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Il pranzo proseguì molto tranquillamente, Harry parlava con mia madre di questioni di lavoro mentre Gemma era intenta a raccontarmi del perché pensa che i suoi due professori abbiano una relazione.
Ascoltai poco di quello che mi disse, ero troppo concentrato a pensare alle parole di un'attimo dell'uomo di fronte a me che adesso non mi stava degnando neanche di uno sguardo.


Appena finimmo di panzare mia madre si alzó iniziando a sparecchiare con l'aiuto di Harry che si era gentilmente offerto, sbuffai per la sua troppa gentilezza.
"Amore com'è andata a scuola oggi?" chiese ad un tratto mia madre, tutti gli occhi in quella stanza vennero puntati verso di me, perfino quelli del gatto, io mi limitai a scrollare le spalle "bene" metì, non volevo farla preoccupare quindi preferì non raccontarle dell'accaduto "sicuro? ho trovato una maglietta stappata prima nella spazzatura, mi sembrava fosse tua" disse e mi bloccai non sapendo che scusa inventami "emm io ecco dovevo fare un progetto di arte peró è venuto male" dissi la prima scusa stupida che mi passava per la mente "con la maglietta?" mi chiese dubbiosa mia madre ed io semplicemente annuì, sperando che non chiedesse altro.


"Qual'è la tua materia preferita?" mi chiese Harry, lo ringrazia mentalmente per aver cambiato discorso "filosofia" risposi senza nemmeno pensarci ricevendo come risposta un sorriso da parte dell'uomo "chi è il tuo filosofo preferito?" chiese incuriosito mentre si sedeva di fronte a me guardandomi negli occhi "Carl Max" risposi fissandolo a mia volta nelle pupille "interessante" sussurró con quella voce che mentirei se dicessi che non mi era appena diventato duro.


Cercai di ricompormi sulla sedia coprendo più che potevo le mie parti intime, ovviamente il bastardo se ne accorse e notai il suo sorriso malizioso e il suo sguardo puntato verso il basso.
Mi agitai leggermente sul posto fino a quando non decisi di alzarmi "mamma scusa vado sopra, devo finire di studire" dissi cercando una scusa fattibile "okay amore saluta Harry" disse gentilmente lei "ciao Harry" dissi scuotendo la mano verso di lui e correndo velocemente al piano di sopra.

Mi buttai suo letto chiudendo gli occhi riprendendo a respirare, non mi ero accorto di aver trattenuto il respiro per così tanto tempo.
Poi pensai a come mia madre stesse per beccarmi e sospirai all'idea, poi ripensai ad Harry e alle sue parole "se fossi stato mio ti avrei sculacciato", inghiottì un groppo di saliva notando come il mio pene stessè ancora duro.
Avevo bisogno di rilassarmi, quindi non ci pensai due volte a prendere un vibratore da sotto il letto e cospargerlo di lubrificante.


Presi il mio computer e misi un porno a volume basso per paura che lo sentissero di sotto.
Mi abbassai lentamente le mutandine e mi stesi a pancia in giù sul letto con le gambe aperte.
Mi ricoprì le dita di lubrificante e mi penetrai prima con un dito molto lentamente, poi due, e in fine tre, sarei potuto venire anche così ma decisi di togliere le dita e di sostituirle col vibratore.


Era una sensazione piacevole e inizia a muoverlo lentamente su e giù fino a quando non lo posizionai dulla mia prostata accendendolo, tolsi le mani facendo fare tutto al mio giocattolino e mi concentrai a guardare il porno.
Mi contorssi la schiena per il forte piacere e trattenevo dei gemiti mordendo il cuscino, non volevo venire subito, volevo che il piacere durasse.


Non sentì la porta aprirsi ma la sentì chiudersi a chiave.
Mi girai velocemente verso la porta imbarazzato e tolsi il vibratore da dentro di me spegnendo velocemente il computer, non guardai chi fosse appena entrato ma dal silenzio avevo una vaga idea.
Alzai molto lentamente gli occhi e lo vidi, di fronte a me, Harry...

daddy's world /LARRY/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora