frase all'orecchio, mentre lo uccideva, o almeno pensava che lo stesse uccidendo. Lo pensava sul serio? Beh la lama un po' di male lo aveva fatto.
"Cerco la mosca. Ok. "E cerchiamo questa mosca. Siamo all'inferno, completamente vuoto, è ancora più inquietante" si affacciò al corridoio e lo vide deserto.

Mosca. Belzebù. Sembra facile.

Troppo facile, ma forse, dopo tanto tempo, qualcosa può essere facile. Giusto?

Me lo merito.

Andò nel vecchio ufficio di Belzebù. Il solo suono dell'intero inferno erano i suoi passi sul pavimento.

"Cerca la mosca" continuò a mormorare tra sé, mentre la pazienza ormai finiva.
Si guardò intorno. Dove poteva essere una mosca? Di nuovo in una scatola? Di nuovo in una scatolina di fiammiferi? Banale.

Ok. Basta.
"Belzebù? Ho avuto una pessima giornata, anzi, un pessimo anno, perciò se devi apparire e renderti utile ssssbrigati!" sibilò, infuriato. Sentì un ronzio, invece di un pugno di mosche vide un piccolo fulmine verde e poi finalmente eccolo lì.

Belzebù era esattamente come l'ultima volta che l'aveva visto. Un viso delicato, quasi dolce, grandi occhi castani con un eyeliner un po' colato e perfetti denti bianchi. Molto meno demone. Quasi gradevole da guardare.

Il signore delle mosche sorrise "Ciao traditore! Scusa, abitudine"

"Simpatico. Che ci faccio qui? E che ci fai tu?"

"Il tuo fidanzato ci ha mandato un messaggio, gli dovevamo un favore, uno bello grosso direi. Inoltre non ci teniamo a scomparire nella non esistenza, perciò eccoci qui"
Sembrava filare come discorso.
"Ah. Quindi c'è anche Gabriele"

"Sta tenendo a bada gli angeli all'ingresso principale"
Crowley era confuso "Dovrei essere morto. Cioè, Hastur è morto"
Belzebù sospirò "Non ci mancherà. Pensi che Aziraphale potrebbe mai farti del male? Dopo quello che fatto per Gabriele figurati cosa potrebbe fare per te. Insomma per me è una cosa nuova tutto questo... sentimentalismo, ma mi sembra che il più idiota qui sia tu"
"Smettila"

"E pensare che ti reputavo il mio demone migliore! Sei sempre stato così stupido o sei accecato dall'amore?"
"Perché non te ne torni su Alpha Centauri?" gli puntò contro un dito.
Belzebù ridacchiò divertito e si incamminò per un corridoio deserto "Perché è pallosa! Senti, Metastronzo ha il Libro della Vita, ricordi le estreme sanzioni? L'unica cosa che il tuo angelo poteva fare era diventare il miglior arcangelo possibile, sappiamo cosa è successo al mio, no?" si fermò e si voltò a guardare il demone dai capelli rossi "Lo sai cosa hanno tentato di fare a Gabriele quando si è ribellato ai loro ordini?"

"Sì, ho visto il processo"

"Allora sei ancora più stupido! Aziraphale ha dovuto essere irreprensibile e... trovare il modo di cercare aiuto"
"Mandare messaggi in rima su dei bicchieri alla sua personale gang di casi umani?" rispose ironico, l'altro demone indicò una svolta a sinistra. Girarono per un corridoio stretto e... erano macchie di sangue quelle? Crowley storse la bocca, sembravano anche fresche. Si chiese se Belzebù avesse incontrato qualcuno prima di lui...

My Season 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora